joe biden afghanistan ritiro

ALLARME ROSSO ALLA CASA BIANCA - JOE BIDEN ESCE MALCONCIO DAL “SUPER TUESDAY” E VEDE NERO PER LE ELEZIONI MID-TERM DEL PROSSIMO ANNO - IL PROBLEMA È CHE “SLEEPY JOE” NON CONTROLLA PIÙ IL SUO PARTITO: L’ALA SINISTRA E I VECCHI VOLPONI PRAGMATICI DEL CONGRESSO LITIGANO UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE SULL’AGENDA ECONOMICA DEL PRESIDENTE (CHE DOVREBBE ESSERE VOTATA OGGI…)

JOE BIDEN SCONSOLATO RIENTRA ALLA CASA BIANCA

1 - Usa: Camera vota oggi sull'agenda economica di Biden

 (ANSA) - La Camera americana voterà nella giornata di venerdì le misure al centro dell'agenda economica di Joe Biden. Lo riportano i media americani citando alcune fonti, secondo le quali i deputati voteranno prima il pacchetto Build Back Better Act e poi il piano per le infrastrutture, già approvato dal Senato nei mesi scorsi.

 

2 - CAMPANELLO D'ALLARME

Francesco Semprini per "la Stampa"

 

youngkin

Il volto desolato di Joe Biden ripreso mentre scende sul prato della Casa Bianca dal Marine One, l'elicottero presidenziale, racconta nella maniera più aderente lo stato d'animo di un comandante in capo che sta vedendo franare il terreno dei consensi sotto i suoi piedi.

 

Lui che poche ore prima, nella conferenza stampa a margine della Cop 26 di Glasgow, aveva assicurato «in Virginia vinceremo», condannandosi di fatto all'ennesima gaffe. E se nello stato del Sud la disfatta è stata certificata dai numeri con la vittoria di Glenn Youngkin (erano oltre dieci anni che la Virginia non eleggeva un governatore repubblicano), in New Jersey la debacle è stata evitata per un soffio.

 

alexandria ocasio cortez e bernie sanders

Il governatore uscente, il democratico Phil Murphy, è stato rieletto con un impercettibile scarto (50% a 49%) nella gara contro l'esponente repubblicano, Jack Ciattarelli, evitando un verdetto di condanna per l'amministrazione in carica.

 

A questo si somma il referendum fallito a Minneapolis per riformare radicalmente il dipartimento di polizia coinvolto nella morte del cittadino afroamericano George Floyd: una stangata alle aspirazioni della sinistra progressista e del movimento Black Lives Matter, ma anche sulle chance di portare a casa quella riforma a livello nazionale promessa da Biden e invece bloccata in Congresso.

alexandra ocasio cortez met gala 2021

 

Un tracollo, una clamorosa batosta, titolano molti giornali, nonostante una campagna elettorale ai massimi livelli condotta dai democratici col coinvolgimento in prima persona di personalità di spicco del calibro di Barack Obama e dei Clinton. Un colpo duro per Biden, con un voto trasformatosi inevitabilmente in un vero e proprio referendum sui primi mesi della sua presidenza.

 

Michelle Wu

E a poco serve per alleviare malumore e imbarazzo la notizia che i democratici si confermano nelle grandi metropoli come New York, che ha scelto l'ex poliziotto afroamericano Eric Adams per il dopo De Blasio, o Boston, che festeggia il primo sindaco donna e di origini asiatiche della sua storia, Michelle Wu. Il risultato dell'elezione è una possibile minaccia per il controllo del Congresso nel novembre del prossimo anno, e getta un'ombra anche sulle presidenziali del 2024.

eric adams sindaco di new york 9

 

Perché quanto accaduto potrebbe in qualche modo segnare il collasso di quella coalizione della sinistra che nel 2020 ha portato Biden alla Casa Bianca, perché cementata quasi unicamente da un sentimento anti-Trump.

 

OCASIO CORTEZ E BERNIE SANDERS

L'ex presidente da parte sua coglie l'attimo per cavalcare i risultati riaffacciarsi a gran voce sulla scena politica: «Vorrei ringraziare la mia BASE per essersi fatta avanti e aver votato per Youngkin. Senza di voi non sarebbe stato così vicino alla vittoria. Il movimento Maga (Make American Great Again è più grande e più forte che mai, e Glenn sarà un grande governatore».

 

joe biden 1

E il duro scontro in atto tra moderati e progressisti sull'agenda Biden è la dimostrazione delle insanabili divisioni in casa Dem. A partire dal pacchetto in discussione alla Camera con la speaker Nancy Pelosi impegnata a rivedere le voci di finanziamento sociale e ambientale per aggiungere elementi che erano stati tolti, cioè il permesso pagato per malattia e alcune deduzioni fiscali negli Stati ricchi e democratici (New York, New Jersey, California) già cancellate dalla riforma delle tasse di Trump.

 

joe biden in congresso con kamala harris e nancy pelosi

Dopo la batosta del martedì elettorale i progressisti nel partito sono quanto mai certi che bisogna approvare il pacchetto. A questo si devono aggiungere le difficoltà irrisolte di Biden sul fronte della pandemia, con le sacche di resistenza alla vaccinazione, la crisi sul confine meridionale con l'arrivo di migliaia di migranti, e le spinte inflazionistiche che stanno causando un ritorno del carovita, specie nelle gradi città. Tutti elementi con cui Biden e il partito democratico devono fare i conti da subito, dal momento che quanto accaduto alle urne ha di fatto inaugurato la campagna elettorale di Usa 2022.

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…