lady gaga sul red carpet di joker folie e deux a venezia

LA VENEZIA DEI GIUSTI - “JOKER: FOLIE À DEUX” È UN DISASTRO, O FORSE MEZZO DISASTRO. CHE È PURE PEGGIO - L’IDEA DI TRASFORMARE IL FILM IN MUSICAL MISCHIATO A LEGAL DRAMA POTEVA ESSERE UNA STRADA ORIGINALE, MA SEMBRA UNA CHIAVE PER UCCIDERE QUALSIASI INTERESSE NELLO SPETTATORE. UN MODO PER NON SVILUPPARE NULLA CHE POSSA RIMANDARE ALLA RIVOLUZIONE VIOLENTA DEL POPOLO TRUMPIANO A CAPITOL HILL, CHE LA REAZIONE DI JOKER PORTAVA CON SÉ - ANCHE SE SENTIRE CANTARE LADY GAGA E JOAQUIN PHOENIX VECCHI SUCCESSI È UNO SPETTACOLO… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

joker folie a deux

Uffa. Disastro questo “Joker: Folie à deux” di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga, attesissimo sequel del primo, fortunato “Joker” che proprio a Venezia venne lanciato. O forse mezzo disastro, che è pure peggio. Ora. Capisco che possa piacere ai fan dei musical americani anni ’50, già sentire cantare Lady Gaga e Joaquin Phoenix vecchi successi è uno spettacolo, soprattutto quando li canta lei, anche se il “Ne me quitte pas” di Jacques Brel cantato in inglese da lui è notevole (e ci ricorda la versione tragicomica di “Ne me quitte pas” nella Iris Blond verdoniana).

lady gaga e michael polanksy sul red carpet a venezia 1

 

Il musical, da tempo, non è più di moda e l’idea di trasformare il sequel del “Joker” in musical poteva essere una strada originale. Ma trasformare l’intero sequel, e noi aspettiamo da un momento all’altro che Joker e la sua nuova amica Harley Quinn esplodano dal carcere di Arkham dove sono rinchiusi, in musical mischiato a legal drama, col processo a Arthur Kent alias Joker per i cinque omicidi (in realtà sono sei) che ha commesso nel film precedente, mi sembra sia una chiave per ritardare l’azione e uccidere qualsiasi interesse nello spettatore.

 

joker folie a deux

Ovviamente tutto questo penso che sia voluto. L’idea è proprio quella di non sviluppare nulla che possa rimandare alla rivoluzione violenta del popolo underdog trumpiano alla Capitol Hill che la reazione di Joker portava con sé. E di non fare il gioco di nessuna spettacolarizzazione mediale del personaggio Joker/Arthur Fleck. Proprio quello che fa impazzire Arthur e lo trasforma nel violento Joker, come insegnava già il film precedente, è la messa in scena da talk tv anni ’70 dove la diversità fisica, culturale, diventa esibizione.

a venezia lady gaga sul red carpet di joker: folie a deux 2

 

Per questo il Murray Franklin di Robert De Niro viene ucciso da Joker nel primo film. E lo stesso sentimento sembra risvegliarsi nella testa di Arthur durante l’intervista che gli fa in carcere un altro giornalista, Steve Coogan. Secondo l’avvocato che difende Arthur, Catherine Keener, Arthur Fleck e Joker sono due personalità distinte. E Joker viene fuori, e colpisce, quando Arthur si sente attaccato. Anche Harley Quinn, Lady Gaga, pensa che Joker sia altra cosa dal timido complessato Arthur e vuole farlo uscire, perché di Joker è innamorata, non di Arthur.

 

Lo ha visto in un film-tv a lui dedicato. Un film che Arthur non ha visto e che ha tutti chiede come sia, ricevendo commenti diversi (Bellissimo! Orribile!). Quale sarà la verità? E anche noi spettatori, lo sappiamo bene, aspettiamo l’arrivo di Joker perché siamo al cinema. Ma è lo stesso Arthur, dopo essere stato torturato in carcere, a dirci che non c’è nessun Joker, che c’è solo lui. Ma se non c’è uno sdoppiamento, a che serve più il processo, a che serve più il film? Magari a costruire i numeri da musical, a far cantare Lady Gag.

a venezia lady gaga sul red carpet di joker: folie a deux 4

 

Rispetto al primo film non esiste nemmeno la carta, fondamentale, del confronto continuo con i personaggi ossessivi di “Re per una notte” di Martin Scorsese, cioè Rupert Pupkin e Jerry Langford che ne definivano le logiche violente. Peccato. Peccato perché anche se possiamo capire la costruzione narrativa e anche politica del film, questo non lo giustifica dal frenarne ogni impulso spettacolare. E vengono così sprecati i due strepitosi protagonisti, Joaquin Phoenix, in versione pelle-e-ossa, e Lady Gag, ma è sprecato anche Brendan Gleeson come secondino. Rimane il grande lavoro sulla colonna sonora di Hildur Guðnadóttir, le canzoni, lo strepitoso cartone animato iniziale diretto da Sylvain Chomet (“L’illusionista”) sul Joker presentato come un personaggio della Warner Bros. Esce il 2 ottobre in tutto il mondo.      

lady gaga sul red carpet a venezia 1a venezia lady gaga sul red carpet di joker: folie a deux 1

lady gaga photocall joker folie a deux venezia 2024

a venezia lady gaga sul red carpet di joker: folie a deux 3

lady gaga todd phillips joaquin phoenix photocall joker folie a deux venezia 2024

joker folie a deux

lady gaga todd phillips joaquin phoenix photocall joker folie a deux venezia 2024.

joker folie a deux 9

lady gaga joaquin phoenix photocall joker folie a deux venezia 2024

joker folie a deux 5

a venezia joaquin phoenix sul red carpet di joker: folie a deux 1

 

joker folie a deux 8

joker folie a deux 6joker folie a deux 4joker folie a deux 16joker folie a deux 15joker folie a deux 3joker folie a deux 17joker folie a deux 18joker folie a deux 19joker folie a deux joker folie a deuxjoker folie a deux 21joker folie a deux 2joker folie a deux 20joker folie a deux 7

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI