
IL BANANA IMBONITORE CERCA VOLTI FRESCHI PER VENDERE LA SUA “COSA” ELETTORALE - SE RENZIE LANCIA I PISCHETTI, LUI CON I CATA-FALCHI E VECCHI ROTTAMI, DOVE VA? - ARRUOLATO SIMONE FURLAN DE "L'ESERCITO DI SILVIO"
Carmelo Lopapa per "la Repubblica"
Nel salotto di Arcore, con albero di Natale sullo sfondo, prende corpo a ora di pranzo la nuova «cosa» di Silvio Berlusconi. à già oltre Forza Italia e i suoi apparati: una macchina elettorale con pochi fronzoli e tanti volti nuovi, tutto pronto per una campagna imminente, di certo quella per le Europee. Dopo i club, ecco l'Esercito di Silvio diventare la seconda colonna operativa, col suo comandante Simone Furlan. E soprattutto ecco i nuovi dirigenti di punta, Giovanni Toti in testa, che parla alla platea ristretta dopo il leader e lo fa da coordinatore in pectore.
Non ci sono vecchi dirigenti, tra gli invitati, né falchi né colombe, niente capigruppo o ex ministri. Il Cavaliere rientra con Francesca Pascale a Villa San Martino per trascorrere le feste in famiglia, vertici e riunioni tuttavia non si fermano. Ieri invitati d'eccezione a
pranzo proprio Furlan e i venti coordinatori regionali dell'Esercito di Silvio. Ma anche il responsabile web di Forza Italia, Antonio Palmieri, divenuto il nuovo fulcro delle campagne di propaganda. Giovanni Toti, direttore di Studioaperto e Tg4, sempre più primo consigliere.
E poi Maria Rosaria Rossi e Sestino Giacomoni. Il deputato Giancarlo Galan arriverà subito dopo pranzo. à il talent scout, reinvestito dell'incarico ieri dal capo: «Datti da fare per il reclutamento di gente nuovo - è la mission - Sei uno dei pochi aperti al nuovo e proprio per questo molti nel partito ti hanno sulle balle, ma tu vai avanti». Del resto, in
Berlusconi c'è parecchia voglia di novità e non fa nulla per nasconderlo tra una portata e l'altra del solito menù tricolore, con l'unica variante del panettone finale.
Ringrazia Furlan e i suoi per il lavoro che stanno svolgendo, spiega di essere concentrata sullo scoglio dei coordinatori regionali, «ma i nomi sono pronti e presto li ufficializzo », rivela. Salvo i casi ancora aperti come nel Lazio e in Campania. Poi elenca i nuovi responsabili, tra i quali Mariastella Gelmini in Lombardia e Vincenzo Gibiino in Sicilia. Spiega di avere in mente per le regioni uno schema a tre punte: un coordinatore e due vice per ciascuna, almeno un giovane tra loro.
«Sono ancora alla ricerca di nomi nuovi e di peso da lanciare - continua Berlusconi a tavola - Renzi ha fatto una segreteria molto giovane, avete visto? Ora bisognerà vedere se è anche preparata. Io sono per il rinnovamento, ma deve essere di qualità ». Quanto a Forza Italia, «mi ha fatto molto sorridere sentire di queste fibrillazioni, questa attesa per le nomine del comitato di presidenza, capisco l'esigenza di strutturare un minimo, ma dovranno capire tutti che la struttura dovrà essere leggera, nulla a che fare col Pdl».
à Giovanni Toti ad arringare i presenti: «Il partito non avrà struttura verticistica perché l'unica vera carica è quella di Berlusconi. Voi rappresentate la voglia di novità che c'è nei territori, al contrario del vecchio apparato che è rimasto ancorato a una visione gerarchica della politica». Considerazioni che metteranno in grande allarme la truppa parlamentare forzista, che in quelle stesse ore era blindata a Montecitorio ai voti forzati per la legge di stabilità .
Ai coordinatori dell'Esercito e ai fedelissimi il Cavaliere infonde coraggio: «Non ho la minima intenzione di rassegnarmi, sebbene giudici e sinistra vogliano tapparmi la bocca». E sul voto: «C'è ancora la possibilità che si torni alle elezioni con le Europee, ma non è detto.
Molto dipenderà dalla legge elettorale, sulla quale sarà necessario un accordo con Renzi, se non vogliamo ricascare nelle larghe intese». Dopo pranzo, tutti in tour nella vicina Villa Gernetto. Ma la macchina-Berlusconi non chiude per ferie. Oggi telefonata a un club catanese e per domani il leader pensa di controbattere alla conferenza di fine anno del premier Letta con un'altra uscita pubblica.






