marcello foa

LA VOCE DEL SOVRANISMO – IL GRANDE RITORNO DI MARCELLO FOA, A CUI È STATO AFFIDATO UN PROGRAMMA QUOTIDIANO SU RADIO 1, “GIÙ LA MASCHERA”, INSIEME A PETER GOMEZ, CON ALESSANDRA GHISLERI E LUCA RICOLFI OSPITI FISSI – LE POSIZIONI FILORUSSE ED EUROSCETTICHE, "IL DISGUSTO" ESPRESSO PER ALCUNE FRASI DI MATTARELLA, LE ALLUSIONI ALLE “CENE SATANICHE” DI HILLARY CLINTON: TUTTE LE SPARATE DELL'EX PRESIDENTE DELLA RAI RIPESCATO DAL GOVERNO MELONI…

Estratto dell’articolo di Michela Tamburrino per “La Stampa”

 

marcello foa foto di bacco

Come presidente Rai Marcello Foa si è in più casi distinto, non foss'altro per originalità di interventi. Ora in Rai si scommette su quello che potrà fare nell'inedito ruolo di conduttore di un programma radiofonico.

 

Già nei mesi scorsi le voci di un suo possibile ritorno a viale Mazzini si erano rincorse senza una precisa collocazione. Adesso invece tutto si tiene con la benedizione dei vertici Rai. Grazie ai buoni auspici del direttore ed ex parlamentare Francesco Pionati, assurto al vertice di Radio1, Foa siederà sulle spoglie dello storico programma Forrest di Marianna Aprile e Luca Bottura […]

 

Nel nuovo programma, dal titolo Giù la maschera, di fianco a Foa ci sarà Peter Gomez, mentre fra gli ospiti fissi si fanno i nomi di Alessandra Ghisleri, Luca Ricolfi e Giorgio Gandola. Naturale scadenza di contratto, si dice ora, e null'altro. Si parla di una striscia di un'ora, dal lunedì al venerdì. Spazio aperto e assicurazione di assoluta libertà d'azione, nel quale parlare, commentare, dire e fare […]

 

marcello foa e roberto sergio foto di bacco

Ecco sistemato un altro tassello indispensabile per mandare a dama l'idea di una nuova Rai sovranista capace di una rivoluzione culturale auspicata dalla maggioranza e silente all'apparenza, in grado di comunicare il verbo di Palazzo Chigi, e guai a chi disturba il manovratore. E Marcello Foa può essere un ottimo puntello.

 

Meglio di come lo fu nel periodo della sua presidenza. Una presidenza colorata e ricca di spigolature tutte raccolte grazie alla sua ricca attività social. L'ex presidente Rai venne presto accusato di negazionismo a proposito del cambiamento climatico e a proposito dell'utilità del vaccino.

 

Navigando su Internet si trova un'aneddotica assai godibile, come quella che fa riferimento alle cene sataniche di Hillary Clinton. Imbarazzo bipartisan ci fu quando lanciò dure critiche all'indirizzo del Presidente Mattarella e per l'uso di frasi (come l'espressione di «disgusto» per la più alta carica del paese) poco confacenti ai due ruoli. Prima della sua presidenza Rai, che dal 2018 si protrasse fino al 2021, da giornalista fu inviato per Il Giornale, oltre che commentatore per la Bbc e per Russia Today, da dove si accalorava per la difesa dell'annessione della Crimea da parte russa.

 

gennaro sangiuliano marcello foa foto di bacco

Amico di Steve Bannon, ha sempre sostenuto le sue prese di posizione riconducendole al fatto che, in nome del popolo sovrano, si sentiva in dovere di attaccare chi, a suo parere, in Europa violava questi principi fondamentali. Euroscettico della prima ora, anti immigrazione e pro Putin, il suo prossimo arrivo ha già creato agitazione. L'Usigrai interviene in nome del «Codice etico violato» a intermittenza, che da una parte blocca Saviano e dall'altra riporta in Azienda un ex presidente che qualche imbarazzo proposito delle sue posizioni aveva creato. [...]

 

[...] avrà un'importanza chiave la scelta di colui che si troverà a sostituire l'insostituibile Riccardo Laganà in cda, espressione dei dipendenti Rai. Già la lotta è iniziata tra le diverse anime Rai in gioco. L'elezione del nuovo consigliere sarà determinante per gli equilibri del Consiglio che determinerà il futuro Rai.

marcello foa foto di bacco (1)marcello foa (2)marcello foa si sporge per vedere meglio elettra lamborghinimarcello foa foto di bacco (2)marcello foa si sporge per vedere meglio elettra lamborghini 2marcello foa maria latella foto di baccoMARCELLO FOA FABRIZIO SALINImarcello foa foto di bacco

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…