cairo rcs

TUTTO IL CAIRO MINUTO PER MINUTO - URBANETTO PREPARA LA DISCESA IN CAMPO E SUI QUOTIDIANI DEL GRUPPO "RCS" LA CURA DELLA SUA IMMAGINE SFIORA IL CULTO – BUTTAFUOCO: “TAJANI DA’ IL VIA LIBERA A CAIRO. IL FORZISTA CHE ACCOMPAGNÒ IL CAVALIER SILVIO DA MONTANELLI NEL 1994 E’ PRONTO ALL' INCURSIONE IN VIA SOLFERINO CON CAIRO…”

berlusconi cairo

Tommaso Rodano per il Fatto Quotidiano

 

Che Urbano Cairo osservi la politica con un occhio molto più che interessato è un segreto di Pulcinella. Della sua imminente discesa in campo parlano tutti, tranne lui. Tra i più entusiastici c' è l' eterno democristiano Gianfranco Rotondi: "Cairo ha una sensibilità politica. Sa ascoltare, è umile. A determinate condizioni potrebbe essere la persona giusta". Quali? "Primo, che gli italiani si stufino di Salvini e riscoprano il bisogno di qualcuno che sappia amministrare il potere seriamente.

Secondo: che si apra lo spazio per un grande centro liberale, cattolico e moderato. Cairo di certo non verrà a fare il leader di una Forza Italia morente; il junior partner del leghista".

cairo

 

Ne parlano tutti, dicevamo, tranne lui. Cairo non ne ha bisogno: possiede una tv (La7), una squadra di calcio (il Torino) e un grande gruppo editoriale (Rcs). Specie i suoi quotidiani - Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Il Mattino i principali - sono sensibili al richiamo: la cura della sua immagine sfiora il culto. Ve l' avevamo raccontato sul Fatto qualche settimana fa: "Tutto il Cairo minuto per minuto" è un genere giornalistico straordinariamente fecondo sulle sue testate. La "cairite" di Rcs è peggiorata.

cairo

 

 

Il fenomeno si manifesta in tutta la sua imbarazzante magnificenza il 4 luglio. Da pochi giorni il Milan è stato escluso dalle Coppe per motivi finanziari, permettendo il ripescaggio del Torino in Europa League. Sulla Gazzetta è tripudio: nelle pagine 2 e 3 si stende una maxi intervista "esclusiva" (sic!) all' editore del giornale.

Titolo a caratteri cubitali: " CAIRO / 'La mia campagna d' Europa'". Catenaccio: "Dopo un anno d' oro sarà un Toro aggressivo. Per Mazzarri preparo un colpo di qualità". Nota di colore: il proprietario dei granata sconfina negli aspetti tecnici, annunciando che l' allenatore "giocherà col 3-4-3".

Con le tre punte, insomma. Ricorda qualcuno?

 

L' intervista è la seconda in pochi giorni: il 30 giugno, appena avuta la notizia del ritorno del Torino in Europa, "la rosea" aveva subito interpellato il patron (suo e del Toro). Ancora un' intervistona, stavolta di una sola, sobria pagina: "Cairo ha pronto il passaporto/ 'Annata super e i big restano'". Il presidentissimo compare in due distinte fotografie nella stessa pagina. Quando parla lui è tutto "super", "d' oro", "di qualità".

URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI

Stavolta però l' intervista non è "esclusiva", ce l' ha anche il Corriere: il 30 giugno, insomma, Cairo è in prima pagina sui suoi due quotidiani preferiti.

 

Nell' intervista sul Corsera è magnanimo: "Il Toro si merita l' Europa, mi spiace però per il Milan". È un grande classico: fare il proprietario di una squadra di calcio serve soprattutto per sedere a certi tavoli, intessere relazioni, finire sui giornali e in tv. Se poi possiedi anche i giornali e una tv Va detto però che Cairo compare a giorni alterni sul Corriere per le ragioni più svariate.

URBANO CAIRO E MASSIMO GILETTI

Scenari politici, il 12 luglio ("Tajani: Cairo? Lo vedrei bene in politica"). Scenari televisivi, l' 11 luglio ("La7 squadra vincente/ L' editore Cairo: con 3.621 ore di informazione superiamo le altre reti, ascolti in costante aumento"). Scenari editoriali, il 4 luglio ("F celebra 7 anni di successi/ Cairo: settimanale in crescita perché sta al passo con i tempi").

 

urbano cairo foto mezzelani gmt007

Anche quando il soggetto non è Cairo, si parla di Cairo.

Così il Corsera il 10 luglio intervista Massimo Giletti, il presentatore di Non è l' arena: "Resto a La7, qui c' è più libertà". La foto di Giletti? Insieme a Cairo. Il passaggio cruciale?

