antonio angelucci alessio damato

ANGELUCCI E DEMONI – RICOMINCIA DA ZERO L’INDAGINE PER TENTATA CORRUZIONE NEI CONFRONTI DEL DEPUTATO DELLA LEGA ED EDITORE DI “LIBERO” E DEL “GIORNALE”, ANTONIO ANGELUCCI. L’ACCUSA È DI AVER PROVATO A CORROMPERE L’EX ASSESSORE ALLA SANITÀ DELLA REGIONE LAZIO, ALESSIO D’AMATO. PER ANGELUCCI ERA STATO GIÀ CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO, BLOCCATO PER UN DIFETTO DI NOTIFICA. PER QUESTO ORA L’INDAGINE È RIPARTITA DA ZERO, CON UN INTERROGATORIO BLINDATO…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it

 

ANTONIO ANGELUCCI A PALAZZO CHIGI

Riparte tutto dall’inizio, con un interrogatorio blindato. È l’indagine per tentata corruzione che riguarda Antonio Angelucci, imprenditore, editore e politico, deputato della Lega.

 

Comincia tutto dal principio, come nel gioco dell’Oca. L’accusa, mossa dall’ex assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, era stata netta: Angelucci aveva provato a corromperlo. Nei giorni scorsi il parlamentare […] per un’ora ha raccontato la sua versione al pm Gennaro Varone, titolare del fascicolo. Per Angelucci le accuse di D’Amato sarebbero calunniose.

 

alessio d'amato

L’inchiesta ha avuto un iter molto tortuoso, poiché la procura, in passato, aveva chiesto il rinvio a giudizio […] nei confronti di Angelucci. Tuttavia, il gup aveva eccepito un difetto di notifica nei confronti del politico e aveva rispedito il fascicolo al magistrato titolare dell’inchiesta che ha iniziato di nuovo l’indagine. Una contorsione burocratica giuridica. Quindi […] ci sarebbe stata una prima indagine rispedita al mittente a cui fa seguito, adesso, una seconda inchiesta che si fonda sulla stessa accusa della prima e su cui, adesso, i magistrati stanno nuovamente lavorando.

 

alessio d'amato

Ma su cosa si basa l’intera vicenda? In pratica Angelucci, uomo forte della sanità privata con una «stecca» da 250mila euro avrebbe tentato di comprare la funzione di D’Amato, all’epoca braccio destro nella sanità del Lazio del governatore del Pd Nicola Zingaretti. Gli inquirenti […] lo accusavano per aver tentato di manipolare a suo vantaggio la politica sanitaria della Regione. Una vicenda che fa riferimento al «tavolo di conciliazione» indetto a dicembre 2017 dal prefetto di Roma per la crisi occupazionale minacciata dal Gruppo San Raffaele — riconducibile alla famiglia Angelucci — per vedersi riconoscere presunte «pretese economiche».

 

Secondo i pubblici ministeri Angelucci aveva «avanzato […] alla Regione Lazio una richiesta di pagamento di pretesi crediti della struttura San Raffaele Velletri, alla quale era stato revocato l’accredito presso il Servizio sanitario regionale a causa di gravi irregolarità». Stando ai documenti la «richiesta era ritenuta infondata ed irricevibile dall’assessorato alla Sanità della Regione Lazio ed, in particolare, da D’Amato, dirigente con qualifica di Responsabile della Cabina di regia del Servizio sanitario regionale, incaricato di monitorare le azioni per il rientro del disavanzo sanitario regionale».

antonio angelucci e yosdanka fumero foto di bacco

 

Ed è in questa fase […] che Angelucci avrebbe istigato alla corruzione D’Amato. Negli atti, infatti, si legge che «prometteva al pubblico ufficiale (…) il pagamento di una somma di denaro pari a complessivi 250mila euro, dei quali 50mila gli sarebbero stati, asseritamente, consegnati subito, qualora questi avesse avallato la suddetta richiesta». Richiesta, a quanto emerge, rimandata al mittente. Adesso l’indagine è ripartita con un interrogatorio che, nella prima inchiesta, non c’era stato.

antonio angelucci foto di baccoantonio angelucci e yosdanka fumero foto di bacco (5)

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…