mario orfeo

STILE MORFEO - DAI GESUITI DI NAPOLI ALLA DIREZIONE GENERALE DELLA RAI: IRRESISTIBILE ASCESA DI UN PICCOLO GIANNI LETTA CHE CONOSCE IL POTERE, LO FREQUENTA E RIESCE A ESERCITARLO QUANDO SERVE - EZIO MAURO E CALTAGIRONE, RENZI E BERLUSCONI, ALFANO E FABIO FAZIO. QUANDO I CINQUE STELLE LO ATTACCANO, RIESCE A INCASSARE LA SOLIDARIETÀ PURE DELLO SPIRITO SANTO...

Pierluigi Diaco per il Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera

 

 

MARIO ORFEO  MONICA MAGGIONIMARIO ORFEO MONICA MAGGIONI

Stile Gianni Letta. Scuola Gianni Letta. Amicizie e inimicizie simili a quelle di Gianni Letta. Rigore e sobrietà Letta’s version. Non c’è dubbio alcuno: Mario Orfeo, il nuovo Direttore Generale della Rai, è il Gianni Letta del giornalismo italiano. Conosce il potere, lo frequenta da anni e riesce a gestirlo abilmente. Sa come esercitarlo quando serve.

 

fabio fazio mario orfeofabio fazio mario orfeo

A Napoli, i suoi coetanei lo ricordano come un liceale timido, ma ribelle all’occorrenza: sono rimaste mitiche le osservazioni critiche che avevano come destinatari i padri gesuiti del prestigioso liceo classico Pontano. E lì, certamente, avrà avuto modo di imparare la lezione più importante della sua vita: come relazionarsi con il nemico. Perché Orfeo di avversari ne avuti e ne ha: nella maggior parte dei casi sono mossi e animati dall’invidia, in piccola parte sono motivati da diffidenze e riserve nei confronti del carattere - all'apparenza docile, ma per nulla semplice - dell’ex direttore del Tg1.

 

MARIO ORFEO NEL FILM IL NOSTRO MATRIMONIO E IN CRISIMARIO ORFEO NEL FILM IL NOSTRO MATRIMONIO E IN CRISI

Quindi, sarà stato naturale per Orfeo appellarsi più di una volta a una massima del fondatore della Compagnia di Gesù, Ignazio di Loyola: “Il nemico osserva bene se un’anima è grossolana oppure delicata. Fa in modo da renderla delicata fino all’accesso, per poi maggiormente angosciarla e confonderla”.

 

Insomma, un po’ quello che, nelle ultime settimane, stanno tentando di fare i rivali di Orfeo, fuori e dentro la Rai: tentare di angosciare il governo dell’azienda pubblica, colpevole - secondo i soliti e noiosissimi moralisti - di aver stipulato un contratto troppo generoso con Fabio Fazio. Sulla questione, Orfeo non soltanto ci ha messo coraggiosamente la faccia, ma rischia, suo malgrado e senza un motivo valido, perfino di perderla. Il Nostro, come è noto, è un uomo navigato e conosce il valore della pazienza, oltre a quello delle amicizie che contano.

mario orfeo palinsesti mario orfeo palinsesti

 

La sua carriera, d’altronde, dice molto della sua intraprendenza e delle sue ossessive ambizioni: in una Campania feudo della Democrazia Cristiana, il giovane Mario, classe ’66, inizia a metà degli anni ’80 la sua carriera come cronista al giornale Napolinotte. Si occupa di sport sotto la guida di Antonio Sasso che nel 1985 gli propone di entrare nell’avventura del Giornale di Napoli.

mario orfeo con tinta renzianamario orfeo con tinta renziana

 

Poi, il desk locale del quotidiano La Repubblica: è il 1990. Nella redazione partenopea del giornale diretto da Scalfari si fa notare subito: si impone come uomo-macchina e i dirigenti del gruppo Espresso cominciano a tenerlo in considerazione per ruoli chiave. In un batter d’occhio, viene chiamato così a far parte del politico di Repubblica, lavorando fianco a fianco con Ezio Mauro che lo promuove successivamente caporedattore.

