LA VENEZIA DEI GIUSTI - ALTRI DUE FILM NOTEVOLI, "DARK HORSE" DI TODD SOLONDZ E "TINKER, TAILOR, SOLDIER, SPY" DI ALFREDSON (BATTUTA CULT: "TRA LA MORALE E L'ESTETICA HO SCELTO L'ESTETICA. L'OCCIDENTE E' DIVENTATO TROPPO BRUTTO..." - FISCHIATO SENZA PIETÀ IL SECONDO FILM DI ELISABETTA SGARBI - PRESENTATA AD AL PACINO, COME "LA PIU' GRANDE ATTRICE ITALIANA", LA SEMI-FERILLI ISABELLE ADRIANI, PRESENZA FISSA DEI FILM MEDUSA, CHE HA FATTO SHOW CON UN ASSOLO DI FISCHIO...
Marco Giusti per Dagospia
Sesto giorno di Mostra. Finalmente piove. Altri due film notevoli, "Dark Horse" dell'americano Todd Solondz e "Tinker, Tailor, Soldier, Spy" dello svedese Tomas Alfredson. Il primo e' una divertentissima commedia nera molto meno cattiva di quello che di solito ci offre Solondz. Niente pedofili, niente violenze. Il protagonista e' un giovanotto grasso, brutto, ultranerd, che gira su una Hummer gialla gigantesca, colleziona pupazzetti e nella sua cameretta ha l'omnia dei dvd dei Simpson.
I suoi orrendi genitori sono gli straordinari Christopher Walken e Mia Farrow, due mostri ebrei americani responsabili del suo stato mentale. C'e' anche un fratello, bello, scopatore, medico, che lui odia. Il ciccione si innamora di una scoglionatissima Selma Blair, troppo bella per lui. Lei ha un ex fidanzato, tale Mahmoud, e l'epatite B. Ma lui la vuole sposare lo stesso. Andra' a finire malissimo.
Siamo abituati al mondo di Solondz, ma continua lo stesso a farci ridere sul mondo assurdo degli americani e soprattutto degli ebrei americani.
Invece, il film di Alfredson, regista del notevolissmo "Lasciam entrare", e' una ricca, complessa versione di "La talpa" di John Le Carre', che abbiamo gia' visto in tv in una celebre serie inglese con Alec Guinness.
Al suo posto troviamo il grandissimo Gary Oldman, reduce da troppi ruoli minori a Hollywood, ma ci sono anche Colin Firth, John Hurt, Tom Hardy. Alfredson e' molto sofisticato come messa in scena, gli attori sono magnifici, il film soffre solo di troppa concentrazione nella storia e di troppi svilluppi, ma per i fan del mondo delle spie della Guerra Fredda sara' un gran divertemento.
Gran finale con la Talpa (non vi diciamo chi è) che spiega cosi' il suo tradimento: "Tra la morale e l'estetica ho scelto l'estetica. L'occidente e' diventato troppo brutto...". In Sala Grande, mentre finiva il film di Alfredson veniva fischiato senza pietà il secondo film di Elisabetta Sgarbi a Controcampo Italiano, "Prove per un naufragio della parola".
I dialoghi tra Sonia Bergamasco e Fabrizi Gifuni, scritti da Edoardo Nesi, autore Bompiani, hanno messo ko il pubblico ("non dire cosi' - Questa e' l'ultima volta che parliamo io e te"...) che, gia' molto provato e, soprattutto, arrivato li' non per il corto della Sgarbi ma per "Cavalli" di Michele Rho, lo ha massacrato.
Tra le perle della Mostra si segnala ieri sera, alla festa in onore di Al Pacino il gran numero del regista di horror Eli Roth che ha presentato ad Al come "la piu' grande attrice italiana" la semi-Ferilli Isabelle Adriani, nome d'arte di Federica Federici, umbra, gia' compagna di Carlo Maietto, produttore di erotichelli anni 70, e ora presenza fissa dei film Medusa (certo che se e' la migliore attrice italiana...), che si e' lanciata nel suo numero piu' riuscito, quello della fischiatrice, come fece gia' in "Baaria". La storia vuole che Al rimanesse di sasso nell'imbarazzo generale mentre Isabelle fischiava.







