alberico lemme domenica live

''IO CAMBIERÒ IL MONDO'': TUTTI CONTRO ALBERICO LEMME E LA SUA DIETA A ''DOMENICA LIVE'' (VIDEO - DIACO LASCIA LO STUDIO) - IL FARMACISTA VA NEI LICEI A FARE LE SUE LEZIONI CONTRO ''I CICCIONI'', SOSTENENDO DI CURARE ANORESSIA E BULIMIA CON L'ALIMENTAZIONE. E CHIEDONO L'INVIO DEGLI ISPETTORI DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE

VIDEO - ''DOMENICA LIVE'', BARBARA D'URSO, TUTTI CONTRO ALBERICO LEMME, PIERLUIGI DIACO CHE LASCIA LO STUDIO

http://www.video.mediaset.it/video/domenica_live/full/puntata-del-15-gennaio-seconda-parte_681619.html

 

 

BUFERA SULLA CONFERENZA DI LEMME PER LO SCIENTIFICO EINSTEIN: «STUDENTI COSTRETTI AD ASCOLTARE OFFESE SESSISTE». LA PRESIDE: «TENTATO DI COSTRUIRE UN FILTRO». DIACO: "MI APPELLO AL MINISTRO FEDELI. IL CIALTRONE LEMME HA PARLATO A MINORENNI"

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http://www.emmelle.it/

 

E' bufera sullo spettacolo 'Io cambierò il mondo', andato in scena sabato pomeriggio alla sala polifunzionale della Provincia a Teramo, con la presenza del farmacista con origini abruzzesi (è di Archi nel Chietino) Alberico Lemme, discusso teorizzatore di una dieta che definisce miracolosa, cui molte star fanno riferimento, e che è diventato un 'divo' televisivo per la sua presenza pressoché abituale nel salotto di Domenica Live, la trasmissione condotta da Barbara D'Urso su Canale 5.

 

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Proprio da questo salotto è divampata la polemica sull'opportunità, da parte del Liceo scientifico Albert Einstein di Teramo, di organizzare e pubblicizzare l'iniziativa, consentendo agli studenti, per la maggior parte minorenni, la partecipazione all'incontro nell'ambito del progetto di alternanza scuola lavoro

 

Il commento unanime è che si sia trattato di un errore, trattandosi di un incontro che aveva come obiettivo la pubblicità ad una dieta tanto discussa piuttosto che l'educazione alimentare, senza alcuna base scientifica e soprattutto senza alcun contradditorio con medici o esperti.

 

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Diaco chiede l'invio di ispettori ministeriali all'Enstein e lascia lo studio della D'Urso. L'alto valore diseducativo dell'iniziativa - pubblicizzata da alcuni docenti dello stesso liceo attraverso Facebook, con tanto di invito ad esserci perchè "serve riempire la sala" - è stato sottolineato in studio dal giornalista televisivo e radiofonico Pierluigi Diaco: «Mi chiedo come sia possibile che all'intero di un progetto di alternanza scuola lavoro, la preside di un istituto  pubblico conceda al signor Lemme la possibilità di parlare a dei minorenni - ha aggiunto Diaco, che poi ha lasciato lo studio in aperta polemica -. Io mi appello al ministro Valeria Fedeli per mandare gli ispettori del Ministero della Pubblica Istruzione in questo istituto perchè se nella scuola pubblica si dà la parola a questo cialtrone, questo è lo stato di salute della scuola in Italia». Poi Diaco lascia lo studio di Domenica Live affermando: "Se questo è il tono della conversazione con Lemme, preferisco andarmene e sottrarmi a a tutto questa volgarità".

 

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Una conferenza senza basi scientifiche, con offese sessiste. All'incontro hanno parteciato, a detta di Lemme, 250 studenti ma non c'è stato un confronto scientifico, per l'assenza di medici ed esperti o nutrizionisti. Anzi. Nel corso del monologo di Lemme, i giovani hanno dovuto anche ascoltare frasi sessiste - come sono state fatte ascoltare nel servizio mandato in onda a Domenica Live - del tipo «siccome la donna ha un cervello emotivo, è un essere inferiore» oppure, rivolgendosi a una studentessa, «le faccio una domanda: mi dica storicamente una donna, una femmina 'genio'»...

 

La cantante Manuela Villa era presente e rincara la dose. Nella trasmissione della D'Urso c'era anche Manuela Villa, nota antagonista di Lemme, che proprio a Teramo ha cercato di interrompere lo spettacolo riservato agli studenti. L'artista, infatti, è stata l'unica che a un certo punto della 'conferenza-show' ha invitato gli studenti ad andare via, ricordando loro come fosse «un diritto decidere se restare ad ascoltare o ad andare via, senza timore che poi la scuola li potesse bocciare»: e molti giovani hanno lasciato la sala polifunzionale evidentemente contrariati.

 

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«Gravi le affermazioni sulla cura dell'anoressia e della bulimia con la sua dieta». In studio si è scatenata ancora una volta la bagarre. Manuela Villa ha accusato: «Il messaggio brutto che arrivava a questi adolescenti è che l'anoressia e la bulimia si curano con la sua dieta e che non bisogna andare dallo psicologo. Ho visto un dirigente scolastico che faceva entrare gli studenti per fargli recuperare le ore di scuola, questa è una vergona perchè non potevano muoversi i ragazzi: hanno dovuto chiedere addirittura alla professoressa se dovevano giustificarsi se andavano via, a questo livello...».

 

LEMMELEMME

La replica della dirigente Chiara Moschella. In serata la dirigente scolastica, Clara Moschella ha postato sul profilo Facebook del Liceo Einstein un suo intervento - che potete leggere integralmente sotto questo articolo - in cui ha tenuto a precisare come non si trattasse di alternanza scuola lavoro e «che si era pensato a un contraddittorio» al quale però all'ultimo momento «si sono ritirati gli ospiti emeriti», di essersi ritrovata da sola a fronteggiare Lemme ogni qualvolta andasse oltre.

 

«L'intento era dunque quello di mettere a confronto peudo scienza e scienza - ha aggiunto la dirigente -,  suggestioni e teorie scientifiche, proprio in un liceo sportivo ove spesso si tratta dell’importante interrelazione tra dieta alimentare e attività fisica». La preside ha ammesso anche di aver ingenuamente «creduto che potesse costituirsi un filtro, o meglio, un freno a fenomeni mediatici che hanno dietro una macchina i cui ingranaggi evidentemente mi sono sfuggiti».

LEMME VESPALEMME VESPA

 

«I miei ragazzi, i genitori, i docenti, financo le istituzioni sanno che nella scuola metto l’anima e nelle relazioni umane il cuore e la mente, assumendone le responsabilità e riconoscendo l’errore, ancora più facile da commettersi quando si esce dall’ordinario. Non intendo replicare - ha concluso la dirigente - attraverso il mezzo televisivo, ma la presente costituisce il chiarimento doveroso di un iter che ha le sue radici nella buona fede. Tanto devo ad una comunità scolastica, quella del Liceo Einstein, che riconosce nella cultura, nel confronto e nella passione educativa le note essenziali della sua missione».

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