joe biden benjamin netanyahu

BIDEN S’E’ ROTTO IL CAZZO DI NETANYAHU E NON LO NASCONDE NEANCHE: “STA FACENDO IL MALE DI ISRAELE. DEVE PRESTARE MAGGIORE ATTENZIONE ALLE VITE INNOCENTI PERSE A CAUSA DELLE AZIONI INTRAPRESE” - SULL'ANNUNCIATA OPERAZIONE MILITARE ISRAELIANA A RAFAH, “SLEEPY JOE” HA POSTO DEI DISTINGUO DEFINENDOLA "UNA LINEA ROSSA" CHE ISRAELE NON DEVE SUPERARE - LA RISPOSTA DI NETANYAHU: "LA MIA POLITICA È CONDIVISA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ISRAELIANI. L'ULTIMA COSA CHE ISRAELE DEVE FARE È METTERE A CAPO DI GAZA L'AUTORITÀ PALESTINESE CHE EDUCA I SUOI FIGLI AL TERRORISMO”

netanyahu biden

(di Massimo Lomonaco) (ANSA) - TEL AVIV, 10 MAR - Amici-nemici: il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu oramai sono in piena rotta di collisione sulla guerra a Gaza. Tanto che il botta e risposta è diventato quasi quotidiano e non riguarda più solo la condotta del conflitto, le prospettive del dopo guerra nella Striscia, ma anche la stessa rappresentanza di Netanyahu all'interno di Israele, come evidenziato di recente dalla vice di Biden Kamala Harris.

 

JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU

Mentre Hamas, alla vigilia di Ramadan, è tornato a ribadire le sue richieste per un eventuale accordo, dicendosi aperto ai negoziati ma sapendo che per Israele sono inaccettabili: un cessate il fuoco totale e il ritiro completo dalla Striscia. L'inquilino della Casa Bianca - con un occhio sempre al voto di novembre - ha portato il suo ultimo affondo in un'intervista a Msnbc che ha provocato l'immediata, e piccata, risposta di Netanyahu. Biden ha esordito sottolineando che il premier "ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas".

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Ma ha ammonito che "deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese". "Secondo me sta facendo più male che bene a Israele", ha sintetizzato. Anche sull'annunciata operazione militare israeliana a Rafah, nel sud della Striscia, Biden ha posto dei distinguo definendola per la prima volta "una linea rossa" che Israele non deve superare. Anche se - ha aggiunto con qualche contraddizione - "non lascerà mai Israele.

 

JOE BIDEN CON BIBI NETANYAHU IN ISRAELE

La difesa di Israele è ancora fondamentale" e non gli farà mancare le armi che gli servono a proteggersi. Tuttavia è stato fermo sul fatto che Israele "non può permettere che altri 30.000 palestinesi muoiano come conseguenza della caccia ad Hamas". A stretto giro di posta è arrivata la replica di Netanyahu che, non a caso, ha scelto un sito americano, Politico: Biden "si sbaglia", ha detto facendo diffondere in Israele il testo dell'intervista dal suo ufficio.

 

"Se intendeva dire - ha spiegato - che conduco una politica contro la maggioranza dell'opinione pubblica israeliana e ciò danneggia gli interessi di Israele, allora è sbagliato". "Non è solo la mia politica privata è della stragrande maggioranza degli israeliani", ha incalzato rivendicando di avere il sostegno del Paese. Poi, ha ribadito che "l'ultima cosa" che Israele deve fare è quella di "mettere a capo di Gaza l'Autorità Palestinese che educa i suoi figli al terrorismo e paga per il terrorismo".

JOE BIDEN CON BIBI NETANYAHU IN ISRAELE

 

"La maggior parte degli israeliani capisce che se non respingiamo completamente il tentativo di imporci uno Stato terrorista palestinese, si torna al massacro del 7 ottobre", ha continuato il premier mettendo di nuovo in chiaro di non voler cedere agli inviti americani, e non solo, per una soluzione a due Stati. A rendere ancora più visibili le differenze tra i due leader è la realtà sul campo dove i negoziati finora sfumati per la tanto attesa tregua a Gaza per il Ramadan e il rilascio degli ostaggi sono in completo stallo, anche se l'Egitto non sembra voler mollare la presa.

 

Il Cairo resta in contatto - hanno assicurato fonti della sicurezza locali - sia con Hamas sia con Israele nel tentativo di riavviare i colloqui. Il leader di Hamas tuttavia è sembrato voler gelare qualsiasi aspettativa.

 

joe biden bibi netanyahu

Pur dicendosi disposto a proseguire nel confronto, ha detto che per arrivare all'accordo in tre fasi occorre, con garanzie internazionali, "un totale cessate il fuoco, la fine della guerra a Gaza, il completo ritiro dell'esercito di occupazione da tutto il territorio della Striscia, il ritorno dei profughi nei luoghi di residenza, la ricostruzione della Striscia, gli aiuti umanitari e la fine dell'assedio". Richieste già respinte da Israele. Al 156/o giorno di guerra, l'Idf martella ancora il sud della Striscia, soprattutto Khan Yunis. Una nave militare Usa è intanto partita dalla Virginia verso il Mediterraneo per costruire un molo temporaneo al largo di Gaza per gli aiuti umanitari, come ordinato proprio da Biden.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...