“VISTO” CHE BARZELLETTE SUI GAY? - IMMANCABILI POLEMICHE PER L’ALLEGATO “SESSISTA” AL SETTIMANALE DI GOSSIP - IL DIRETTORE CHIEDE SCUSA MA L’EDITORE FA SPALLUCCE - L’UNICO SCANDALO? O SONO VECCHIE O NON FANNO RIDERE…
Oriana Liso per la Repubblica
La presunta barzelletta in copertina dà l’idea del resto del repertorio: due uomini, uno che chiede “Ti va di giocare a nascondino?”, e l’altro che risponde “Ok, se mi trovi mi puoi violentare, se non mi trovi... sono nell’armadio”.
Il libretto con “Le migliori barzellette gay” — questo il titolo — è stato distribuito con il settimanale Visto appena uscito nelle edicole, ma dato il tenore delle battute la polemica è arrivata a stretto giro di social network, con hashtag dedicati, post increduli e immediata raccolta firme per chiedere alla Prs Mediagroup (la società editrice di Visto e di Novella 2000, testate cedute l’anno scorso dalla Rcs) di ritirare le copie del giornale.
BARZELLETTE GAY ALLEGATO DEL SETTIMANALE VISTO
Sotto accusa finisce Roberto Alessi, direttore di entrambi i settimanali anche se proprio lui è il primo a dissociarsi da quella pubblicazione: «Sono dispiaciuto e mortificato, è un’iniziativa che non ha nulla a che fare con la redazione di Visto che, come me, era all’oscuro di tutto. Quella barzelletta, se così vogliamo chiamarla, fa schifo. Ma anche se non ne sapevo nulla, chiedo scusa a tutti: il nostro impegno sulle tematiche del mondo omosessuale, portato avanti con decine
di articoli e interviste, non può essere rovinato da un’iniziativa della distribuzione di cui non ero stato informato».
Se il direttore Alessi non ne sa nulla, cosa può essere accaduto? La spiegazione arriva da Federico Silvestri, amministratore delegato della Prs (di cui è
BARZELLETTE GAY ALLEGATO DEL SETTIMANALE VISTO
presidente Alfredo Bernardini de Pace, fratello di Annamaria). Il numero di Visto in edicola è stato tirato in 350mila copie: per 50mila di queste è stato scelto di allegare «un cadeaux, un’opera chiamiamola letteraria, con barzellette di vario genere, da quelle di Pierino a quelle sui carabinieri, sulle coppie e, non capisco dove sia il problema, anche sui gay».
Il libretto in questione (edito nel 2012 da “Edizioni & Comunicazione”) sarebbe finito nel cellophane di circa 5mila riviste. Roberto Alessi, per esempio, assicura: «Nella mia edicola, in Versilia, ho trovato il libro delle barzellette di Totti, ma non sapevo ci fossero quelle sui gay». Nessun problema invece per Silvestri, disposto solo a concedere che «forse quella battuta era infelice e inappropriata » ma di increscioso, per lui, c’è solo «questa polemica estiva».
BARZELLETTE GAY ALLEGATO DEL SETTIMANALE VISTO
Perché «è questa la discriminazione: si possono prendere in giro tutti, si fanno battute sulla vita di coppia etero, allora perché non si possono fare sui gay? La satira non ha confini». L’ad della società, insomma, chiude a qualsiasi ipotesi di ritiro delle copie del settimanale nelle edicole: «la petizione è inutile quanto la polemica»