costanza crescimbeni chiocci

SERVIZI TAGLIATI E SCIVOLONI: AL TG1 LA FALANGE DEM GUIDATA DALLA “ZARINA” COSTANZA CRESCIMBENI “SABOTA” IL NUOVO DIRETTORE CHIOCCI - A CHI LE CHIEDE CONTO DEI SUOI LEGAMI PASSATI CON RENZI, PD E SINISTRA, LA VICEDIRETTRICE “VICARIA” REPLICA CON UNA BATTUTA: “ADESSO SONO IN QUOTA CHIOCCI” - AL TIMONE DEL DESK DEL TG1 C’È PRIGNANO CHE GIOCA DI SPONDA CON LA CRESCIMBENI E I CAPI DELLE REDAZIONI ESTERI, POLITICA, CULTURA RISPONDONO TUTTI ALLA “ZARINA”. UN’AZIONE DI ACCERCHIAMENTO CONTRO IL NUOVO DIRETTORE (CHE HA UN CONTRATTO DELLA DURATA DI 1 ANNO)

Estratto dell'articolo di Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

costanza crescimbeni

Servizi «cassati» prima della messa in onda, interviste tagliate e scivoloni: al Tg1 la «falange Pd» resiste e organizza la guerriglia per sabotare il nuovo corso «targato Chiocci».

 

La sinistra grida alla lottizzazione in Rai. Ma allo stesso tempo mantiene i posti di comando nell’organizzazione della prima rete del servizio pubblico.

 

La sinistra urla allo scandalo. Ma determina le scelte editoriali e la selezione delle news. Alimentando, tra l’altro, i malumori in quella parte della redazione, non allineata al Pd e messa ai margini negli ultimi 15 anni, che auspica un cambio radicale con l’arrivo al timone del Tg1 di Gian Marco Chiocci.

 

gian marco chiocci foto di bacco

L’ex direttore dell’Adnkronos si è insediato il 3 giugno scorso nella sede di Saxa Rubra. In questi primi 40 giorni Chiocci sta provando a imporre un cambio di passo. Si muove senza forzature. A piccoli passi. L’obiettivo è quello di liberare il Tg1 da una narrazione schiacciata per anni a sinistra e rimettere al centro le notizie. L’ex cronista del Giornale sbatte però contro la resistenza, in alcuni casi si tratta di un vero e proprio sabotaggio, di una struttura collaudata tutta con una matrice di sinistra.

 

Alla testa della «falange armata» ci sarebbe, secondo voci interne raccolte dal Giornale, Costanza Crescimbeni. Un nome, una garanzia. Ribattezzata dai colleghi la «zarina del Tg1».

 

costanza crescimbeni

Negli anni ha costruito un potere enorme, grazie alle sponde avute dai vari direttori, da Orfeo a Maggioni: tutti di provenienza Pd-M5s. Puntava, nell’ultimo giro di nomine, a incassare la guida del Tg3. Sogno svanito.

 

Complice la fase di ambientamento di Chiocci, Crescimbeni, che ricopre l’incarico di vicedirettore vicario, ha assunto il controllo della macchina Tg1. A chi le chiede conto dei suoi legami passati con Renzi, Pd e sinistra, la “vicaria” replica con una battuta: «Adesso sono in quota Chiocci».

 

Ecco una prova dell’opera di accreditamento messa in atto (da Crescimbeni) con il nuovo capo del Tg1. Ma la Crescimbeni avrebbe buoni ambasciatori anche nella coppia Sergio-Rossi. In redazione c’è chi azzarda un sospetto: «È in corso un’azione di sabotaggio contro Chiocci. Che non va dimenticato ha un contratto dalla durata di 1 anno». I segnali confermerebbero i timori.

 

gian marco chiocci foto di bacco

«Alla riunione del mattino il direttore dà le sue indicazioni su alcuni servizi. Ordini che al Tg1 delle 20 vengono molte volte disattesi. Le interviste e i servizi che riguardano i partiti di centrodestra, Lega, Fdi e Fi, rischiano di essere quotidianamente tagliati e sostituiti», rivela un alto dirigente Rai. La rete della Crescimbeni sembra impenetrabile. Ben affiatata. Compattezza e omertà.

 

Al timone del desk del Tg1 c’è Mario Prignano che gioca di sponda con la «vicaria». I capi delle redazioni Esteri, Politica, Cultura rispondono tutti alla «zarina». Un’azione di accerchiamento contro il nuovo direttore.

 

marco chiocci

Chiocci non ha alternative. Per ora subisce «i pieni poteri» della Crescimbeni. Un altro esempio del peso della zarina? Durante l’era Maggioni fu imposto a tutti i vice di effettuare il turno di rassegna alle 6 e 30 del mattino.

 

Francesco Giorgino si rifiutò e fu punito con la rimozione dalla conduzione del Tg delle 20. Chi fu l’unico vice ad essere esonerato dalla rassegna all’alba? Crescimbeni. Grazie a un certificato medico su una patologia cardiaca.

 

Eppure i colleghi del Tg1 giurano di averla vista fumare. Cattiverie da corridoio. Chiocci proverà a neutralizzare la falange Pd. Il nuovo piano editoriale sarà presentato il 24 luglio prossimo. Il direttore del Tg1 avrebbe intenzione di inserire nello schema dei vice Incoronata Boccia, in Rai dal 2001, e Mariarita Grieco dal Tg2. Ma ci sarebbe anche la ri-conferma di Crescimbeni come vice vicario. Una scelta che scatenerebbe la rivolta dei giornalisti del Tg1 non allineati al Pd.

GIAN MARCO CHIOCCIcostanza crescimbeni foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”