spot famosi e nuovi testimonial clooney martini

TUTTI DIVI PER UN GIORNO - LA PUBBLICITA’ ROTTAMA I VIP E PUNTA SUI VOLTI SCONOSCIUTI: I TESTIMONIAL MENO NOTI PIACCIONO DI PIU’ AL PUBBLICO - E I FAMOSI? NON SONO SPARITI MA VENGONO FATTI SCENDERE DAL PIEDISTALLO: I CASI CLOONEY E JULIA ROBERTS

MAXIBON SPOTMAXIBON SPOT

Alexis Paparo per “il Giornale”

 

Ci sono spot entrati nell' immaginario comune anche di chi era troppo piccolo per vederli in tv. Grazie a slogan ben riusciti, ma sopratutto a personaggi noti che negli ultimi vent' anni hanno legato il proprio volto a un' infinità di prodotti che prima o poi tutti si sono ritrovati tra le mani.

 

Chi non ricorda il «Du gust is megl che uan» messo in bocca a un esordiente Stefano Accorsi nella pubblicità di Maxibon o la porta sbattuta in faccia a George Clooney accompagnata da «No Martini, no party». Ma fanno parte della cultura popolare anche figure come lo storico bambino della Kinder, Capitan Findus e la nonna canuta e occhialuta della candeggina Ace.
 

Ora però, dopo anni di permanenza nelle più note pubblicità, questi personaggi stanno lasciando il posto a eredi più giovani e meno noti nei quali è più facile per il telespettatore identificarsi.

 

ELENA MIRELA SPOTELENA MIRELA SPOT

Lo conferma uno studio dell' agenzia di comunicazione Found!, condotto su esperti di pubblicità e comunicazione italiani ed internazionali, che hanno confermato l' invasione di nuovi volti negli spot e ridefinito le tendenze in fatto di pubblicità e di scelta del volto simbolo di una campagna.
 

Il 75 per cento degli interpellati ha infatti confermato che, per un telespettatore, è più facile identificarsi in un volto poco noto, che allo stesso tempo sia capace di raccontare non tanto se stesso quanto i valori per prodotto, e raccogliere consensi perché protagonista di una storia condivisibile. Secondo il 75 per cento degli esperti una figura sconosciuta viene percepita da chi guarda come più genuina, e quindi capace di trasmettergli maggiore fiducia.
 

MARTINI SPOTMARTINI SPOT

Da ultimo il nuovo spot Levissima, che dalla pubblicità tutta incentrata sullo slogan «Altissima, Purissima, Levissima» declamato da Reinhold Messner è passato ad avere come testimonial una algida quanto anonima donna delle nevi fino a quando l' azienda ha scelto di cambiare volti e messaggio proponendo, sulle note di Heroes di David Bowie, tre storie di coraggio e tenacia tutto sommato normali.
 

C' è l' alpinista italiano, sconosciuto ai più, Pierpaolo Role Romano che scala, inciampa ma ricomincia. C' è la giovane Alexia Angelini, promessa della ginnastica azzurra ma ancora poco nota alle grandi cronache sportive, che riprende ad allenarsi dopo un infortunio. C' è un uomo che chiede alla compagna di sposarlo, segno che ormai affrontare il grande passo richiede una buona dose di coraggio. Il leitmotiv è «Siamo tutti scalatori, di cosa non importa».

 

JULIA ROBERTS CALZEDONIA SPOTJULIA ROBERTS CALZEDONIA SPOT

E per crederlo davvero serve un volto non famoso. Ma la rottamazione dei famosi si può osservare da anni. Sei esperti del settore su dieci osservano come agli storici testimonial si stiano pian piano sostituendo eredi in alcuni casi più giovani ma soprattutto capaci di esprimere i valori del marchio con una chiave più attuale, di calarli nella vita vera. Si va da Charlize Theron, che nell' indimenticato spot Martini fa la bella e impossibile, alla modella, bellissima quanto sconosciuta, Elena Mirela, moderna Cenerentola che nel nuovo spot del marchio lascia il servizio ai tavoli per seguire i propri sogni.
 

Dismessi Stefano Accorsi, Cristiana Capotondi e gli slogan tormentone alla «du gust is megl che uan», per lo spot 2015 Maxibon punta su tre ragazzi con velleità da registi che arrivano in riviera a caccia di amore ed avventura.
 

«Siamo al culmine di una tendenza che va avanti da una decina d' anni: la sempre maggiore individualizzazione», osserva Mariselda Tessarolo, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi all' Università degli Studi di Padova. «Ognuno vuole vedere se stesso nello spot. Il prodotto viene percepito come veritiero o quantomeno si fa strada nella miriade di spot concorrenti che affollano i media, se viene calato nella vita normale di ognuno di noi, anziché essere elevato in un mondo ideale fatto di ricchezza, bellezza e divertimento».

 

Non è che i famosi siano spariti del tutto, spiega Tessarolo, ma quando ci sono vengono fatti scendere dal piedistallo. «George Clooney non viene mai riconosciuto nella pubblicità Nespresso, Julia Roberts viene confusa con una commessa dalle clienti di un negozio Calzedonia nello spot 2015 del marchio».
 

SPOT FAMOSI E NUOVI TESTIMONIAL CLOONEY MARTINISPOT FAMOSI E NUOVI TESTIMONIAL CLOONEY MARTINI

Benvenuta generazione della vita quotidiana, addio divismo.
«Siamo circondati da meteore, che salgono alla ribalta con talent e reality. Ma se in molti casi l' ascesa di questi personaggi è veloce quanto la discesa, la tendenza dimostra che la notorietà è diventata una scala che si percorre facilmente in entrambe le direzioni. Oggi tutti possono essere divi per un giorno, la pubblicità l' ha capito e ci sta puntando», conclude.

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…