goffredo fofi

LA "SPOON RIVER" DELLA SINISTRA NEI RICORDI DELL'ERETICO GOFFREDO FOFI – NEL NUOVO LIBRO SCUDISCIATE AL COMUNISMO OSSERVANTE E AI “RUFFIANI EINAUDIANI”, RISERVE SUI VARI LEADER DEL MOVIMENTO STUDENTESCO E DEI GRUPPI POLITICI IN CUI SI DIVISE (SOPRATTUTTO "LOTTA CONTINUA"), QUALCHE DELUSIONE (IL COMUNISTA DOC GIANNI RODARI) E DIVERSE PERPLESSITÀ SUL CULTURAME ATTUALE CON ”QUEGLI STRAMBI FESTIVAL DOVE LA CULTURA SI FA CHIACCHIERA E PASSERELLA” - QUANDO GRAZIA CHERCHI NEL '95 NON ACCETTÒ CHE LUI SCRIVESSE CHE LA SINISTRA ERA ORMAI MORTA...

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

goffredo fofi

Allievo di pochi, maestro di molti, Goffredo Fofi ha attraversato oltre sessant' anni di storia culturale e politica italiana, dagli anni '50 quando lavorò al suo primo, e in qualche modo già definitivo libro della vita, il saggio L'immigrazione meridionale a Torino, già pronto per Einaudi, rifiutato e poi uscito da Feltrinelli nel 1964 fino a oggi, instancabile nel pubblicare articoli, curare collane editoriali, firmare prefazioni, cioè «fare» attraverso lo «scrivere».

 

In mezzo, il'68 studentesco, il'69 operaio, l'inquieto '77, gli anni del terrorismo, poi dell'edonismo, che per lui forse fu anche peggio, poi del berlusconismo, che ha combattuto senza cedere di un passo, poi i Duemila... Ed eccolo ancora qui: impegnato, sia nel senso che è attivissimo su mille fronti, sia nel senso di engagé. La cultura serve soltanto se migliora la realtà sociale.

 

Un orizzonte- da cui si attende di vedere spuntate un'alba nuova - fatto di pacifismo, quartieri popolari, migranti, minoranze, chiunque sia Straniero.

goffredo fofi cover

 

Oggi Goffredo Fofi - saggista, attivista, critico cinematografico e letterario, uomo di editoria e giornalista che ha fondato, diretto, animato decine di riviste: Quaderni piacentini, La Terra vista dalla Luna, Ombre rosse, Linea d'ombra, Dove sta Zazà... - ha 85 anni, la quasi totalità dei quali passati accanto ai maggiori intellettuali italiani dal dopoguerra in avanti.

 

GIANNI RODARI 66

Il momento giusto per guardare indietro. E così ecco il suo nuovo libro, Cari agli dèi (edizioni e/o), in cui l'autore traccia i ritratti-ricordi delle persone che, fra quanti lo hanno segnato di più, se ne sono andate troppo presto, o prima di aver dato tutto ciò che avrebbero potuto. Addii anzitempo. Fu Menandro a dire «muore giovane colui che gli dèi amano».

 

Fra autobiografia intellettuale, diario di una vita di relazioni letterarie e Spoon River politico-umanitaria, il libro di Fofi - culturalmente onnivoro, filosoficamente anarchico e politicamente intollerante, da sinistra, alla sinistra ortodossa - è un meraviglioso excursus lungo un'Italia militante, colta e impegnata che, al netto di un eccesso di ideologia, esalta, per reazione, la mediocrità e il conformismo dell'intellighenzia italiana di oggi.

peppino impastato

 

E fra scudisciate al comunismo osservante, ufficiale e borghese (ce n'è anche per i «ruffiani einaudiani»), riserve sui vari leader carismatici del movimento studentesco e dei gruppi politici in cui si divise (soprattutto Lotta continua), qualche delusione (il comunista doc Gianni Rodari), e diverse perplessità sul culturame attuale (con «quegli strambi festival dove la cultura si fa chiacchiera e passerella»), Fofi ha facile gioco a illuminare alcune figure che tutti dovremmo ricordare, da lui tutte frequentate e amate. Come il sindaco-poeta Rocco Scotellaro, limpido esempio di intellettuale gramscianamente inteso, morto trentenne nel '78.

 

O Raniero Panzieri (1921-64), sociologo e interprete di una nuova sinistra non stalinista, uno che sapeva (come Fofi) che il mondo non lo si capisce coi libri, o solo coi libri, come erano invece sicuri i «professorini e professoroni di marxismo». O Peppino Impastato, ucciso- e anche per questo dimenticato- lo stesso giorno di Aldo Moro, 9 maggio del '78. O le grandi romanziere «meridionali» Mariateresa Di Lascia (1954-94) e Fabrizia Ramondino. O Grazia Cherchi (1937-95), alla quale Fofi era legatissimo, ma che non accettò che lui scrivesse, nel '95, che la sinistra era ormai morta.

severino cesari

 

 O Severino Cesari (del quale Fofi apprezza tutte le stagioni della sua vita, un po' meno quella di Stile Libero). O Alessandro Leogrande (1977-2017) - scrittore, giornalista, tarantino e talent scout eccezionale, come lo è sempre stato Fofi - fra i migliori giovani italiani della sua generazione.

 

Tutti, uomini e donne, nomi di fama o meno, accomunati da pochi tratti: essere alieni dal narcisismo mediatico, inseguire la moralità della politica e credere nel valore essenziale dell'amicizia. «Perché senza amici, la vita non è vita».

grazia cherchi

GOFFREDO FOFI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…