snowden assange wikileaks

QUANDO I PURI FINISCONO EPURATI - ASSANGE INFILZA SNOWDEN: ''IL TUO OPPORTUNISMO NON TI FRUTTERÀ LA CLEMENZA DELLA CLINTON''. IL 'WHISTLEBLOWER' AMERICANO CRITICAVA WIKILEAKS PER IL SUO RIVERSARE DATI IN MANIERA INDISCRIMINATA, SENZA 'FARE UNA SELEZIONE'. E L'AUSTRALIANO BIONDO LO ACCUSA DI FARE IL LECCHINO DI HILLARY IN CAMBIO DELLA GRAZIA

Marta Serafini per il “Corriere della Sera

assange contro snowdenassange contro snowden

 

Li chiamavano i paladini della libertà. Eroi, che mettevano a nudo i potenti e i governi grazie alle loro capacità informatiche. Edward Snowden e Julian Assange: l' ex contractor della Cia passato dalla parte dei buoni e l' hacker australiano dai capelli bianchi.

A tre anni dal Datagate, i protagonisti della storia sono gli stessi. A cambiare, lo scenario e i ruoli.

 

Isis occupa le prime pagine di tutti i giornali, Washington accusa Mosca di tramare con l' obiettivo di influenzare il risultato delle elezioni, mentre deve cedere alle pressioni del presidente russo Putin in Medio Oriente. E Hillary Clinton, l' ex segretario di Stato che costringeva i whistleblower all' esilio per sfuggire all' accusa di tradimento in nome della sicurezza nazionale, ora si è trasformata in una candidata messa in imbarazzo di fronte al mondo.

 

E loro, i paladini del web, cosa sono diventati? «Due fuggiaschi che vivono nel limbo», come li ha definiti il giornalista britannico Archie Bland?

Due spie al soldo di Mosca, regime che tortura e imprigiona gli oppositori che loro stessi dicono di proteggere? Al netto delle speculazioni, i due oggi litigano su Twitter. Oggetto della discussione: i leak devono avere come solo scopo la verità o possono influenzare il corso delle elezioni? E, ancora, è possibile essere hacker e rimanere allo stesso tempo al di sopra delle parti ?

snowden assangesnowden assange

 

«Rendere pubbliche le informazioni non è mai stato così vitale. E WikiLeaks ha aiutato in questo processo. Ma la sua ostilità anche alla più modesta forma di curation (leggi la selezione e la verifica delle fonti) è un errore», ha twittato Snowden dopo la pubblicazione delle mail del comitato democratico. «Snowden, il tuo opportunismo non ti frutterà la clemenza di Clinton», è stata la replica.

 

Passati i tempi in cui Assange consigliava Snowden su come muoversi per ottenere asilo politico in Russia e gli offriva sostegno definendolo «un eroe», oggi il fondatore di WikiLeaks sembra aver cambiato strategia rispetto a quella del collega che scelse di collaborare con i giornalisti di Guardian e Washington Post per portare alla luce i sistemi di sorveglianza di massa statunitensi.

 

SNOWDEN JARRE 2SNOWDEN JARRE 2

Meglio passare all' attacco frontale. E criticare senza pietà anche chi gli contesta infiltrazioni anti semite nel suo gruppo. Al posto del vecchio motto «scoperchiare i governi», Assange sembra aver deciso di decidere le sorti del mondo. «I leak delle mail democratiche hanno il chiaro scopo di danneggiare una candidata non di informare il pubblico», avverte Shane Harris, giornalista esperto di cyber security e autore di @War.

 

Risultato, Assange rilascia interviste alle televisioni russe e statunitensi in cui mostra i muscoli alla candidata democratica giurandole vendetta.

 

SNOWDENSNOWDEN

Chiuso nell' ambasciata ecuadoriana di Londra da quattro anni, guardato a vista dalle guardie britanniche pronte, nel caso in cui dovesse varcare la porta, a far scattare le manette in nome di svariati mandati di cattura, proposto più volte per il premio Nobel, il fondatore di WikiLeaks sembra aver deciso di diventare una pedina dello scacchiere geopolitico. Che poi a pubblicare i Panama Papers sia stato un consorzio internazionale di giornalisti e non la sua organizzazione, fa niente. Il suo obiettivo è cambiato.

 

snowden citizenfoursnowden citizenfour

Snowden d' altro canto vive ancora Mosca, esule pure lui con l' obiettivo di evitare il mandato di cattura statunitense. Una sorte strana per il figlio di un ufficiale di Guardia Costiera americano e per una ex recluta della Cia. Ma nemmeno troppo, se si considera che le sue rivelazioni hanno fatto tremare la Casa Bianca e l' intera Silicon Valley, mettendo a rischio poltrone e denari.

 

greenwald snowden assangegreenwald snowden assange

Pochissime apparizioni pubbliche, tanti post su Twitter per continuare a far sentire la sua voce, il whistleblower ha sempre ribadito di non aver contatti con il governo cinese o russo e di non aver mai fatto richiesta di asilo a Mosca. Al posto della politica, sembra preferire la progettazione. E una settimana fa è intervenuto in videoconferenza durante un incontro al Mit per annunciare il suo «introspection engine», una custodia per iPhone in grado di eludere i sistemi di sorveglianza.

 

JULIAN ASSANGE E LADY GAGAJULIAN ASSANGE E LADY GAGA

Né per Snowden né per Assange esistono dunque prove che dietro i loro movimenti ci siano servizi segreti o governi nemici degli Stati Uniti.

 

Ma se internet si è trasformato in un campo di battaglia, è chiaro come le fughe di notizie siano diventate armi potenti in una guerra tutta nuova combattuta a colpi di virus e hackeraggi.

 

La storia e la trama però si ripetono. Perché, come ricorda Scott Shane: «I leak di oggi non sono così diversi dalle "misure attive" usate dai servizi sovietici, tecniche di soft power comode per mettere in difficoltà il nemico». Attacchi di propaganda, dunque. Fino ad oggi gli Stati Uniti non hanno risposto. Domani, chissà.

 

assangeassangehillaryhillary

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’. UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA) - L'ULTIMA SPERANZA DI CALTARICCONE: ESSENDO MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS, A DECIDERE LA DEROGA DAL ‘’PASSIVITY RULE’’ SARÀ L’ASSEMBLEA: SE IN FORMA ORDINARIA (A MAGGIORANZA), CALTAPERDE; SE STRAORDINARIA (CON I DUE TERZI DEL CAPITALE PRESENTE), CALTAVINCE...

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...