UN ESERCITO DI PENSIONATI (TROPPO) COSTOSI - IL 90% DELLE PENSIONI DELLE FORZE DELL'ORDINE VALE IL DOPPIO RISPETTO AI CONTRIBUTI VERSATI - L'INPS DI BOERI RIVELA QUANTO COSTANO ALLE ATTUALI GENERAZIONI LE PENSIONI DI ESERCITO, POLIZIA, CARABINIERI, GDF
(ANSA) - Il 90% delle pensioni del comparto difesa e sicurezza (Difesa, Carabinieri, Polizia, GdF, VdF e Forestale) è di importo quasi doppio a quello che si avrebbe avuto ricalcolandole con il metodo contributivo. Così un dossier Inps, secondo cui il 90% degli assegni ha un'età alla decorrenza inferiore a 57 anni e subirebbe quindi una decurtazione del 40-60%.
Il 90% delle pensioni esaminate - scrive l'Inps nel nuovo capitolo dell'operazione trasparenza sui trattamenti che hanno avuto considerevoli vantaggi grazie alle regole sull'accesso alla pensione molto più generose negli anni scorsi - ha una età alla decorrenza non superiore ai 57 anni. Fino a quell'età i trattamenti in essere sono in media quasi il doppio rispetto a quelli ricalcolati con il contributivo''.
Tutte le pensioni considerate, se fossero calcolate sulla base dei contributi versati (e dei coefficienti in vigore che per chi esce a 57 anni sono bassi), sarebbero almeno del 25% inferiori a quelle attuali. L'Inps ricorda che gli iscritti al comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico (Vigili del fuoco, corpi polizia, forza armate, carriera prefettizia, carriera penitenziaria) all'interno della cassa statali (Ctps) sono circa 536.000. Ancora nel 2015 questi lavoratori possono accedere al pensionamento di vecchiaia con limiti di età inferiori rispetto al personale dipendente dello Stato iscritto alla Ctps.
L'età massima per la permanenza in servizio è ricompresa tra i 61 anni e tre mesi e i 66 anni e tre mesi ma c'è ancora il diritto a uscire in anzianità con 57 anni e tre mesi di età e 35 di contributi (40 anni e tre mesi di contributi indipendentemente dall'età). Ci sono poi maggiorazioni di servizio a seconda dell'attività svolta (dal 1998 per un massimo di 5 anni).