guadagnino antonelli necrologio berlusconi

“QUANTE RISATE…TROPPE” - BERLUSCONI E L’ARTE DEL NECROLOGIO SITUAZIONISTA DI LUCA GUADAGNINO E CARLO ANTONELLI – “IL GIORNO DOPO TI ABBIAMO CELEBRATO DI NUOVO FACENDO TANTI GIOCHI, I TUOI PREFERITI: IL MONOPOLI TRUCCATO SENZA IMPREVISTI O PROBABILITÀ; IL KARAOKE TUTTE IMBELLETTATE COME TE PER FAR PASSARE OGNI PENSIERO; LA SEDUTA SPIRITICA PER SVEGLIARE IL DEMONE NELLA PANCIA DEL PAESE” - I PRECEDENTI CON LA REGINA ELISABETTA E RAFFAELLA CARRÀ

Estratto dell’articolo di Beppe Cottafavi per editorialedomani.it

 

guadagnino antonelli

Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Max Allegri, i tecnici del calcio; Mario Draghi e Mario Monti, quelli del governo. Maria De Filippi e Barbara D’Urso, le regine della sua tv. Aurelio De Laurentiis che in un sol uomo sintetizza impresa, cinema e calcio. Lele Mora, stanco. Aggrappato al bastone Marcello Dell’Utri. Tutto il governo Meloni. Elly per l’opposizione garbata e Renzi per gabbare il partito. Non pervenuta la politica internazionale. Solo l’emiro del Qatar di fianco a Mattarella. E i capitani reggenti di San Marino, che fa estero. Benedizione religiosa senza moralismo quella dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, muta e laica quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Questa la sintesi del funerale postmoderno di Silvio Berlusconi. Che continua nelle pagine dei necrologi del Corriere, in overbooking di cordoglio. Ieri per esempio si è sciolta la trama del necrologio situazionista in due puntate, quello del regista Luca Guadagnino e del direttore artistico Carlo Antonelli. Luca Guadagnino è un grande regista. Per aver diretto il film Chiamami col tuo nome nel 2017, ha ricevuto il plauso dalla critica e numerosi riconoscimenti tra cui una candidatura al Premio Oscar per il miglior film, al Golden Globe per il miglior film drammatico e due ai British Academy Film Awards per il miglior regista ed il miglior film.

 

guadagnino antonelli necrologio su berlusconi

Nel 2022 ha vinto il Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia per la sua regia di Bones and All. Carlo Antonelli, collaboratore di Domani, è stato il direttore di Rolling Stones, Wired, Gq, è amico e socio nella produzione di Guadagnino. Il necrologio è un genere letterario codificato in una scrittura formulaica, dove ogni parola pesa non solo nel suo valore semantico, ma anche in quello economico. Perché il condolersi si paga a parola, come una volta il telegramma. Direi che è la prima volta che il genere viene serializzato. Da un maestro anche delle serie tv, che ha realizzato We Are Who We Are nel 2020.

 

Questo il plot della fulminea prima puntata. «Parte prima.

silvio berlusconi forza italia

Abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio per Milano 2, ripensandoti. Le villette color mattone, i ponticelli, la vecchia sede degli uffici tuoi, il lago dei cigni che ogni tanto gettavano per te l’ultimo canto. Poi, ai margini, i bagliori dei ceri dietro le finestre di case regalate. E, dappertutto, nelle strade vuote, l’eco delle tue risate. Quante risate...troppe».

 

Questa la Parte seconda, pubblicata ieri dal Corriere.

«Il giorno dopo ti abbiamo celebrato di nuovo facendo tanti giochi, i tuoi preferiti: il monopoli truccato senza imprevisti o probabilità; lo scarabeo per scrivere paroline eleganti; il karaoke tutte imbellettate come te per far passare ogni pensiero; la seduta spiritica per svegliare il demone nella pancia del Paese. Abbiamo urlato tutta la notte.

Carlo Antonelli, Luca Guadagnino Roma, 14 giugno 2023 I due discoli situazionisti lo avevano già fatto. Per Raffaella Carrà, per la regina Elisabetta, per Lucia Hiriart, vedova di Pinochet, con un icastico «finalmente».

silvio berlusconi forza italiaNECROLOGIO DELLA REGINA ELISABETTA BY CARLO ANTONELLI E LUCA GUADAGNINO

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…