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STUPRO DI SPADE – ALLA MILIONESIMA CHIAVATA ESTORTA CON LA VIOLENZA IL PUBBLICO DI “GAME OF THRONES” INSORGE. RIGURGITO MORALISTA? MACCHE’, SONO STANCHI DEL SOLITO STRATAGEMMA PER RAVVIVARE LA TRAMA - VIDEO

Riccardo De Palo per www.ilmessaggero.it

 

sansa starksansa stark

Game of Thrones, ovvero il Trono di Spade, è una serie nota per i suoi contenuti truculenti, duri, senza mezze misure. Tratta dai romanzi fantasy di George R.R. Martin, e ambientata in una terra e in un’epoca immaginari, ma che molto ricordano la Gran Bretagna medievale, sembra volerci ricordare ad ogni costo, e in ogni fotogramma, che la natura umana è fatta di predatori e di vittime.

sansa stark youngsansa stark young

 

L’uomo è, e resta, il lupo dell’uomo. E questo spiega anche il suo enorme successo globale. Attualmente, è in corso la trasmissione della quinta stagione (sempre prodotta da HBO) sui canali Sky, e l’ultimo episodio, il sesto, sta causando un grande dibattito tra i suoi fans per una scena di stupro. Ma come? In una serie in cui uccisioni, torture e sesso estorto con la violenza sono all’ordine del giorno può causare levate di scudi di questo tipo? Ebbene sì.

sansa stark e ramsay boltonsansa stark e ramsay bolton

 

La ragione, spiega Lucy Hunter Johnston sull’Independent, è che molti accusano gli autori di ricorrere a scene di questo tipo quando il plot, la storia, perde di mordente. Nell’episodio incriminato Sansa Stark, erede di una importante dinastia i cui familiari sono stati brutalmente assassinati, viene indotta a sposare il suo carnefice, il sadico Ramsay Bolton (a sua volta nato da una violenza sessuale).

 

La scena dello stupro:

 

 

ramsay a cenaramsay a cena

Va da sé che la prima notte di nozze non può essere un momento gradevole, e Sansa viene costretta a spogliarsi e a fare sesso mentre a Theon Greyjoy, colpevole dell’uccisione dei familiari di Sansa (e brutalmente torturato e castrato in un’altra stagione della serie) viene ordinato di restare a guardare. La commentatrice del giornale inglese ammette che, nei prossimi episodi, questo affronto risulterà certamente centrale nel far maturare nella ragazza la decisione di vendicarsi dei torti subiti. Ma si tratta anche di un episodio, almeno a prima vista, gratuito, che sfocia facilmente nel porno sado-maso. Insomma: va bene, abbiamo capito che essere donna nella terra di Westeros non è facile, scrive Hunter Johnston, ma uno stupro non può essere la scappatoia ogni volta che la storia non trova una svolta plausibile.

ramsay boltonramsay bolton

 

 

2. LA RISPOSTA DEL CREATORE GEORGE RR MARTIN

Da www.giornalettismo.it

 

Inondato di commenti sul suo blog, George R.R. Martin ha ribadito la risposta già data in altre occasioni del genere, nelle quali l’adattamento da parte degli sceneggiatori si è distaccato dal filo narrativo di libri di Martin. Ricorda così che Scarlett O’Hara nel libro aveva 3 figli, uno nel film e nessuno nella vita alla quale furono ispirate queste opere, che sono appunto opere di fantasia destinate a essere veicolate da messi diversi a audience diverse. Martin fa poi notare che differenze tra il libro e la serie TV ci sono sempre state, fin dal primo episodio e prega quindi di andare a discuterne sui forum dedicati e non sul suo blog, periodicamente inondato in occasioni del genere.

la scena dello stuprola scena dello stupro

 

 

3. NEL TRONO DI SPADE IL SESSO È ECCESSIVO, VIOLENTO E PUÒ DISGUSTARTI. EPPURE È PERFETTO

Gianmaria Tammaro per www.gqitalia.it

 

[SEGUONO SPOILER]

 

stupro lannisterstupro lannister

Ne Il Trono di Spade c’è sesso: ovunque, continuamente, forse anche quando non serve. Perché? Perché il sesso fa parte della vita, e Il Trono di Spade (a partire dall’idea originaria, quella racchiusa tra le pagine delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George RR Martin) vuole parlare di questo: della vita. Dei suoi alti e dei suoi bassi, degli schiaffi in faccia che ti dà, di tutte le occasioni perse e di quelle, peggio ancora, buttate al vento.

