mughini giacon

GIAMPIERO MUGHINI IN LODE DEL FUMETTISTA E DESIGNER MASSIMO GIACON, CHE RACCONTA UNA VITA DI CONCERTI NEL LIBRO "MASTICANDO KM DI RUMORE" - LE TAVOLE A FUMETTI DA VENDITTI AL PUNK DEI THE CRAMPS, DAL '77 BOLOGNESE AL "VALVOLINE PARTY" DEL 1983 – E POI GLI SKIANTOS: “NON SONO DIVI, ANZI. NON SANNO CANTARE E NON SANNO SUONARE, MA CHE IMPORTANZA HA? LI SENTI SUONARE E CAPISCI CHE È FACILE, CHE PUOI AFFERRARE LA SCOPA DELLA MAMMA, METTERTI UNO SCOLAPASTA IN TESTA E..." - VIDEO

 

Massimo Giacon - Masticando km di rumore

 

Giampiero Mughini per il Foglio

 

Non che sia la prima volta nella sua poliedrica carriera di fumettista e designer, certo è che Massimo Giacon (nato a Padova nel 1961) ha avuto una gran bella idea nel costruire un libro dove i suoi testi e i suoi disegni collimassero a perfezione nell’esaltare un comparto tra i più effervescenti della nostra recente storia culturale, ossia le tante correlazioni tra musica rock e fumetto (Massimo Giacon, Masticando km di rumore, Feltrinelli Comics, 2021).

 

 

james brown massimo giacon

Due forme di comunicazione che giungevano del tutto naturalmente al consumo di quanti hanno avuto vent’anni tra i Sessanta e gli Ottanta del secolo scorso, il naturale retroterra generazionale di Giacon. Uno che conosce la musica moderna alla grande e la suona anche e che ai concerti più fatidici dei Settanta/Ottanta ci si scapicollava (diciannovenne andò in autostop da Padova a Bologna pur di ascoltare i Clash a Piazza Maggiore), uno che ha frequentato la Bologna del Settantasette dove la diade musica/fumetto è stata a dir poco esplosiva, uno che quanto al suo gusto per il design postmoderno si è addestrato nello studio milanese dell’architetto Ettore Sottsass dove è andato a lavorare nel 1985 per poi scorrazzare tra la Olivetti, Alessi, Swatch.

 

freak antoni massimo giacon

Ed ecco che Giacon ha approntato un libro dove ciascuna doppia pagina è dedicata a un concerto cui lui sia andato a partire dal 1975: sulla pagina di sinistra il testo (il più delle volte delizioso) in cui Giacon racconta quello che ha visto e ascoltato, sulla pagina di destra il fumetto (il più delle volte magnifico) che interpreta per immagini il gruppo musicale all’opera. Cento concerti con altrettante testimonianze dal vivo e relativi fumetti, a cominciare da Antonello Venditti per finire con Sanremo 2021. In mezzo gentuccia quale Frank Zappa e James Brown, tanto per dirne un paio.

 

cicciolina giacon 01

 

E siccome è un momento in cui sto percorrendo in lungo e in largo gli anfratti del Settantasette bolognese, sono andato subito a frugare dove se ne stesse la doppia pagina che era impossibile non dedicare agli Skiantos nati nella cantina dell’appartamento bolognese di Freak Antoni, il gruppo musicale che più spudoratamente riassume le valenze di quel momento culturale e generazionale.

 

  

devo massimo giacon

 

Lascio la parola a Giacon che era andato ad ascoltare gli Skiantos a Padova, la città dov’erano stati appena incarcerati gli Autonomi del 7 aprile perché accusati di corrività con le Brigate rosse, accuse che poi cadranno quasi completamente. La testimonianza di Giacon è impagabile: “[Gli Skiantos] Vengono chiamati a suonare a Padova per una raccolta fondi a favore dei compagni carcerati […] 

 

capossela giacon 01

Il concerto è in un teatro tenda fetuso, e naturalmente tutta la Padova alternativa è lì. Con una versione quasi disco di Fagioli il concerto parte con il botto, e arrivano loro, i tre cantanti. Jimmy Bellafronte, Stefano Sbarbo, Freak Antoni. Non sono divi, anzi. Non sanno cantare e non sanno suonare, ma che importanza ha? Suonare bene ci ha rotto le palle, cantare bene pure. L’impatto degli Skiantos sulla mia generazione è stato devastante. Sei lì nella tua cameretta dove ascolti gruppi prog che fanno miliardi di note e gorgheggi che tu non sarai mai in grado di emulare. Poi improvvisamente senti gli Skiantos e capisci che è facile, che puoi afferrare la scopa della mamma, metterti uno scolapasta in testa e farti prendere a lattine in faccia su un palco qualsiasi. Il concerto è divertimento puro […]”.

 

ramones massimo giacon

 

Sempre per restare nella Bologna da cui sono ossesso, sono andato a guardare in quale doppia pagina del libro di Giacon se ne stessero i Gaznevada, l’altro e diversissimo gruppo musicale rinomato nella Bologna di allora, loro sì dei gran musicisti, gente che arrivò a un centimetro dal successo pienamente riconosciuto e di cui vi raccomando l’ascolto se amate quella musica che sta al crocicchio tra il rock, il punk e il “demenziale”.

 

Anche questa volta il resoconto che Giacon fa di un loro concerto è impagabile. E’ depositato di tutto nei suoi testi, le illusioni dei suoi vent’anni, il papà comunista tutto d’un pezzo, lui che il biglietto del concerto se l’era pagato ma che per omertà generazionale si accoda a un gruppo di suoi amici che fanno di tutto per entrare senza pagare una lira,

 

skiantos

la volta che stava andando a una “Festa dell’Unità” per ascoltare Paolo Conte e d’un tratto se lo vede innanzi che gli chiede dov’è il concerto e per poco Giacon non sviene, la dittatura che il linguaggio e il pensiero “sinistrese” esercitavano su una generazione, la marcia purtroppo trionfale fra i giovani dell’eroina e della sua distruttività, i cantanti anche famosi che montavano sul palco e che a un certo punto cominciavano a vomitare da quanto erano “strafatti”.

 

giampiero mughini 3

E poi c’è che la scrittura di Giacon rende tutto frizzante anche quando descrive le gesta sul palco della chitarrista dei Cramps, nome d’arte Poison Ivy, una di cui io non sapevo e non so nulla, una che fa dire a un amico di Giacon “Io per una volta vorrei essere la chitarra di Poison Ivy”.

 

 

Quanto a centralità della scena culturale bolognese tra Settanta e Ottanta, figuratevi se il prode Giacon poteva non intercettare il Valvoline Party dell’aprile 1983 al teatro La Soffitta di Bologna, evento cui consacra le solite due e fluorescenti paginette. Quando dici Valvoline stai additando una pattuglia di fumettisti esplosi in quel di Bologna, Igort, Giorgio Carpinteri, Lorenzo Mattotti, Daniele Brolli e Marcello Jori.

massimo giacon

 

Tutti narratori per immagini più che fumettisti, gente da galleria d’arte più ancora che da edicola. In una galleria d’arte ho comprato le undici tavole di una storia di Carpinteri, autore di cui sono pazzo. C’era la crema della Bologna del tempo al Valvoline Party del 1983, da Pier Vittorio Tondelli che ne scrisse ad Andrea Pazienza che vi si aggirava a suggerne ispirazione. Per l’occasione Carpinteri preparò delle super creative tartine. A far da presentatore era Freak Antoni.

kraftwerk massimo giacon

valvoline partyprince giacon 01patty smith massimo giacongiacon battiato 01massimo giacon 11young signorino giacon

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…