galliani cateno de luca

“OH, ADRIANO, ALLORA SEI VIVO! PERCHÉ SEI SCAPPATO DA TUTTI I CONFRONTI?” - LO SHOW DI “SCATENO” DE LUCA IN TOUR A MONZA E IL SIPARIETTO CON GALLIANI (IN CORSA CON LUI E CAPPATO PER CONQUISTARE IL SEGGIO CHE FU DI SILVIO BERLUSCONI) - IL SINDACO DI TAORMINA MENA DURO: “IL CENTRODESTRA STA SCHIERANDO TUTTI I PESI MASSIMI: FORSE ARRIVERÀ PURE LA MELONI. HANNO PAURA" - SE GLI ANDASSE MALE NEL FEUDO DI BERLUSCONI “PERDEREBBERO PROPRIO LA FACCIA”

Claudio Bozza per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

GALLIANI CATENO DE LUCA

«Il Nord e il Sud finalmente uniti», grida con il sorriso Adriano Galliani. «È la prima cosa sensata che dici in questa campagna elettorale», gli ribatte scherzando Cateno De Luca, sindaco di Taormina salito in Brianza per la sua mission impossible .

 

I due sfidanti, in corsa per conquistare il seggio che fu di Silvio Berlusconi, si incontrano per la prima volta nel centro di Monza. E nel giovedì di mercato, sotto la pioggia, i portici diventano il teatro di questo imprevisto ring politico. Proprio quattro giorni fa, infatti, il braccio destro (sportivo) del Cavaliere aveva dato forfait all’ultimo minuto per il confronto in Rai, a cui era presente anche Marco Cappato, candidato del centrosinistra. Cateno De Luca è appena atterrato dalla Sicilia con un abbigliamento un po’ troppo «ottimista» per gli 11 gradi brianzoli.

 

adriano galliani antonio tajani a monza

Poi, fuori dall’hotel, viene riconosciuto dal signor Giacomo, conterraneo di Caltagirone, che gli dà il suo impermeabile. «Sei il mio novello San Martino, mi hai davvero commosso: grazie!», gli dice l’aspirante senatore. Pochi passi più avanti, mentre racconta questo episodio ai ragazzi del suo staff, De Luca sente chiamare: «Adriano, Adriano!». E da Cateno si trasforma in «Scateno», soprannome perfetto per la sua impertinenza. In un attimo si tuffa davanti a una piccola folla, capitanata dalla capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli, e con l’indice va a toccare Galliani sulla spalla: «Oh, allora sei vivo! Perché sei scappato da tutti i confronti?».

 

adriano galliani - campagna elettorale a monza

Il «Condor», così noto per la sua abilità a colpire nel calciomercato, risponde con una stretta di mano. Si scambiano i «santini» elettorali e poi via ognuno per la sua strada.

«Hanno paura, il centrodestra sta schierando tutti i pesi massimi: il ministro degli Esteri Tajani, mentre c’è una crisi devastante in Medio Oriente, è già venuto due volte. Poi è toccato a Salvini e forse arriverà Meloni. Il motivo? — ragiona De Luca, inventore del movimento Sud chiama Nord — Questo non è un seggio qualunque, ma quello di Silvio Berlusconi: se gli andasse male perderebbero proprio la faccia». E così «Scateno» ha affilato gli artigli e ha organizzato una campagna a tappeto, visitando 35 dei 55 Comuni del collegio.

il video di cateno de luca contro matteo renzi 1

 

La strategia? Colpire nel suo principale serbatoio elettorale Galliani, amministratore delegato del Monza, cavalcando le voci di una presunta vendita del club. Mentre dal punto di vista organizzativo, il sindaco di Taormina e recordman di preferenze all’assemblea regionale è partito a luglio con una sorta di catena elettorale di Sant’Antonio, riunendo tutte le numerose comunità meridionali in piccoli incontri, che poi sono diventati sempre più partecipati. «E alla fine, i tanti che mi sfottevano si sono dovuti ricredere», dice soddisfatto De Luca, il cui vero obiettivo è far pesare i propri voti in vista degli accordi per le Europee di giugno

CATENO DE LUCA

 

(...)

adriano galliani - campagna elettorale a monzaCATENO DE LUCACATENO DE LUCACATENO DE LUCAadriano galliani - campagna elettorale a monzacateno de lucacateno de lucaadriano galliani - campagna elettorale a monza

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...