“CRESCIUTO NEL SUDAFRICA DELL’APARTHEID, MUSK È CONVINTO DELLA DISUGUAGLIANZA TRA GLI ESSERI UMANI” - ALDO CAZZULLO TRATTEGGIA L’IMPERO CHE VERRA’, QUELLO DI ELON MUSK: “IL SUO MONDO IDEALE È QUELLO IN CUI PIÙ SEI RICCO, MENO TASSE PAGHI. SE LA SPECIE UMANA RISCHIA L’ESTINZIONE, IL PROBLEMA NON LO RIGUARDA; MARTE È A DUE PASSI, ALMENO PER LUI. TRUMP SARÀ IMPERATORE PER QUATTRO ANNI. L’IMPERO DI MUSK È APPENA COMINCIATO, E DURERÀ MOLTO DI PIÙ” - FLAVIA PERINA: “MUSK HA SCELTO AFD PER MARCARE LA SUA ROTTURA CON LE ‘DESTRE NORMALI’ E RECAPITARE UN MESSAGGIO: L'EUROPA SCELGA SE STARE DALLA PARTE SUA O SI RASSEGNI A VEDERLO AGIRE COME AGENTE DEL CAOS. PER LUI IL NEMICO PRINCIPALE SONO GLI ESTABLISHMENT MODERATI CHE ANCORA GOVERNANO L'EUROPA"
1 - MUSK E GLI ALTRI, LA NUOVA DESTRA GLOBALE
Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”
elon musk come benito mussolini - immagine generata dall intelligenza artificiale
L’uscita di scena del premier canadese Justin Trudeau e il cambio di cavallo a Londra di Elon Musk, che ha scaricato Nigel Farage per l’estremista Tommy Robinson, all’apparenza non c’entrano nulla. In realtà, sono due tra le tante sfaccettature dello stesso prisma. […] Il prisma è la nuova destra globale, che ha una visione imperialista ma ha per leader non una nazione, bensì un uomo, per quanto favolosamente ricco: Elon Musk.
Trudeau non è un uomo di sinistra […] non è ovviamente comunista, ma neppure socialista. È un liberale. Crede nella proprietà privata dei mezzi di produzione, nel libero mercato, nella flessibilità del lavoro, in tutte quelle cose senza cui i sistemi economici moderni non funzionano. Poi certo crede nella protezione sociale (con qualche venatura populista), nei diritti delle donne, nella difesa delle minoranze e delle varie forme di diversità, che arricchiscono un Paese sul piano culturale, artistico e anche economico.
VIGNETTA ELLEKAPPA - ELON MUSK KETAMINA VAGANTE
Ma Trudeau non ha resistito al ciclone Trump. Ha annunciato che non si candiderà alle prossime elezioni, nel timore di perderle. La sua stagione è finita. Trump non vuole solo prendersi il Canada, la Groenlandia, Panama. Trump vuole mettersi a capo di un movimento mondiale. Ma il posto è già occupato. Perché il presidente tra meno di due anni dovrà difendere la sua esile maggioranza al Congresso, e non sarà facile […]
Musk ha molti anni di meno, moltissimi miliardi di dollari in più, e non ha bisogno di invadere altri Paesi: si limita a individuare il suo uomo, o la sua donna, in ognuno di loro.
In Italia ha la premier. In Austria il probabile futuro premier. In Germania ha offerto X alla leader di Alternative fuer Deutschland, che a febbraio potrebbe essere il secondo partito tedesco, dietro i vincitori della Cdu che non escludono più a priori forme di collaborazione.
elon musk come benito mussolini - immagine generata dall intelligenza artificiale
Nel Regno Unito, Musk aveva Farage. Che però non andava più bene. […] Farage è un […] liberale […] è un nazionalista britannico, che certo aborre l’Unione europea e l’immigrazione, ma è ancora convinto che gli uomini nascano liberi e uguali, e non vuole avere nulla a che fare con Robinson, che vagheggia di deportare i britannici di religione musulmana. Proprio come in Francia Eric Zemmour, non a caso invitato da Trump al suo insediamento.
