T’AMO PIO BOWIE - LINDSAY KEMP: “E’ STATO UN MIO GRANDE AMORE, ERO ABITUATO ALLE SPARIZIONI DI DAVID MA UNA SERA LO TROVAI A LETTO CON NATASHA KORNILOFF, ALLORA FILAI IN CAMERINO, RUPPI UNA BOTTIGLIA DI WHISKY E COI VETRI MI TAGLIAI I POLSI. BOWIE PIANGEVA”
Tim Lewis per “The Guardian”
Di cosa si parla con Lindsay Kemp? Be’, di quando accompagnava il mimo Marcel Marceau a comprare magliette che non pagava, di quando Federico Fellini lo cercò per una parte in “Casanova” e lui gli fuggì, e ovviamente si parla di David Bowie. Per un breve periodo furono amanti, più a lungo furono collaboratori. Fu Kemp ad insegnare a Bowie come esprimersi attraverso il corpo. Non solo a lui, anche a Kate Bush, Peter Gabriel e Mia Farrow .
Racconta: «Bowie era bravo a rifare Stan Laurel, aveva grande talento mimico. Non era un mimo, ma un bravo imitatore, anche di suoi colleghi cantanti. La gente mi ha sempre visto come un alieno. Mi chiedeva se ero maschio o femmina. Forse perché, più che camminare, io ballavo, sempre, anche quando facevo shopping».
kemp e bowie ai tempi di ziggy stardust
Ballerino, senza aver appreso troppa tecnica o atletismo: «Non ero Nureyev, la mia danza era ed è invenzione, intensità, e spero bellezza». Attore per importanti ruoli, per registi come Ken Russell e Derek Jarman, senza ritenersi attore. E’ l’Italia il suo luogo, prima del Giappone e della Spagna: «In Italia mi hanno considerato un tesoro nazionale».
Lavorò a Roma, creò la sua compagnia in Umbria, dentro ad un monastero abbandonato, e oggi vive a Livorno. Sapeva chi voleva essere già a 10 anni, quando nel dormitorio maschile interpretò la sua Salomé: «Ero destinato al successo!». Pausa «Lo sto ancora spettando». Fu lui a liberare il pubblico, che gli tirava lattine addosso, quando si presentava con trucco e reggicalze: «Facevo ridere, mettevo le persone sotto incantesimo, era una sorta di ipnosi». Di lui Bowie disse: «La vita di Kemp è la cosa più teatrale che io abbia mai visto. Mi sono unito al circo».
david bowie in pierrot turquoise
Di Bowie Kemp dice: «E’ stato un mio grande amore, anche se i grandi amori dovrebbero durare un po’ di più. Non ne ho avuti molti, ne conto cinque. Ero abituato alle sparizioni di David ma una sera lo trovai a letto con Natasha Korniloff, allora filai in camerino, ruppi una bottiglia di whisky e coi vetri mi tagliai i polsi. Non fu una cosa seria, non rischiai la vita, ma avevo sangue sul vestito di Pierrot e le bende. Molto drammatico. Bowie piangeva.
Dopo lo strepitoso mix di rock e teatro, ideato insieme per “Ziggy Stardust”, Lindsay conquistò tutti, da Elton John a Lou Reed e Andy Warhol, da Jack Nicholson a Truman Capote: «Nei ‘70 beccai un sacco di soldi ma li spesi per le mie produzioni, tra costumi, scenografie e cocaina. Mi piace fare le cose appieno. Se bevo è per ubriacarmi, se mangio è per saziarmi fino a vomitare. Non mi piacciono le persone, me ne innamoro. Per me tutto è intossicazione, l’unica cosa che conta. Ora che non bevo più così spesso in scena, le mie performance sono migliori. Da poco ho fatto uno spettacolo a Bari, pieno di ventenni. Mai avuto un applauso simile, pensavo ce l’avessero con qualcun altro».
bowie e kemp in pierrot turquoise
Kemp torna in Gran Bretagna, dopo una assenza di 15 anni. Dal 10 maggio all’”Ace Hotel London” di Shoreditch, esibirà i suoi molteplici talenti, tra retrospettive, mostre, conversazioni con Marc Almond riguardo Bowie, danza e pittura in tempo reale. Alla fine dell’anno uscirà il documentario “Lindsay Kemp’s Last Dance” di Nendie Pinto-Duschinsky.
bowie creatura teatrale di kemp
backstage marcel marceau e kemp
KEMP
LINDSAY KEMP BOWIE
odc34 lindsay kemp
odc05 lindsay kemp gnam
LINDSAY KEMP
LINDSAY KEMP FLOWERS
lindsay kemp vive a livorno