"Per fare bene il nostro lavoro serve una condizione: la libertà. Cairo me la garantisce, è un editore puro".

 

 

TAJANI GLI DÀ IL VIA LIBERA E LO SCORTA IN REDAZIONE

Pietrangelo Buttafuoco per il Fatto Quotidiano

Corsi e ricorsi storici.

 

Da Arcore a Cairo, il dato è tratto.

È più che possibile l' ingresso in politica del presidente di Rcs Urbano Cairo. Il proprietario del Corriere della Sera e de La7 scalda i motori. Antonio Tajani, ancora due giorni fa, intervistato da Radio 24 ne auspica la discesa in campo. Giovanni Toti, coordinatore nazionale di Forza Italia, sogna di poterlo sfidare alle primarie del centrodestra e - insomma - il dato è tratto.

 

Alea iacta est! pronuncia con tono solenne Urbano Cairo mentre - a cavacecio su Joe Severgnini - varca la soglia della Sala Albertini in via Solferino a Milano.

berlusconi cairo

Cairo, accompagnato da Antonio Tajani, ai giornalisti lì riuniti in assemblea dice: "Da oggi il Corriere deve fare la politica della mia politica".

 

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

Sono sempre corsi e ricorsi storici, ai cronisti di solida memoria sembra di tornare all' 8 gennaio 1994 quando Silvio Berlusconi, accompagnato da Antonio Tajani, entra in assemblea per arringare i redattori del Giornale e Lucianino Fontana, nel solco di Indro Montanelli, non può che dire: "Urbano, sei il proprietario di questo giornale, ma io - direttore - ne sono il padrone; questo fu il patto tra noi due!".

Corsi e ricorsi storici.

 

urbano cairo silvio berlusconi

La notizia della discesa in campo dell' Editore arriva anche a La7. Il discorso di Cairo è fin troppo chiaro. E vale per gli uni come per gli altri, carta stampata e tivù: se si vogliono più quattrini nella busta-paga non c' è che da mettersi al servizio di un interesse politico ora che Urbano s' è deciso di scendere in lizza. Zoro, infatti, mobilita immediatamente una feroce satira: "Corro in casa in tutta fretta, c' è un contratto che mi aspetta!".

Corsi e ricorsi storici.

 

La risposta del Giornale fu di 35 lettere di dimissioni. La spaccatura delle firme di via Solferino è perfino più drammatica. Da un lato c' è Fontana, dall' altro tutti gli altri. Severgnini, da par suo, pur con Cairo sulle spalle redige un secco programma: sostituire il reddito di cittadinanza con buoni taxi per la tratta Milano-Crema, in modo da consentire a tutti di scoprire la bellezza del paese natale di Joe.

Corsi e ricorsi. Da Arcore a Cairo, il dato è tratto.

urbano cairo silvio berlusconi

 

Fed Fubini chiede e ottiene dall' editore l' abolizione dell' ordine dei giornalisti, ma cade in un' infida trappola: viene intercettato mentre tratta con la Trojka e con George Soros una ricca tranche di finanziamenti occulti al nuovo movimento, sottratti alle esose quote dell' ordine.

Corsi e ricorsi storici.

 

Massimo Gramellini, novello Lucio Presta, impone con calabra spietatezza la moglie Simona Sparaco, erede naturale di Paola Perego, come scrittrice della nuova era, in ben più importanti destinazioni: non più alla Stampa ma direttamente alla Gazzetta Ufficiale dello Stato e nei lussuosi Meridiani Mondadori, prossima a succedere a Grazia Deledda tra le italiane del Nobel per la letteratura.

 

Corsi e ricorsi. Da Arcore a Cairo, il dado è proprio tratto. E a proposito di Sardegna, la tradizione dell' Unità - il quotidiano fondato da Antonio Gramsci - grazie a Cairo s' invera nelle paginate redatte da Walter Veltroni. Il già leader del centrosinistra, con le sue interviste, ha certamente fatto del Corriere il techetechetè del Pci ma appunto in attesa della nuova stagione autunnale, pronto a sostenere Zoro che a sua volta sostiene Cairo nella nuova avventura: "Saremo i tuoi Emilio Fede!".

urbano cairo lilli gruber michele santoro

 

Corsi e ricorsi. Il Corriere si spacca. Fontana, a eccezione dell' asinello mascotte di via Solferino, resta solo e i candidati alla sua eredità si schierano con Cairo. E sempre a proposito di Sardegna, Antonio Polito è investito della guida della Brigata Sassari e ne muta il nome in Brigata Castellammare di Stabia e cambia anche l' inno della brigata: non più Dimonios ma 'O Surdato 'nnamorato.

