BERTONE METTE IL BURKE - LA SEGRETERIA DI STATO VATICANA NOMINA GREG BURKE CONSULENTE PER LA COMUNICAZIONE - FORSE È UN PRIMO PASSO VERSO LA CACCIATA DEL POVERO PORTAVOCE PADRE FEDERICO LOMBARDI, CHE IN QUESTI ANNI HA DOVUTO METTERE LA FACCIA CON I GIORNALISTI SUI TANTI SCANDALI D’OLTRETEVERE - BURKE È UN VOLTO DI “FOX NEWS” (RETE CONSERVATRICE E ANTI-OBAMA), LAICO E DELL’OPUS DEI...

Alcide Gonella per "Lettera43.it"

La nomina di Greg Burke, ex corrispondente in Italia di Fox News, a consulente per la comunicazione in Vaticano non è passata inosservata. E alcuni vaticanisti hanno chiaramente letto in questa chiamata una volontà di esautorare l'attuale portavoce della Santa sede padre Federico Lombardi.

DALLA COMPAGNIA DI GESÙ ALL'OPUS DEI. Gesuita, padre Lombardi conosce a fondo la macchina della comunicazione d'Oltretevere essendo, tra l'altro, direttore di Radio Vaticana. Come tutti gli appartenenti alla Compagnia di Gesù è inoltre tenuto a un particolare vincolo di fedeltà al pontefice e in questi anni padre Lombardi ha portato avanti il suo compito con rigore pur di fronte a enormi difficoltà.

Innanzitutto rispetto al suo predecessore, il laico Joaquin Navarro Valls appartenente come Burke all'Opus Dei, l'attuale portavoce vaticano ha sino a oggi avuto un rapporto meno diretto con il Santo padre dovendo egli rispondere - per volontà dello stesso Benedetto XVI - alla segreteria di Stato. Quindi a Bertone.

LE DIFFICOLTÀ: DA RATISBONA A OGGI. Non a caso nell'ultima fatica letteraria del vaticanista Marco Politi sono raccontate le difficoltà che padre Lombardi ha dovuto affrontare nel gestire la comunicazione del papa, dal celebre discorso di Ratisbona - che creò tensioni con il mondo islamico - a oggi. Questa assenza di rapporti diretti ha poi spesso reso difficoltoso rispondere, secondo gli osservatori delle cose vaticane, ad attese, istanze e osservazioni che provengono dai giornalisti.

Non è difficile intuire che l'arrivo inatteso di Greg Burke, il quale avrà un ufficio all'interno della segreteria di Stato, sia il frutto di una scelta del numero due del Vaticano Tarcisio Bertone. Una decisione probabilmente presa per imprimere un cambio di passo rispetto alla gestione dei rapporti con la stampa sino a ora condotti da padre Lombardi.

RUOLO STRATEGICO. Burke, dal canto suo, ha indicato in un'intervista cosa l'attende dal prossimo 2 luglio: un compito analogo a quello del direttore della comunicazione della Casa Bianca dove «il portavoce ci mette la faccia e poi c'è un altro personaggio che, dietro le quinte, pensa alle strategie». Per ora quello che è certo è che la rete televisiva da cui proviene - Fox News - è la più conservatrice e la più anti-Obama nel panorama statunitense.

IL RITORNO DI UN LAICO. L'arrivo di Burke segna anche il ritorno di un laico nella gestione dei rapporti con i media. Senza dubbio un fatto positivo che mostra come nella Chiesa i non appartenenti al clero possano e debbano avere un ruolo anche nelle strutture di riferimento. Non è un caso che il cardinale di Milano Angelo Scola abbia chiamato in questi giorni alla guida di un nuovo ufficio della Curia preposto alla gestione dell'economato proprio un laico.

TANDEM SOTTO OSSERVAZIONE. Ora non resta che osservare le mosse del duo Burke-padre Lombardi. Considerando che difficilmente il ruolo del secondo sarà limitato a quello di semplice portavoce. Anche perché la faccia il padre gesuita l'ha messa anche e soprattutto quando altre eminenti figure avevano forse difficoltà a farlo in occasione di conferenze stampa piuttosto difficili.

 

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