I GRILLINI INSEGUONO MARIO ORFEOI GRILLINI INSEGUONO MARIO ORFEO

 

Nel 2002, il grande salto: Francesco Gaetano Caltagirone, dopo un giro di telefonate con Napolitano, D’Alema e Casini, decide di nominarlo direttore del quotidiano Il Mattino. Lui accetta e subito detta la linea ai suoi: equidistanza e rispetto, toni pacati, nessuna provocazione. Si muove, in poche parole, con sapienza democristiana: così come fece il suo “maestro” Gianni Letta quando assunse per la prima volta la direzione de “Il Tempo”.

SCONTRO A PORTA A PORTA TRA BARBARA LEZZI E MARIO ORFEOSCONTRO A PORTA A PORTA TRA BARBARA LEZZI E MARIO ORFEO

 

Negli anni consolida rapporti e relazioni, a destra e a manca, da Mara Carfagna a un debuttante Matteo Renzi. Il gioco è fatto: Orfeo prepara la sua ascesa nel giornalismo televisivo. Ecco la prima offerta: la direzione del Tg2. Al Governo c’è Silvio Berlusconi e in Rai Mario si fa subito qualche nemico. Torna quindi da Caltagirone: per lui è pronta la direzione del Messaggero che non durerà comunque a lungo perché il 29 novembre del 2012 ritorna in Rai su indicazione del direttore generale Gubitosi, che lo propone per la direzione del Tg1.

 

mario orfeomario orfeo

La sua direzione consente di incassare almeno due successi: una evidente crescita degli ascolti nella edizione del Tg1 delle 20 e una impaginazione del giornale meno paludata e noiosa. Ciononostante, nell’agosto 2014, finisce nel mirino del M5S con Grillo che lo accusa di disinformazione per aver tagliato la parte del messaggio del leader pentastellato in cui si parla della grave situazione economica del Paese.

 

I 5 stelle chiedono, invano, le dimissioni di Orfeo, che incassa la solidarietà di Pd, Forza Italia, Sel e Nuovo Centro Destra. E perfino quella di Belen e di Donnarumma , ironizzano i suoi detrattori. Il resto è storia recente: Orfeo dal Tg1 passa, nientepopodimeno, alla Direzione Generale dell’azienda culturale più importante del paese. Come? Semplice. Berlusconi e Renzi hanno garantito, Alfano e le molteplici sinistre dentro il Parlamento hanno chiuso un occhio, la Lega ha fatto buon viso, i Cinquestelle il cattivo gioco e i quadri medi della Rai hanno apprezzato platealmente la scelta interna.

mario orfeo  ezio mauromario orfeo ezio mauro

 

Risultato? Ancora non pervenuto. Per adesso non c’è altro che godere del fresco colore dei capelli del Dg: dark, come la sua anima più nascosta. Dark come gli oscuri motivi che-si vocifera- l'avrebbero consegnato, mani, piedi e pettorali, alle convincenti lusinghe di un personal trainer che, già da tempo, sembra stia rivoluzionando l'immagine di Orfeo: l'ex quattrocchi dal fisico quantomeno generoso, ora orgogliosamente senza troppa pancia, è concentrato a scolpire le maniglie dell'amore. Le chiavi della porta del suo cuore, d'altronde, sono in mani sicure.

maria elena boschi mario orfeo maria elena boschi mario orfeo Matteo Renzi Mario Orfeo Matteo Renzi Mario Orfeo Massimo D Alema e Mario Orfeo Massimo D Alema e Mario Orfeo Premio Guido Carli Mario Orfeo e Fedele Confalonieri Premio Guido Carli Mario Orfeo e Fedele Confalonieri maria elena boschi mario orfeomaria elena boschi mario orfeo

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