 

Corsi e ricorsi. Aldo Cazzullo, manco a dirlo, ottiene il comando dei Lancieri di Montebello. E come Berlusconi schierava questi ultimi per ricevere Paolo Bonolis così Cazzullo li fa sfilare in onore di Myrta Merlino mentre Lilli Gruber, va da sé, si aggiudica i Corazzieri perché nella naturale conseguenza delle cose - a scadenza naturale del settennato di Sergio Mattarella - diventa Capo dello Stato.

 

mancini cairo gravina

Corsi e ricorsi. Barbara Stefanelli ottiene che il Tempo delle donne diventi festa nazionale e la 27ª ora - la declinazione al femminile di via Solferino - sostituisce il 25 aprile come momento di rieducazione del maschio italico, con deportazione in appositi campi di Vittorio Sgarbi, Giuseppe Cruciani, Fulvio Collovati e Lando Buzzanca, costretti a rivedere in ginocchio sui ceci le partite delle Azzurre al Mondiale di calcio delle femmine. Da Arcore a Cairo, è tutto.

URBANO CAIRO E GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE URBANO CAIRO

 

URBANO CAIRO NELLA PUBBLICITA' DI AMART SUL CORRIERE DELLA SERAvialli cairourbano cairo foto mezzelani gmt008PIETRANGELO BUTTAFUOCO URBANO CAIROsuperga cairourbano cairo (3)urbano cairo foto mezzelani gmt005urbano cairo marco tronchetti proveraurbano cairo marco tronchetti provera (2)urbano cairourbano cairo foto mezzelani gmt006cairo andrea agnelli

Ultimi Dagoreport

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)

marina pier silvio berlusconi forza italia tajani barelli gasparri martusciello bertolaso

DAGOREPORT - PESSIME NOTIZIE PER LA “BANDA BASSOTTI” DI FORZA ITALIA (TAJANI-BARELLI-GASPARRI-MARTUSCIELLO) - OLTRE AL VILE DENARO (I FIGLI DI BERLUSCONI HANNO EREDITATO ANCHE LE FIDEIUSSIONI PER CIRCA 100 MILIONI DI EURO), C’È UN’ALTRA QUESTIONE FONDAMENTALE: LA FAMIGLIA DI ARCORE POSSIEDE IL SIMBOLO DEL PARTITO. UN SIMBOLO NEL QUALE CAMPEGGIA, A CARATTERI CUBITALI, LA SCRITTA “BERLUSCONI” - A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA, IN CHE MISURA IL FANTASMA DEL CAV PESA SULLE PREFERENZE ELETTORALI? FONTI AUTOREVOLI HANNO SPIFFERATO A DAGOSPIA CHE LA PAROLA “BERLUSCONI” VALE IL 3,5% DEI VOTI. MICA BRUSCOLINI: SE SI TOGLIE AL 9,2% DI FORZA ITALIA (SONDAGGIO SWG) LA QUOTA “BERLUSCONI” (3,5%), COSA RESTA? UN PARTITO CHE POTREBBE FAR CONCORRENZA A VERDI & SINISTRA AL 6,5%

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

L'OSTACOLO PIU' DURO PER GIORGIA DEI DUE MONDI E' ARRIVATO: DEVE DECIDERE SE ESSERE LA RAGAZZA PON-PON DI TRUMP O STARE AL FIANCO DELL'UNIONE EUROPEA CONTRO LE TRUMPATE - DI FRONTE AI DAZI DEL 25%, APPENA ANNUNCIATI DAL TRUMPONE, BATTERÀ FINALMENTE UN COLPO? AVRÀ MAI LA LEADERSHIP DI UN MACRON, CHE SI È DIVINCOLATO DALLA STRETTA DI MANO DI TRUMP RIBATTENDO ALLE SUE CONTINUE MENZOGNE – IN ASSENZA DI UNA DECENTE OPPOSIZIONE, L'UNICO RISCHIO CHE CORRE IL GOVERNO MELONI E' DI IMPLODERE SULLA POLITICA ESTERA, TRA FRATELLINI D’ITALIA SEMPRE PIU' MALMOSTOSI VERSO L'EUROPA E  SALVINI IN ANSIA DA PRESTAZIONE TRUMPIANA (OGGI HA INCONTRATO PAOLO ZAMPOLLI, "COMMISSARIO" DEL TYCOON GIUNTO IN ITALIA PER ASSICURARSI DELLA FEDELTA' DI GIORGIA AL VERBO "MAGA") – I "PIZZINI" DELLA SANTADECHE' E L'INSOFFERENZA VERSO LA RUSSA - L’INCAZZATURA PER L’INTERVISTA DI MARINA BERLUSCONI E L’ATTACCO DI JOHN BOLTON: “DOPO IL SALUTO NAZISTA DI BANNON, MELONI NON AVREBBE DOVUTO PARTECIPARE ALLA CPAC”