adriano pappalardo

VITA, SUCCESSI E INCAZZATURE DI ADRIANO PAPPALARDO: “LA CANZONE ‘RICOMINCIAMO’ È STATA LA VERA SVOLTA ED E’ ARRIVATA DOPO UN PERIODO BUIO. ANNI NEI QUALI ERO DIVENTATO TRASPARENTE, RIFIUTATO DAI GIORNALISTI. UNA MATTINA IN UFFICIO BECCO MARA MAIONCHI, LE CHIEDO IL MOTIVO DI TANTA OSTILITÀ, E LEI: 'DI TE NON FREGA UN CAZZO A NESSUNO E ORA TE LO DIMOSTRO'. ALZA IL TELEFONO E.." - "LUCIO BATTISTI DAVA GIUDIZI PESANTI SU BAGLIONI, GLI STAVA REALMENTE SULLE PALLE”

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Estratto dell'articolo di Alessandro Ferrucci per Il Fatto quotidiano

 

[…] “A scuola pensavano avessi la puzza sotto al naso, invece ero solo molto padrone di me, delle mie parole, dei miei gesti, dei miei obiettivi. Io volevo cantare e recitare, così mi piazzavo davanti allo specchio e provavo le mosse, mentre mio padre gridava in dialetto: 'Cosa fa questo figlio di puttana invece di studiare?'. […] alle medie mi hanno bocciato due volte, così in quarto ginnasio ero alto un metro e ottanta, e con tanti chili di muscoli.

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[…] Ha mai frequentato una scuola di canto?

Una sola volta, ma dopo dieci minuti, e all' ennesimo ooooooohhh, ho stoppato il maestro: 'Che rottura!'

 

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[…]l'unica persona che mi può giudicare è mia moglie […] incontrata nel 1972 a Milano dentro gli uffici della mia etichetta: insieme al padre gestiva una grossa agenzia di cantanti, in scuderia big come Johnny Dorelli e Bruno Lauzi. Ed era bellissima, anzi lo è ancora, e mi piace sempre tanto, sessualmente attivi. […] Sempre insieme. La portavo con me pure quando andavo in bagno per la cacca (Interviene la moglie: 'Dai! Non puoi raccontare anche questo')

 

[…] mi nota Maurizio Arcieri (leader dei New Dada): 'Vieni a Milano, ti presento Claudio Fabi (papà di Niccolò)'. […] Mi accompagna in una saletta prove, si piazza al pianoforte: 'Canta Yesterday' […] però neanche arrivo all' inciso, e si apre una porticina: compare una capoccia tanta (e allarga le braccia) con al collo un foulard.

 

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Lucio Battisti.

Neanche saluta, e attacca con una battuta in stile-Battisti: 'Ammazza, pensavo fosse Lavezzi con la voce, e sono corso qui per gridare al miracolo. Chi è questo?' Uno dei miei, risponde Fabi. 'No, lo mettiamo sotto contratto noi'. […] Lucio se ne va, Fabi mi guarda soddisfatto: 'Ci siamo riusciti'. […]

 

A Milano […] una sera per rimorchiare mi sono finto americano: 'Drink? Sorry, io non parla molto bena italiano'. […] Siamo finiti a letto, mentre se gli avessi detto 'vengo da Copertino' avrei passato un' altra sera in bianco.

 

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[…] Il rapporto con Battisti si salda dopo il mio secondo singolo, È ancora giorno, 800.000 copie vendute, primo in classifica, e davanti a Lucio: 'Aoh, a Pappafico - mi chiamava così - e 'mo basta, hai rotto' Nel gruppo di artisti della RCA c' era Renato Zero All' inizio lo scansavano, lo prendevano in giro, perenni battute e illazioni. Ricordo una serata a Roma, durante la quale Renato si presenta vestito di soli veli, con Dalla che scoppia a ridere, De Gregori schifato, sussurra: 'Vi prego, non me lo fate vedere'. Mi scoccio, lo abbraccio e ci scattiamo una foto.

