BLU SPERANZA - BEN JELLOUN CI SPIEGA COSA SIGNIFICA PER I CLANDESTINI L’IMPRESA DEL VIAGGIO IN MARE TRA LA PAURA DELLA MORTE E LA SPERANZA DI UNA VITA MIGLIORE – IMMAGINI AGGHIACCIANTI DEI MORTI SUL FONDO DEL MARE

VIDEO -
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/quell-abbraccio-inimmaginabile-in-un-mare-di-morte/165896/164385

Tahar Ben Jelloun traduzione di Fabio Galimberti per "La Repubblica"

NEL 1920 Paul Valéry scrisse un lungo poema metafisico sul tempo e la morte. Lo intitolò Cimitero marino, perché era ossessionato dal mistero del mare, dal fascino dei suoi segreti e dalla ricerca dell'immortalità. Da allora, ogni volta che dei marinai non tornano più, si parla del mare come tomba insondabile e senza appello.

Guardando le foto di quei corpi di immigrati che hanno trovato "asilo" nei fondali marini al largo di Lampedusa, viene in mente quella poesia, prima di immaginare come e perché quelle persone abbiano avuto una fine tanto tragica. Uomini e donne che sono precipitati in una spessa assenza, in una profonda solitudine.

Il mare è diventato la loro ultima dimora, il cimitero di tutto quello che hanno sognato, la tomba di tutte le loro speranze. I loro occhi si sono perduti nei flutti, i loro corpi si sono dissolti nelle alghe e nel silenzio, la loro memoria si è svuotata dei ricordi. CHE cosa dire? Che cosa scrivere? Gli dei sono rimasti calmi. Gli uomini sono indaffarati. Il cielo è indifferente.

Partiti da molto lontano, hanno marciato con l'Europa negli occhi, un'illusione, un errore. Sapevano che altri prima di loro avevano compiuto questo viaggio, e che avevano perso la vita. Ma a che vale una vita senza dignità, senza lavoro, senza luce interiore? Quando non si ha più nulla da perdere, si tenta l'impossibile, e il tuo destino prende la via dell'esilio e cade in pezzi finché l'anima non spira.

Hanno marciato e attraversato Paesi, montagne, mari, per finire, quella notte del 3 ottobre 2013, in una cisterna nera che li ha stritolati, inghiottiti: alcuni sono stati rigettati su e altri sono rimasti nelle profondità marine. I loro corpi stanno lì, come oggetti trovati in un'imbarcazione naufragata. Sono prove a carico per un processo che non avrà mai luogo.

Sono ancora vestiti, ma che ne è stato dei sogni che avevano costruito mettendoci musica e colore? Si sono sciolti in questo mare divoratore di vite, spietato e senza scampo. Ah, il Mediterraneo che cantano i poeti! È un mare dove molto sangue è stato versato. È diventato un grande cimitero e continua a esserlo, perché contro la disperazione degli uomini, la morte degli altri non serve a niente. C'è qualcosa in loro che dice: «Io ci riuscirò! ».

E intanto certi politici urlano al lupo, seminano paura e incolpano gli immigrati di tutti i mali. Sono sempre più numerosi quelli che sfruttano le sventure degli immigrati per fare propaganda e vincere elezioni. Il razzismo si è banalizzato. Certi intellettuali sono convinti che l'identità europea sia minacciata dal multiculturalismo, che l'islam sia la peggiore delle religioni, che il "razzismo antibianco" non venga perseguito.

L'odio e la paura si alleano contro i nuovi "dannati della terra". L'Europa che ha ancora bisogno di manodopera straniera non ha battuto ciglio di fronte a quella tragedia, che è stata seguita da altri morti, altri drammi. Ha la memoria corta o pigra, egoista e cinica. È così. I Paesi del Sud, alcuni dei quali mal governati, accetterebbero volentieri investitori che dessero lavoro a quegli uomini che emigrano perché si vergognano di non essere in grado di garantire una vita decorosa ai loro figli.

Delle soluzioni ci sarebbero, ma per arrivarci servirebbe che l'Europa prendesse coscienza del problema e lo affrontasse in modo serio. Visto che i sondaggi ci rivelano tutti i giorni che i partiti di estrema destra potrebbero arrivare in testa alle elezioni europee del 25 maggio, il rischio è che la situazione si aggravi e che ci troveremo a guardare altri aspiranti immigrati affondare in nuovi cimiteri marini.

 

 

Sopravvissuti ospitati al Palasport La Grecale soccorre i migranti Le bare dei migranti morti Mediatori tentano di ricongiungere le famiglie Migranti attendono di essere identificati Recupero dei migranti in Sicilia

Ultimi Dagoreport

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO