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“STRACULT” SU ROMA COATTA ALLE PRESE CON IL ROCK 60-70 STREGA ALDO GRASSO: MEJO DEI B MOVIE!
1 - PUNTATA DI "STRACULT" SUL ROCK
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-71e760b1-44b6-4e3b-a718-d9dc0b1743d9.html
2 - «STRACULT», IL ROCK MEGLIO DEL B MOVIE
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
«Milano era la città più rock d'Italia», parola di Roberto D'Agostino. Atipica ma molto interessante la puntata di «Stracult», il programma di Marco Giusti, Alberto Piccinini, Luca Rea (Rai2, venerdì, ore 23.46).
Per una volta, la trasmissione non si dedica solo alla difesa del B movie italiano (sui gusti non si discute, anche se la distanza da Django Unchained di Tarantino e Django di Corbucci, da sola, è molto eloquente), ma racconta il rock a Roma tra gli anni 60 e 70: filmati amatoriali di The Beatles (1965), Pink Floyd (1968), uno curioso documento Luce su Jimi Hendrix (1968; curioso perché la voce fuori campo la dice lunga sul nostro provincialismo), i Genesis al Piper (1972). In studio, a raccontare il «c'ero anch'io», D'Agostino, Marco Giallini, Alberto Marozzi e Carlo Verdone.
Il racconto di Verdone sul concerto dei Beatles (durato poco più di mezz'ora perché qualcuno si butta sul palco a rubare la berretta di Lennon), su Anna Magnani spettatrice contrariata, sullo sciopero degli elettricisti al concerto dei Pink Floyd (addio effetti psichedelici!) e, in genere, su altri episodi di «Roma coatta» è strepitoso.
Ecco, quando il talk narra questi episodi, quando la fantasia degli ospiti colorisce la memoria (ognuno ha un ricordo differente del medesimo evento, ma è giusto così), quando si vede un cinegiornale che descrive Lou Reed come fosse un marziano, la tv s'impreziosisce, tollera persino la gag di un clone di Tarantino (il citofono dal garage è pura Gialappa) o la presenza di altri ospiti non essenziali.
La seconda parte del programma, è dedicata al «cinema zombie», reso grandioso dai film di Jacques Tourneur e, soprattutto, di George A. Romero. Presenti in studio, a parlare della produzione italiana, Sergio Stivaletti (mago degli effetti speciali), Claudio Fragasso e Michele Soavi, l'erede di Dario Argento. Meglio il rock del B movie.
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