L’islamofobia è uno dei tratti che accomunano Musk e Trump, che aveva aperto il suo primo mandato con il «Muslim Ban», per chiudere le frontiere a rifugiati siriani, iracheni, somali, sudanesi, iraniani, libici e yemeniti, e che ora inaugura il secondo mandato minacciando di scatenare l’inferno in Medio Oriente e in particolare a Gaza […]
[…] Cresciuto nel simpatico ambiente del Sud Africa dell’apartheid, Musk è fermamente convinto della disuguaglianza tra gli esseri umani. Il suo mondo ideale è quello in cui più sei ricco, meno tasse paghi. Se la specie umana rischia l’estinzione, il problema non lo riguarda; Marte è a due passi, almeno per lui e per i suoi cari; e costruire l’immortalità è un obiettivo ben più affascinante che non riparare l’obsoleto servizio sanitario nazionale, che in America peraltro non esiste (ma in Canada ancora sì).
Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia, ha creato un meme che ritrae il suo capo come un patrizio romano, accanto all’imperatore Trump e alla domina Meloni. Ma Trump sarà imperatore per quattro anni. L’impero di Musk è appena cominciato, e durerà molto di più.
[…] se i liberali, o quel che ne resta, non sapranno unirsi, allora l’Internazionale reazionaria, come la chiama Macron, potrà fare quel che vorrà. Anche flirtare con la Russia di Putin e la Cina di Xi, facendo della democrazia un curioso ricordo […]
elon musk come benito mussolini - immagine generata dall intelligenza artificiale
2 - SE ELON CON L’AFD SFIDA LA VECCHIA DESTRA
Estratto dell’articolo di Flavia Perina per “la Stampa”
Benvenuti nell'era del post-sovranismo e della post-destra, vi ci porta Elon Musk, mago politico oltreché genio dello spazio, dei miliardi, dei social, perché primo a capire dove poteva condurlo l'affanno dei nazionalismi tradizionali, incapaci a vent'anni dalle loro prime apparizioni di conquistare il potere negli Stati che contano (tranne l'Italia, dove peraltro il fenomeno è recente). La squinternata conversazione con Alice Weidel, la capa dell'Afd, partito troppo estremista persino per Marine Le Pen, è un guanto di sfida soprattutto alle destre tradizionali, ai conservatori, ai popolari […]
DONALD TRUMP CONTRO ELON MUSK - IMMAGINE CREATA DA GROK
Altro che pontieri e ponti. Musk ha scelto i più impresentabili, i più sospetti, i più spaventosi, quelli che neanche Marine Le Pen ha voluto nel suo gruppo, quelli che pure Giorgia Meloni ha bollato come portatori di «differenze insormontabili». Gli amici di Vladimir Putin, i nostalgici della Rdt.
Ha scelto loro per marcare la rupture sua personale […] con le «destre normali» e recapitare un messaggio: la vecchia Europa scelga se stare dalla parte sua o si rassegni a vederlo agire come agente del caos in nome della libertà di espressione, del diritto a intervenire nelle politiche dei Paesi dove ha investito, della capacità di farlo attraverso un social che ha 100 milioni di utenti da Gibilterra agli Urali.
DONALD TRUMP CONTRO ELON MUSK - IMMAGINE CREATA DA GROK
Ogni vecchia filiera della destra, i conservatori convinti del primato della politica sull'economia, i sovranisti decisi a difendere le primogeniture nazionali, gli ultra-atlantisti alla Nigel Farage, i liberisti di stampo thatcheriano, per non parlare delle destre sociali e persino di quelle neofasciste, è scavalcata da questo nuovo approccio, tantoché la stessa classe dirigente di Afd non è sembrata troppo contenta della scelta di Weidel: scarsi gli applausi, evidente il timore di riproporre il modello della sudditanza tedesca all'America.
[…] Musk offre a tutti doni impossibili da rifiutare: un potere mediatico colossale, una enorme influenza sulla Casa Bianca, relazioni decisive con i padroni delle tecnologie del mondo futuro. Nella diretta con la leader di Alternative für Deutschland ha parlato più lui dell'intervistata, rendendo evidente il tenore della conversazione: non un dialogo ma una concessione, Re Artù che posa la spada sulla spalla del suo nuovo Lancillotto.
L'attacco frontale di Musk ad Angela Merkel, icona della destra popolare ed europeista, bollata come la Cancelliera «che ha rovinato la Germania», conferma che nel racconto muskiano la sinistra è già morta, merita limitate attenzioni, mentre il nemico principale sono gli establishment moderati che ancora governano il Vecchio Continente. […] E dunque: benvenuti nell'era del post-sovranismo e della post-destra […]