ursula von der leyen giorgia meloni

BYE BYE, GIORGIA! - PENSAVAMO CHE FOSSE PRONTA A ESSERE LEADER DI UN GRANDE PAESE, INVECE ERA SOLO MELONI - LA DUCETTA GNA FA' A USCIRE DAL RUOLO DI CAPETTO DI PARTITO D'OPPOSIZIONE: RESTA FEDELE ALLA “GGENTE” DI COLLE OPPIO E MANDA IN MALORA GLI INTERESSI DELL'ITALIA – LA POVERINA NON HA ANCORA CAPITO COME FUNZIONA IL POTERE: QUANDO SEI MARTELLO, LE DAI. QUANDO SEI INCUDINE, LE PRENDI (E DEVI PURE RINGRAZIARE) - NON VOTANDO PER TIGNA E ARROGANZA URSULA, LA MELONA SI E' AFFOSSATA NELL'IRRILEVANZA IN CUI L'AVEVANO SPINTA, PIAN PIANO, SCHOLZ, MACRON E TUSK - LA CORSA DELLA MELONI E' FINITA. E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO...

1. GIORGIA LA DILETTANTE

Estratto da "Appunti" – la newsletter id di Stefano Feltri

 

giorgia meloni 3

Ora abbiamo la conferma che Giorgia Meloni, semplicemente, non ha ancora capito come funziona la politica europea e non ha alcuna strategia per essere rilevante. Ursula von der Leyen viene eletta al secondo mandato come presidente della Commissione europea con una maggioranza più larga delle attese e di cinque anni fa: 401 voti a favore, ne bastavano 360. Fratelli d’Italia ha votato contro.

 

Ora, non ci sarebbe niente di davvero strano, se si trascurasse tutto quello che è successo negli ultimi mesi: Fratelli d’Italia non era parte della coalizione che sosteneva von der Leyen nella precedente legislatura (Socialisti, Popolari e Liberali) e non aveva von der Leyen come Spitzenkandidat alla Commissione, cioè come proposta al Consiglio per la guida dell’esecutivo europeo.

 

discorso di ursula von der leyen alla plenaria di strasburgo 7

Per la verità non aveva alcun candidato, perché il gruppo dei Conservatori e riformisti ECR è così variegato che non si è mai messo d’accordo neppure su un nome condiviso. E questo è bizzarro per un partito come FdI che vuole l’elezione diretta del premier.

 

Comunque, von der Leyen non era la candidata di FdI e Meloni e i suoi non l’hanno votata, anzi, hanno votato contro, secondo quanto ha riferito l’eurodeputato Carlo Fidanza. Tutto normale? […]

 

2. MELONI E IL PASTICCIO DEL VOTO “COPERTO” AL PARLAMENTO UE: IN TILT PARTITO E GOVERNO, POI IL NO A VON DER LEYEN

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it

 

URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI - ILLUSTRAZIONE DI POLITICO

Come nel “Secondo tragico Fantozzi”, per tutta la mattina dalle riunioni di FdI sull’asse Roma-Strasburgo-Oxford si sono rincorse “voci incontrollate e pazzesche”. Una giostra di veline di segno opposto: “Vota sì, Ursula non ha aperto troppo ai Verdi”. “Troppo Green deal, così è invotabile”.

 

Un pasticcio figlio di una decisione assunta da Giorgia Meloni: non dichiarare, nemmeno a urne aperte, quale sarebbe stato il voto di FdI sul bis di von der Leyen.

 

E con la decisione, senza precedenti, che la delegazione della fiamma all’Eurocamera avrebbe svelato le proprie mosse solo a giochi fatti, cioè dopo i risultati che hanno confermato al timone della Commissione la popolare tedesca.

 

meme sulle faccette di giorgia meloni

Alla fine FdI ha votato no. Come la Lega di Matteo Salvini, che da ieri sera provocava i “Fratelli” indecisi. E all’opposto di Forza Italia, che col vicepremier Antonio Tajani ha provato, fino all’ultimo, a convincere la presidente del Consiglio a non strappare con la candidata del Ppe.

 

[…] Nonostante l’assenza di dichiarazioni ufficiali per 24 ore, il nervosismo di via della Scrofa era palpabile da ieri notte. Non era questa la prospettiva che sognava Meloni prima delle Europee. L’accordo tra von der Leyen e i Verdi l’ha resa marginale, nonostante l’alto tasso di franchi tiratori previsto e puntualmente verificatosi nel pallottoliere strasburghese.

 

Il rischio era l’irrilevanza. E così è stato. Alla fine, alla premier è rimasta solo la “coerenza”. Dunque votare no, come suggeriva il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, contro altri big del partito, restava l’unica opzione per non farsi scavalcare a destra da Salvini. Anche l’idea di una vicepresidenza esecutiva per l’Italia – in pole per la commissione c’è sempre Raffaele Fitto – pare definitivamente tramontata.

ursula von der leyen al parlamento europeo

 

Un canale aperto con “Vdl” potrebbe essere rimasto. Diverse fonti qualificate di maggioranza ipotizzano che una decina di eurodeputati meloniani possano avere votato per von der Leyen nel segreto dell’urna. Un assist silenzioso, non dichiarato.

 

Il capodelegazione di FI, Fulvio Martusciello, a spoglio concluso ha parlato esplicitamente di “soccorso di Ecr” per compensare defezioni socialiste. Così si spiegherebbe anche perché ad alcuni eurodeputati di FdI stamattina era stato comunicato che avrebbero potuto votare con “libertà di coscienza” […].

discorso di ursula von der leyen alla plenaria di strasburgo 2

 

Se FdI avesse effettivamente dirottato qualche voto nell’urna di Ursula – anche senza essere determinante – Meloni potrebbe ancora avere in tasca qualche fiches per le complicate trattative sulle finanze italiane dei prossimi mesi. Ma non è detto che basti.

applausi per ursula von der leyen al parlamento europeo discorso di ursula von der leyen alla plenaria di strasburgo 8discorso di ursula von der leyen alla plenaria di strasburgo 3

giorgia meloni 2faccetta buffa meme by emiliano carli il giornalone la stampa

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...