serie a fonseca conte inzaghi

PARTE LA CACCIA ALL’INTER – LA SERIE A RICOMINCIA OGGI CON I CAMPIONI D’ITALIA, SEMPRE FAVORITI, CHE SFIDANO IL GENOA AL MARASSI E IL MILAN DI FONSECA CHE OSPITA IL TORINO – TANTE LE INCOGNITE, CON IL MERCATO ANCORA APERTISSIMO – I ROSSONERI HANNO AGGIUNTO QUALITÀ, LA JUVENTUS SI È AFFIDATA A THIAGO MOTTA PER LA RIFONDAZIONE MA HA UNA ROSA ANCORA INCOMPLETA. IL NAPOLI HA SCELTO LA “CURA” CONTE MA HA IL PROBLEMA DEL CENTRAVANTI, CON OSIMHEN SUL MERCATO E LUKAKU IN ATTESA…

Estratto dell’articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

simone inzaghi antonio conte

Sarà colpa del mercato, più lento e difficile del solito, ma all’alba del campionato che comincia oggi, mettere in fila le candidate allo scudetto è materia assai complicata. Dietro l’Inter, niente è chiaro e definito.

 

Bisognerà aspettare il 30 agosto quando le trattative andranno in soffitta e saranno volate via anche le prime due giornate per farsi un’idea più precisa.

 

Simone Inzaghi è il primo nemico di sé stesso. Ha la squadra migliore, più strutturata e amalgamata e mentre le rivali sono ancora alla ricerca di titolari per sistemare le magagne e far quadrare i conti, i nerazzurri sono ai dettagli.

 

PAULO FONSECA

L’Inter è forte, esperta, collaudata: la nuova proprietà è solida, Marotta e Ausilio hanno difeso i giocatori migliori e allargato la rosa, fornendo all’allenatore soluzioni di qualità come Taremi e Zielinski. La regina può solo perdersi nel mare delle proprie certezze, […]

 

Il Milan ha messo in fila le grandi d’Europa, Manchester City, Real Madrid e Barcellona, cancellando un po’ dello scetticismo che aleggiava intorno a Fonseca, ha confermato Leao, Theo e Maignan e ha ultimato il mercato che voleva. Ha bisogno però di una partenza sprint per accendere la miccia dell’entusiasmo, anche perché l’allenatore non si è nascosto: vuole lo scudetto. E per centrarlo deve funzionare tutto alla perfezione.

 

Le stelle rossonere devono trovare quella continuità che è mancata l’anno scorso, mettendo nei guai Pioli. Il campionato che nasce potrebbe diventare un lungo derby sino alla fine di maggio.

 

thiago motta

Ma Juve e Napoli non ci stanno e lo hanno dimostrato nella scelta dell’allenatore: Thiago Motta è l’emergente migliore, Conte il signore degli scudetti. L’euforia dell’estate si scontra però con la realtà dei fatti. La rifondazione bianconera si deve ancora concretizzare, la squadra è un cantiere e la società è indietro sul mercato anche se nelle ultime ore Koopmeiners e Nico Gonzalez si sono avvicinati.

 

La realtà è che sia sul mercato che sul campo la Signora è indietro e il campionato, a cominciare dall’esordio con il Como, non aspetta nessuno. Thiago a Bologna si è superato, ha dato organizzazione e mentalità che hanno nascosto le lacune tecniche del gruppo e ha migliorato tutti i giocatori. Ma a Torino avrà poco tempo e molta pressione addosso. Tutta un’altra storia. E Giuntoli non ha più alibi: i conti sul suo lavoro si fanno nel giro di due settimane: deve stringere il cerchio.

 

antonio conte

Che dire del Napoli? Scommettiamo su Conte a occhi chiusi, ma la storia del centravanti è surreale: ha il migliore e non lo utilizza in attesa dei comodi del Psg e intanto aspetta Lukaku, perdendo giorni preziosi.

 

La Roma si è mossa bene con Soulé e Dovbik, ma non le dispiacerebbe se Dybala se ne andasse in Arabia Saudita facendole risparmiare il suo oneroso ingaggio e l’Atalanta deve combattere con molti grattacapi che le sono piovuti in testa nelle ultime settimane: le bizze di Koop, l’infortunio di Scamacca, i contrattempi di Zaniolo.

 

victor osimhen

Contro il Madrid in Supercoppa per un’ora è stata sontuosa, soprattutto sul piano della personalità, ma la Champions le porterà via energie. La rinnovata Lazio è nelle mani di Baroni, che ha l’occasione per dimostrare di valere più della zona salvezza, mentre Italiano a Bologna, Palladino alla Fiorentina e Vanoli al Torino sono la nostra nouvelle vague ma migliorare chi li ha preceduti non sarà facile.  […]

 

 

antonio conte aurelio de laurentiis 4

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…