 

[…] "Ricominciamo" è stata la vera svolta, e pensare che a Ennio Melis (celebre discografico) neanche piaceva, dopo il primo ascolto inizia a smontarla, nota su nota, frase su frase. Un successo giunto dopo un periodo buio. Anni nei quali ero diventato trasparente, rifiutato dai giornalisti. Una mattina in ufficio becco Mara Maionchi, le chiedo il motivo di tanta ostilità, e lei: 'Di te non frega un cazzo a nessuno' E me lo dici così? […] Non contento insisto, e lei: 'Ora te lo dimostro'. Alza il telefono, chiama Vesigna (direttore di Tv Sorrisi e Canzoni). 'Gigi, mi pubblichi una recensione al disco di Pappalardo?' E lui: 'Te l' ho detto mille volte, non ci interessa!'.

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[…] Mi sono sentito morire: la realtà, nitida, senza veli si era materializzata. Da quel giorno mi sono glissato […] Con i soldi da parte, circa 300 milioni, abbiamo acquistato una barca a vela e siamo partiti per il giro del mondo.

 

[…] L' allora patron del Festivalbar, Vittorio Salvetti, non volle “Ricominciamo” per la competizione. Quando esplose, fu costretto a chiamarmi: 'Vieni come ospite d' onore?' E allora gli ospiti erano solo stranieri. 'A una condizione: voglio un posto in prima fila per mio padre'. Alla fine dello spettacolo, papà arriva in camerino, e con gli occhi rossi non trattiene un 'sono orgoglioso di te'.

 

Mara Maionchi? […] Ci vogliamo bene, e ci pizzichiamo da sempre: con lei delle liti incredibili, una volta mi ha picchiato con la cinta dei pantaloni. […]

 

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Battisti ha prodotto due suoi album degli anni Ottanta.

Ci ritroviamo per caso a Roma, gli chiedo di ascoltare un pezzo che mi aveva proposto Mario Lavezzi, quindi vado a casa sua: 'Ti piace?' 'No, mi fa schifo. Perché non te li scrivi?

' 'Sei matto? Non sono capace'. 'Provaci, ma prima ascolta i Talking Heads'. […] Ci provo pure, e con il mio primo pezzo corro da Lucio, lui mi sorprende: 'Capolavoro!'.

Lei incredulo. Pensavo che mi stesse prendendo per i fondelli.

Da quel momento […] insieme tutti i giorni, e per due anni. Abbiamo condiviso ogni situazione, ogni passione, compresa quella per la vela: un giorno abbiamo attraversato il lago di Bracciano in windsurf, partiti il pomeriggio, tornati la sera. Al rientro le nostre mogli erano tra il terrorizzato e l' avvelenato. […] Battisti non aveva un fisico sportivo. Era proprio chiatto, però l' ho allenato e alla fine è arrivato a correre dieci chilometri.

 

I due album di quegli anni.

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Dischi complicati, nati dalle mie emozioni, sotto il volere di Lucio e con la collaborazione di grandi professionisti come Greg Walsh (produttore e musicista inglese); commercialmente dei flop assoluti. […] La RCA non ci credeva, li pubblicò solo per imposizione di Lucio; lui dettava legge e non si capacitava dell' insuccesso: 'Siamo sempre il solito Paese che ama uno come Baglioni'.

 

Battisti non lo apprezzava?

Per carità. Su di lui dava giudizi pesantissimi, gli stava realmente sulle palle. […]

 

Rapporto Mogol-Battisti

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Mix perfetto: Lucio amava ciò che Giulio viveva in prima persona e che poi riportava nei testi; quei brani sono quasi tutti autobiografici. […] Dopo aver incontrato una puttana di notte, Giulio ha scritto Anche per te, stessa cosa in Mi ritorni in mente. Mogol era un grande donnaiolo, uno fissato.

 

E poi?

Il momento di rottura è arrivato con l' avvento di Grazia (moglie di Battisti): lei è stata decisiva, su Lucio esercitava un ascendente fortissimo; è stata sempre lei a non mandarlo più in televisione.

 

Verità o leggenda: Battisti non amava i fan.

Li odiava a morte; è stato vittima del suo stesso mito.

 

[…]  In "Rimini Rimini" è protagonista di scene cult con Laura Antonelli.

Gran donna, grande stile, mi piaceva già dai tempi di Malizia, e per le riprese Lisa decise di seguirmi ('Meglio non lasciarlo solo', specifica la moglie).

adriano pappalardo 1mogol lucio battistiBATTISTI MOGOLMOGOL BATTISTI

[…]

BATTISTI MOGOLgianni morandi mogol pupomogol lucio battisti

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