sala verdini renzi

PARAGURI D'ITALIA - SALA: “VERDINI DICE DI SOSTENERMI? LUI È UN FURBACCHIONE, STA SEMPRE DALLA PARTE DEI PIÙ FORTI - LE FACCE CHE SONO DIETRO PARISI SONO INQUIETANTI…” - "QUANDO ERO CON LETIZIA MORATTI ERO UN TECNICO, OGGI SONO UN POLITICO..."

Oriana Liso e Laura Pertici per “la Repubblica”

 

matteo   renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

Denis Verdini dice di stimarla molto e si racconta della possibilità che faccia una lista a suo sostegno. Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra, la imbarazza questo sostegno?

«Verdini è un furbacchione, che cerca di stare dalla parte dei più forti. Ma la compagine che mi accompagna è blindata, è frutto del lavoro fatto nelle primarie. Non ci saranno novità e sorprese rispetto a quelli che oggi sono dalla mia parte, si proseguirà su questa via».

matteo  renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

 

Forse avrà il sostegno di Verdini, ma non avrà quello dell’Ncd, che appoggia Stefano Parisi assieme a Forza italia, Lega e Fratelli d’Italia. Parisi dice, però, che lei è più a destra di lui.

«Parisi fa un gioco furbo, cerca di confondere due piani. Che gli piaccia o no, la mia storia è di centrosinistra. Lui cerca di mettere tutto assieme: ci rispettiamo, ma noi non siamo uguali. Basti pensare a quando dice che mentre lui era a Palazzo Chigi io mi occupavo di pneumatici. Ne sono fiero, ho sempre lavorato e creato lavoro, mentre lui occupava i palazzi romani. Io sono un manager operativo, lui è un burocrate».

RENZI VERDINIRENZI VERDINI

 

Intanto il centrodestra ha una coalizione certa, la sua lo è meno.

«Io so che le facce dietro Parisi sono abbastanza inquietanti, mentre quelle che ci saranno con me saranno molto più rassicuranti. Penso di conoscere bene i milanesi, quando vedono Ignazio La Russa lo associano ai Ligresti».

 

Con quelle facce lei ha fatto il direttore generale ai tempi di Letizia Moratti.

«Non nego quello che è stato, ma prima ero un tecnico, ora sono un politico. È una cosa diversa ».

 

Mercoledì ha incontrato la vicesindaco Francesca Balzani: sarà lei a guidare la lista arancione della sua coalizione?

BALZANI SALABALZANI SALA

«Adesso è il momento di partire con i programmi. Con Francesca e con il Pd abbiamo condiviso la necessità che sia lei a guidare quello spazio politico importante che è anche l’eredità di Giuliano Pisapia. A Milano senza sinistra non si vince: il lavoro di Balzani sarà molto delicato, dobbiamo rimanere uniti. Poi, chi vuole uscire, si prenderà le sue responsabilità».

 

Sarà lei la sua vicesindaco, in caso di vittoria?

«Questo tema non è in agenda oggi, sarebbe irrituale parlarne in questo momento. Ma stimo Francesca Balzani, non ho niente in contrario, in linea di principio».

 

BALZANI PISAPIABALZANI PISAPIA

Cercherà i voti anche al centro, che è già affollato?

«Io non sto occhieggiando al centro, voglio con me persone che lavorino per questa città, per Milano. Quando sento che quelli che stanno con Stefano Parisi dicono che vogliono prendere Milano per buttare giù Renzi, penso che il presupposto della nostra squadra deve essere quello di dare le ali alla Milano futura».

 

 

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