roma 2 giugno 2020

UN MATTARELLA IN TESTA – IL CAPO DELLO STATO ALL’ALTARE DELLA PATRIA PER IL 2 GIUGNO: NON È PIÙ SOLO COME IL 25 APRILE, MA ACCOMPAGNATO DA FICO, CARTABIA E LE ALTRE CARICHE ISTITUZIONALI – SUPER ASSEMBRAMENTO PER VEDERE “L’ABBRACCIO TRICOLORE” DELLE FRECCE – IL MESSAGGIO AI PREFETTI: “LA CRISI NON È TERMINATA, DOVREMO CONFRONTARCI A LUNGO CON LE CONSEGUENZE E I TRAUMI- INCERTEZZE INCOMBONO SULLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI…” – VIDEO

 

 

 

 

 

Coronavirus, Mattarella: Incertezze incombono su prospettive occupazionali

assembramento per le frecce tricolori roma 2 giugno 2020 3

(LaPresse) - "La necessità di frenare la diffusione del virus ha imposto limitazioni alla socialità, sacrificando l’affettività e i legami familiari; i più giovani sono stati temporaneamente privati dei luoghi in cui si costruisce e rafforza il senso civico di una collettività, primi fra tutti la scuola e lo sport; distanze e diffidenze hanno accresciuto le situazioni di solitudine e di marginalità delle persone più deboli, esposte a nuove forme di povertà, deprivazione e discriminazione, quando non di odioso sfruttamento".

 

2 giugno 2020 sergio mattarella altare della patria 3

Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai Prefetti d'Italia in occasione della Festa della Repubblica. "Allo stesso tempo, la sospensione delle attività produttive e commerciali ha acuito le difficoltà degli operatori economici, rendendoli, inoltre, più esposti e vulnerabili ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata; nuove emergenze e incertezze incombono sulle prospettive occupazionali di molti comparti da cui dipendono il benessere e la serenità di intere aree del Paese", dichiara.

 

Coronavirus, Mattarella: Crisi non è terminata, conseguenze e traumi

(LaPresse) - "La crisi non è terminata e tanto le istituzioni quanto i cittadini dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze e con i traumi prodotti anche nelle dimensioni più intime della vita delle persone". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai Prefetti d'Italia in occasione della Festa della Repubblica.

frecce tricolori 2 giugno 2020

 

2 GIUGNO, MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA

Alessandro Sala per www.corriere.it

 

«L’eccezionalità della situazione ha determinato difficoltà mai sperimentate nella storia della Repubblica, ponendo a tutti i livelli di governo una continua domanda di unità, responsabilità e coesione». Così, con un messaggio inviato ai Prefetti d’Italia, il presidente Sergio Mattarella ha dato il via alle celebrazioni per la Festa della Repubblica.

 

assembramento per le frecce tricolori roma 2 giugno 2020 1

«La ricorrenza del 2 giugno — ha sottolineato ancora Mattarella — coincide quest’anno con un momento particolarmente difficile per il Paese , che si avvia alla ripresa dopo la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria da Covid-19». Una fase in cui, ha ricordato il capo dello Stato, fondamentale è stato il ruolo delle prefetture e delle istituzioni locali, anch’esse in prima linea, con «uno sforzo straordinario», per fronteggiare la crisi che ha colpito il Paese e «l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana e il dolore che ha pervaso le comunità colpite dalla perdita improvvisa di tante persone care».

2 giugno 2020 sergio mattarella roberto fico altare della patria

 

La corona d’alloro all’Altare della Patria

frecce tricolori con assembramento 2 giugno

Mattarella ha poi officiato la cerimonia di deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria. Una cerimonia molto partecipata e coreografica, con un imponente picchetto d’onore e la presenza di tutti i vertici istituzionali, da Conte ai presidenti delle Camere, accolti da un enorme stendardo tricolore sorretto da due gru e dal sorvolo delle Frecce Tricolori. Uno scenario completamente diverso rispetto a quello in cui si era celebrato il 25 Aprile, quando il capo dello Stato si presentò da solo. Dopo avere ascoltato immobile l’inno nazionale, Mattarella ha percorso la scalinata di marmo bianco del Vittoriano accompagnato dalle note della «Canzone del Piave» («non passa lo straniero») e una volta arrivato all'ara votiva dove arde la fiamma eterna ha deposto la corona mentre la banda militare intonava il «Silenzio». Non è stata organizzata la tradizionale parata lungo i fori imperiali, che avrebbe creato assembramenti. Alle 11,30 il presidente è atteso a Codogno, la città dove lo scorso 20 febbraio ebbe inizio l’emergenza coronavirus in Italia.

2 giugno 2020 sergio mattarella altare della patria 12 giugno 2020 sergio mattarella altare della patria frecce tricolori con assembramento 2 giugno 12 giugno 2020 sergio mattarella altare della patria2 giugno 2020 sergio mattarella altare della patria 2assembramento per le frecce tricolori roma 2 giugno 20202 giugno 2020 sergio mattarella roberto fico altare della patria

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’. UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA) - L'ULTIMA SPERANZA DI CALTARICCONE: ESSENDO MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS, A DECIDERE LA DEROGA DAL ‘’PASSIVITY RULE’’ SARÀ L’ASSEMBLEA: SE IN FORMA ORDINARIA (A MAGGIORANZA), CALTAPERDE; SE STRAORDINARIA (CON I DUE TERZI DEL CAPITALE PRESENTE), CALTAVINCE...

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...