UFFICIALE: SORRENTINO HA VINTO LA SALMA D’ORO – “LA GRANDE BELLEZZA” PRONTA PER L’IMBALSAMAZIONE
1. DAGOREPORT
La crudele giuria americanoide di Spielberg e Nicole Kidman non avrebbe ritenuto meritevole di un premio "La grande bellezza". La ferale notizia ha colto Sorrentino nel suo buen retiro in Provenza, dove era in nervosissima attesa. Fino all'ultimo, "La Repubblica" e "Il Fatto", hanno tentato di mantenere in vita la fiammella della vittoria. Ma quest'anno, in giuria, non c'era nessun Nanni Moretti che lo scorso anno impose il Grand Prix al poco riuscito "Reality" di Matteo Garrone: premio che fece storcere naso-orecchio-bocca ai francesi. Quest'anno il livello era tale - tra il buono e l'ottimo - che le speranze per l'irritante film di Sorrentino erano davvero niente. Comunque, al di là delle critiche, il dolore va rispettato.
2. IL SORRENTINO-TOUR - UN FILM CHE AVREBBE MERITATO UNA SCENEGGIATURA.
Maria Laura Rodotà per Corriere della Sera - Roma
Forse non l'ho capito perché non ho pazienza. Forse sono uscita perplessa perché era un film che meriterebbe qualche premio ma avrebbe meritato una sceneggiatura. Forse, come tanti, non mi sono ancora fatta un'idea de «La Grande Bellezza» di Paolo Sorrentino.
Quelle che mi vengono sono tragiche: si racconta una Roma dove i padri vivacchiano tipo highlander da terrazza, e a morire sono i figli. Oppure (meglio) sono idee da monomaniaca: la Roma della Grande Bellezza è una delle gite in bici più grandiose del pianeta. Grandiosa, non semplice (e neanche originale, in questa rubrica è appena uscito un Sorrentino-tour per via di Andreotti e del Divo, ma vabbe').
La gita andrebbe iniziata all'alba. E insomma, per vedere l'alba si può partire da Ponte Sisto (si vede alla fine), e salire per via Garibaldi. Fino a San Pietro in Montorio, anche se a quell'ora il Tempietto del Bramante non è aperto. Si va fino alla fontana dell'Acqua/Fontanone, e lì inizia il film (con un bel «ma che caz vuoi?!», che poi è la vera domanda).
Poi si continua su, a destra, per la passeggiata del Gianicolo, e la vista più vista su Roma che c'è (si vede anche quella). Da lì si procede per la Passeggiata del Gianicolo -Grande Bellezza in purezza, c'è anche la Quercia del Tasso e nel film non avrebbe sfigurato), si scende per via del Gianicolo, si traversa il ponte Amedeo d'Aosta, e si arriva in corso Vittorio.
Si pedala fino a piazza San Pantaleo (c'è anche palazzo Braschi, nel film), si gira a sinistra per piazza Navona, dove Toni Servillo-Jep Gambardella-protagonista del film-forse alter ego di Sorrentino accompagna a casa Isabella Ferrari. Le chiede cosa fa, lei risponde "sono ricca", e son belle cose.
Da lì bisogno purtroppo pedalare (via Pantheon-Montecitorio-Tritone) verso fontana di Trevi, oggi fascinosa come le zone più fetenti di certi mercati/parchi a tema, inevitabile in questo film che molto cita la Dolce vita di Federico Fellini. Da, lì, pedalando per carità sul marciapiede, tocca il Traforo: porta in via Nazionale. Lì si imbocca via dei Serpenti dove il Colosseo si ingrandisce piano piano. Al Colosseo abita il protagonista Jep Gambardella. Ha un terrazzo pazzesco che non si riesce a invidiare.
E da lì, per via San Gregorio, via del Circo Massimo, Clivo dei Publici e via di Santa Sabina, si arriva a piazza dei Cavalieri di Malta e ai suoi scorci su Roma, visti nel film. Poi si scende per Sant'Alessio, San Domenico, via del Tempio di Diana, via Fonte di Fauno. Si arriva a viale Aventino, si va a destra per Caracalla; è lì, verso la fine del film, che appare una giraffa.
Serve a un gioco di magia (altra citazione felliniana). Mentre al Parco degli Acquedotti (ci si arriva per vis Druso, via Gallia, via Appia Nuova, via delle Cave, via Tuscolana, via Giulio Agricola) si va per una performance contemporaneissima. Ma la scena è controversa, la citazione sorrentiniana è solo una scusa per arrivare in uno dei posti più belli e meno noti di Roma. Finora. Si spera.
la grande bellezza sulla croisette - servillo-ferilli-sorrentino-verdoneverdone coi baffi nel film di sorrentino SORRENTINOsorrentino sul set di La grande bellezza la grande bellezza sorrentino TONI SERVILLO NEL FILM DI SORRENTINO "LA GRANDE BELLEZZA" FOTO GIANNI FIORITO