1. ARCHIVIATA LA POSSENTE VOCAZIONE AUTOLESIONISTICA DEL PD SUL CASO NITTO PALMA (TANTO SAPEVANO CHE, IN UN MODO O NELL’ALTRO, AVREBBERO DOVUTO CONSENTIRNE L’ELEZIONE), IL GOVERNO LETTA LE DECISIONI SUL COSTO DEL LAVORO E SULL’OCCUPAZIONE E SULL’IMU LE HA GIA’ PRESE, MA STA LAVORANDO PER COPRIRE IL BUCO IMMEDIATO CHE LA SOSPENSIONE DELLA TASSA SULLA CASA PROVOCA AI COMUNI 2. MENTRE IL CONDANNATISSIMO BERLUSCONI È COSTRETTO A SCOMMETTERE SULLA DURATA DEL GOVERNO, ANCHE IL PD È CONDANNATO A GOVERNARE QUESTA FASE SENZA FAR CADERE LETTA NIPOTE, SUA UNICA ESPRESSIONE VENDIBILE NEL CAOS PD
DAGOREPORT
Gli italiani devono pazientare ancora una settima per vedere il governo di Letta Enrico prendere delle decisioni utili. Difficilmente infatti il Consiglio dei ministri potrà varare i provvedimenti economici di cui si discute da un mese entro questo venerdì. L'idea è quella di fare una riunione corposa e approvare tutto insieme sia il taglio dell'Imu sulla prima casa sia gli interventi per aiutare le imprese a dare lavoro.
Le decisioni sull'Imu sono prese ma si sta lavorando per coprire il buco immediato che la sospensione della tassa sulla casa provoca ai comuni, mentre è pacifico che l'intervento sul costo del lavoro ci sarà e i tecnici stanno valutando da quale soglia l'impatto sulle imprese e l'occupazione potrà essere più efficace per dare una scossa, altrimenti sarebbe come non averlo fatto.
Quindi, prepariamoci ad un fine settimana di chiacchiere, di finte polemiche e di cronache strabordanti tra il turistico e il folcloristico sulla riunione stile Vedrò nell'abbazia toscana, con i giornalisti che ad un certo punto si mischieranno ai ministri e ai loro collaboratori.
Archiviata la possente vocazione autolesionistica del Pd sul caso Nitto Palma (tanto sapevano che, in un modo o nell'altro, avrebbero dovuto consentirne l'elezione), il profilo del governo di Letta nipote e del quiddoso Alfano Angelino si qualificherà su tre filoni: quello economico di cui sopra; le decisioni in materia di iter delle riforme istituzionali, cioè tanto per cominciare convenzione si o convenzione no; il ruolo in Europa, dove al di là delle visite di cortesia si comincerà a fare sul serio al Consiglio europeo di giugno e per allora bisogna valutare bene con chi stare e quali battaglie fare, perché non sarà una passeggiata.
Se su questi tre filoni il governo si muove sopra la sufficienza, qualche speranza che l'economia italiana rallenti la caduta potrà davvero esserci, altrimenti il trend dei primi quattro mesi non lascerà scampo. Intanto il Pdl di Berlusconi (sospeso tra la non impossibile carica di senatore a vita insieme al nemico di sempre Prodi Romano e le condanne in arrivo) è costretto a scommettere sulla durata del governo, a diventarne il difensore più leale, altrimenti le conseguenze per il caro leader, le sue aziende (tornate in spolvero in Borsa dopo la resurrezione politica del loro padrone) e il povero Paese sarebbero letali.
Al di là di quello che farebbe Re Giorgio II, garante dell'accordo di governo, la conseguenza sarebbe davvero quella che il dc di lungo corso Mastella Clemente ipotizza, e cioè un riavvicinamento rapidissimo tra Pd e grillini, al di là di quello che pensano e vogliono gli stessi maggiorenti del Pd e Grillo Beppe e Casaleggio Roberto.
Chi frequenta il Parlamento infatti vede a occhio nudo che i peones grillini e pd, complice la primavera, hanno voglia di fidanzarsi, amarsi e fare pure sesso, tra ammiccamenti ed effusioni.
Se invece il governo dura, la conseguenza più diretta sarà sul Pd, che dovrà passare per il lavacro di un congresso senza peli sulla lingua per diventare un partito con una identità e una strategia e non un aggregato di piccoli potentati imbelli dilaniati da scontri, ritorsioni e vendette che non si videro nemmeno nella fase finale della Democrazia Cristiana, circa un ventennio fa. Ma anche il Pd è condannato a governare questa fase senza far cadere Letta nipote, sua unica espressione vendibile, e nel frattempo deve tentare di recuperare credibilità non tanto a Roma quanto in periferia.
Tutto il resto, comparse o presunti protagonisti che siano, oscillano, ondeggiano, si danno delle arie ma sono quasi irrilevanti dal punto di vista di equilibri che possono essere spostati. L'unica cosa certa è che il fu Rigor Montis ha una gran voglia di essere associato alle cene di Arcore, certo senza più Ruby e le altre, nella prospettiva di ottenere nel 2014 qualche posto in Europa.
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