BENI GUTTURALI – IL MINISTRO FRANCESCHINI ANNUNCIA LA DEDUCIBILITÀ FISCALE AL 65% DELLE DONAZIONI PER I BENI CULTURALI – PECCATO CHE SIA GIÀ PREVISTA DAI TEMPI DEL GOVERNO AMATO. E AL 100%...
Salvo Mistakes per Dagospia
Oh, ma che bella notizia: il governo introduce un incentivo fiscale del 65% per le donazioni per i beni culturali! Il ministro Franceschini parla di rivoluzione. Ma l'ArtBonus è una sòla con la “o” larga: già dal 2000 le donazioni degli imprenditori sono deducibili al 100% e senza aspettare tre anni. Solo che nessuno lo dice.
Il romanziere Franceschini è impavido: "Chiamerò uno ad uno, per nome, al telefono o anche in pubblico, i responsabili delle aziende, a cominciare dalle più grandi. Mi sono sentito ripetere 'Mi piacerebbe, ma non esistono gli strumenti', ma adesso nessuno può più addurre scuse".
Ora, non è dato sapere a quanti Marchionne l'abbia già fatta 'sta telefonata, ma possibile che nessuno gli abbia detto che fu il governo Amato, nel 2000, a introdurre la deducibilità integrale dai redditi d'impresa delle somme erogate ai beni culturali? O glielo devono dire Brunello Cucinelli e Diana Bracco, affezionati erogatori liberali di contributi per il patrimonio culturale, che il 100% di deduzione è preferibile al 65% di credito d'imposta in tre anni?
Perché le due norme sembrano destinate a convivere e nessun direttore generale del Ministero avrà il coraggio di confessarlo all'iracondo ferrarese. Convivere forse per consentire qualche acrobazia ai commercialisti dei donatori che possiedono fondazioni. Acrobazie che capiremo in concreto solo più avanti.
Per i cultori del cambiamento di verso, si consiglia una visita al sito del Ministero dei beni culturali. Comunque è tutto sul web:?In alto parla il Ministro: DECRETO ARTBONUS E TURISMO: IL DECRETO PASSA ALLA CAMERA SENZA VOTI CONTRARI - FRANCESCHINI: TESTO MIGLIORATO E ARRICCHITO
In basso parla il Ministero. Cliccando sul link MENO TASSE PER CHI INVESTE IN CULTURA ecco le regole che da 14 anni portano più di 40 milioni l'anno (mai più di 32 dalle imprese) nelle casse del Mibac, quelle svuotate da Giulio Tremonti, e che Franceschini si è impegnato a rimpinguare: "I privati possono contribuire, ma le risorse devono essere pubbliche e io mi batterò perché siano aumentate".