
“LA LIBERTÀ DI SATIRA NON È SENZA CONFINI. VIENE DELIMITATA DALL'EDITORE E DALLA DIREZIONE DEL GIORNALE” - IL VIGNETTISTA EMILIO GIANNELLI DEL "CORRIERE": “SONO STATO PRESO DI MIRA PERCHÉ FECI DIRE ALLA BOSCHI: ''DA MINISTRA DELLE RIFORME A MINISTRA DELLE FORME''. E MI DIEDERO DEL SESSISTA. CE L’HO CON IL PD E RENZI NON MI STA SIMPATICO…”
Estratto dell’articolo di Antonello Caporale per ‘il Fatto Quotidiano’
[…] Emilio Giannelli è il capo dei vignettisti british, il suo lapis è appuntito ma non avvelenato. Si erge, ogni giorno, a ermeneuta del fatto più rilevante che il Corriere della Sera sceglie per i suoi lettori. "La vignetta si guasta se si bagna nel rancore. Mi faccio bastare le parole del soggetto da proporre. Sono le sue parole che divengono perfette per la caricatura. Gli faccio la barba col suo stesso pennello". […]
Fare ridere (e fare pensare) è un' esclusiva dell' età matura?
[…] anche nel mirabile mondo dei dissacratori c'è la tendenza a conservare la seggiola invece che far posto ai giovani talenti. Un po' siamo noi i colpevoli, mia moglie ancora mi ripete che senza il lapis sarei un uomo finito. Un po' sono gli editori e i direttori dei giornali.
[…] la libertà di satira non è senza confini. Viene delimitata dall' editore e dalle scelte che fa la direzione del giornale. Io non ho un mandato assoluto: ogni sera mi chiamano e mi indicano la titolazione nella quale vado a impegnare la matita. Quel fatto è la griglia e di quel fatto la mia illustrazione deve avere una qualche coerenza con lo spirito del giornale sul quale lavoro.
Il "Corriere" è prudente.
Mi capita a volte di inviare due vignette e di segnalare quella che mi pare più bella. Ritrovo l'altra, che io avrei scartato.
Giannelli è l' istituzione, è il capo del partito del lapis garbato.
Non serve essere greve.
Come s' è comportato con la Boschi?
Ah, lì anch' io sono stato preso di mira perché le feci dire: da ministra delle Riforme a ministra delle forme.
Sessista!
Sta divendendo un' ossessione oramai. È un' accusa che si lancia a ogni ora del giorno.
La sua matita è d'oro. Montanelli le offrì quattrocento milioni l' anno per disegnare sul suo "Giornale" a giorni alterni.
Vero, mi offrì un sacco di soldi.
Non che se la passi male al "Corriere".
Me la passavo meglio prima. Da qualche tempo la mia paga ha subìto una decisa decurtazione.
[…] Ce l'ha a morte col Pd.
Devo dirle di sì.
E anche Renzi non le sta simpatico.
Vero.
Domenica però si vota.
Il Pd no, questo è certo. […]
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