BERGOGLIO REVOLUTION! – IL PAPA CACCIA DAL TEMPIO I “CRISTIANI DA SALOTTO”: “NON POSSIAMO ESSERE CRISTIANI “PART TIME”

Marco Ansaldo per "la Repubblica"

No ai fedeli "part time". No ai cristiani da salotto. Ci vuole, invece, quello zelo apostolico che appartiene, con un pizzico di sana follia, ai missionari. Capace di unire l'esercizio dell'intelletto all'istinto del cuore. Le parole di Papa Francesco, pronunciate ogni mattina alla messa delle 7 nella cappella della Domus Santa Marta, in Vaticano, sono ormai un piccolo capitale in grado di orientare con sufficiente chiarezza chi desideri comprendere il pensiero del nuovo Pontefice.

E andrebbero raccolte. Perché ogni giorno le omelie di Jorge Mario Bergoglio regalano spunti nuovi, tesi a stimolare chi crede, ma anche i laici. L'altro giorno Francesco aveva detto che «alcune volte» i cristiani sono «malinconici » e per questo hanno «una faccia da peperoncini all'aceto». E l'altro ancora aveva invitato a non accontentarsi «di una vita cristiana mediocre».

I concetti espressi ieri colpiscono nuovamente per immagine e freschezza. «Ci sono anche i cristiani da salotto, no?», ha detto Bergoglio, scuotendo l'uditorio composto dai dipendenti del dicastero di "Giustizia e Pace", mentre con lui concelebravano il presidente dell'organismo, il cardinale ghanese Peter Turkson, e il segretario, monsignor Mario Toso. «Quelli educati, tutto bene, ma non sanno fare i figli della Chiesa con l'annuncio e il fervore apostolico - ha spiegato - . Oggi possiamo chiedere allo Spirito Santo che ci dia questo fervore apostolico a tutti noi, ci dia la grazia di dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa; la grazia di andare avanti verso le periferie esistenziali».

Un concetto fondamentale del suo credo, quest'ultimo. Espresso già durante le Congregazioni generali che precedettero il Conclave, e che colpì gli altri porporati i quali cominciarono a intravedere in Bergoglio il successore di Benedetto XVI.

«Tanto bisogno ha la Chiesa di questo! - ha proseguito il Papa argentino - Non soltanto in terra lontana, nelle Chiese giovani, nei popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo, ma qui in città, in città proprio, hanno bisogno di questo annuncio di Gesù Cristo. E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore. Avanti, come dice il Signore a Paolo: "Coraggio"».

Quindi Francesco ha poi completato il suo pensiero: «Lo zelo apostolico non è un entusiasmo per avere il potere, per avere qualcosa - ha detto - . È qualcosa che viene da dentro. Paolo ha incontrato Gesù Cristo, ma non con una conoscenza intellettuale, scientifica, che è importante perché ci aiuta, ma con quella conoscenza prima, quella del cuore, dell'incontro personale».

E lo zelo apostolico, ha concluso il Pontefice, «ha qualcosa di pazzia, ma di pazzia spirituale, di sana pazzia ». San Paolo «aveva questa sana pazzia». Dobbiamo chiedere «allo Spirito Santo - ha terminato - che faccia crescere in noi lo zelo apostolico che non deve ap- partenere solo ai missionari». Un concetto espresso qualche ora dopo dallo stesso Francesco in un tweet.

«Non possiamo essere cristiani "part time" - ha scritto in 140 caratteri - . Cerchiamo di vivere la nostra fede in ogni momento, ogni giorno». Ma ieri il Papa ha voluto parlare anche di economia.

«Il denaro è diventato un idolo. Ci sono ideologie che promuovono l'autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, c'è una tirannia invisibile, a volte virtuale delle leggi del mercato», ha detto incontrando un gruppo di ambasciatori. Concludendo: «Serve una riforma finanziaria che aiuti i poveri».

 

PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIOpapa francesco bergoglio guardia svizzeraPAPA RATZINGER AL PIANOFORTE RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…