 

game of thronesgame of thrones

Il Trono di Spade non è una favola, non è un fantasy (non solo, almeno); è una storia ambientata in un mondo di fantasia, con elementi fantastici come i draghi e la magia (più simile, in realtà, al misticismo) - questo sì. Ma ci sono anche la politica, molta, e la violenza, ancora di più. E se partiamo da quello che abbiamo detto all’inizio, e cioè che ne Il Trono di Spade c’è sesso, capirete che anche questo, il sesso, assume tratti “politici” e tratti violenti. Diventa un mezzo, dismettendo i panni del fine. O ritorna fine e gli uomini e le donne sono pronti a tutto (leggi Sir Jorah, innamoratissimo di Daenerys; o la stessa Daenerys, infatuata come una ragazzina alla sua prima cotta di Daario; o Jaime Lannister che, senza pensarci due volte, getta dalla finestra un bambino per amore di sua Sorella) pur di ottenerlo.

 

quinta stagione trono di spadequinta stagione trono di spade

Westeros ed Essos, le due regioni in cui si svolge la storia de Il Trono di Spade, sono continenti che assomigliano molto all’Inghilterra, il primo, e ai paesi mediterranei, il secondo, nel medioevo. Ci sono schiavi, ci sono assassini; ci sono bordelli e ci sono corti piene di intrighi e, indovinate, di scandali sessuali.

 

Il sesso, insomma, è il sale della vita (e della storia) ne Il Trono di Spade. Viene usato anche laddove, forse, non serve. Quindi capirete da soli che la puntata di ieri sera, andata in onda su Sky Atlantic HD e l’altro ieri sulla HBO, intitolata Unbowed, Unbent, Unbroken, non è stata, in alcun modo, “eccessiva”. Anche la scena finale, con (SPOILER!) lo stupro di Sansa.

le seduzioni di melissandrale seduzioni di melissandra

 

Abbiamo già visto qualcosa del genere: la notte delle nozze di Daenerys e Khal Drogo, durante la prima stagione. E quello, forse, è stato ancora più violento. Abbiamo visto Jaime e Cersei Lannister fare sesso sulla tomba di loro figlio (e sono, come non bastasse, fratello e sorella). Abbiamo visto orge, abbiamo visto donne nude e malmenate; abbiamo visto uomini piegarsi, e altri subire. Il sesso è un’arma – un’arma potente.

 

la regina dei draghila regina dei draghi

Con l’episodio di ieri, l’intenzione (piuttosto chiara per chi ha letto i libri) non era quella di distruggere e violentare, nel vero senso della parola, il personaggio di Sansa, già martoriato a lungo nel corso delle precedenti puntate. Era, piuttosto, quello di portare un altro personaggio, ovvero Theon Greyjoy, alla “rottura”.

 

al bordello del trono di spadeal bordello del trono di spade

Costretto da Ramsay Bolton a guardare, Theon dovrà decidere finalmente chi essere: se il povero, piccolo Reek o di nuovo l’erede delle Isole di Ferro. Se subire tutto passivamente o se reagire, soprattutto adesso che è stato fatto del male a qualcuno che potrebbe essere benissimo sua sorella, con cui ha convissuto per tutta la sua infanzia.

jon snow e la brutajon snow e la bruta

 

La situazione è questa: a Grande Inverno i Bolton, sulla Strada del Re, in arrivo per dare battaglia, Stannis Baratheon e il suo esercito. Sansa è tra due fuochi. È una pedina, né più né meno. Così com’è una pedina anche Theon.

 

Ne Il Trono di Spade non ci sono eroi; non ci sono colpi di scena “positivi” (non totalmente, non a lungo), ma solo negativi, eccessivi, terribilmente “veri”. Il figlio che uccide il padre, l’uomo che strangola la donna amata, l’eroe che viene schiacciato dal mostro, la vendetta onorevole che si perde nelle chiacchiere e nel sangue. La luce, che dovrebbe essere quanto di più positivo, alla fine non è altro che fiamme e morte e disperazione.

 

nuovi arrivi della quinta stagionenuovi arrivi della quinta stagione

Questo conflitto eterno ed intestino si vede piuttosto chiaramente in Daenerys, che ha subito e continua a subire: prima da suo fratello, poi da suo marito (che ha comunque finito per amare) ora dai padroni di schiavi, che la tengono in ostaggio con i loro assassinii nella città che ha conquistato.

 

Lo stupro di ieri sera di Sansa è stato il fondo, sicuramente. Da un punto di vista, però, puramente storico: non come scrittura, non come “qualità dello show”. È stato il fondo per il personaggio, non per lo show che, anzi, continua a funzionare: a tenere alto il ritmo, nonostante le tantissime trame che si stanno intrecciando (da Arya, aspirante assassina; ai Guardiani della Notte ora alleati dei bruti; al Credo ad Approdo del Re). Molto probabilmente, però, adesso ci sarà da scavare ancora prima di poter vedere, per un brevissimo istante, un briciolo di speranza e di rivalsa. Prima che arrivi giustizia.

la regina dei draghila regina dei draghimorti trono di spademorti trono di spade

 

Il sesso, quindi, è solo un pretesto, non è la storia. E ne Il Trono di Spade, di sesso, ce n’è tanto. Troppo. Costantemente. E che vi piaccia oppure no, non è gratuito: non è soffocante. È utile ai fini della storia.

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