giorgia meloni luigi bisignani john elkann

DA BISIGNANI A ELKANN, LA LUNGA LISTA DEI NEMICI CHE LA SORA GIORGIA NON NOMINA – NELLA CONFERENZA STAMPA DI FINE (INIZIO) ANNO, MELONI HA SVELENATO CONTRO “AFFARISTI, LOBBISTI E COMPAGNIA CANTANTE CHE NON STANNO PASSANDO UN BEL MOMENTO” – “IL FOGLIO”: “ALLA PREMIER NON SAREBBERO ANDATE GIÙ LE PRESSIONI RICEVUTE DA GRANDI AGENZIE DI COMUNICAZIONE E LOBBYING DURANTE IL PERIODO DELLE NOMINE ALLE PARTECIPATE. TRA LE PERSONE REPUTATE ‘NON AMICHE’ DA MELONI UN POSTO DI RILIEVO RISULTA AVERLO LUIGI BISIGNANI. MA ANCHE ALCUNI GROSSI GRUPPI INDUSTRIALI ED EDITORIALI. BASTI PENSATE CHE NON HA ANCORA VOLUTO INCONTRARE JOHN ELKANN..”

Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per “Il Foglio”

 

giorgia meloni conferenza stampa di fine anno 3

C’è in primo luogo la magistratura tra i soggetti evocati dalla premier Meloni nella conferenza stampa di fine anno tra i “poteri forti” che starebbero remando contro il governo. Il pensiero va immediatamente alla polemica degli ultimi giorni legata a Marcello Degni, consigliere della Corte dei conti che in un post pubblicato su X si è rammaricato che l’opposizione non abbia fatto ostruzionismo contro la manovra finanziaria, mandando il paese in esercizio provvisorio.

 

Non a caso, è a Degni che Meloni ha dedicato un passaggio della sua conferenza: “Ho da chiedere alla sinistra se sia normale che persone nominate in incarichi che devono essere super partes si comportino da militanti politici. Su questo chiaramente mi attendo una risposta da Elly Schlein e magari anche da chi ha nominato questa persona”. Il riferimento è a Paolo Gentiloni, che nel 2017 da premier diede il via libera alla nomina di Degni. […]

 

marcello degni

Congressi a parte, il vero nodo è rappresentato dalle decisioni adottate sul piano giudiziario da diverse toghe, soprattutto su alcune materie di interesse cruciale per il governo, come l’immigrazione. Basti ricordare le sentenze della giudice di Catania, Iolanda Apostolico, e le polemiche legate alla presenza di quest’ultima in alcune manifestazioni contro il governo.

 

C’è poi da considerare la costante opposizione dell’Associazione nazionale magistrati alle ipotesi di riforma della giustizia avanzate dalla maggioranza (come la separazione delle carriere), e persino dall’opposizione […]

 

luigi bisignani foto di bacco

Non sono solo le toghe, però, a turbare la serenità della premier. “Penso che qualcuno in questa nazione abbia pensato di poter dare le carte, ma in uno stato normale non ci possono essere questi condizionamenti”, ha affermato Meloni in conferenza stampa, sollevando il dubbio che “alcuni attacchi scomposti alla sottoscritta” siano legati al fatto che “affaristi, lobbisti e compagnia cantante non stiano passando un bel momento”.

 

“Non sono una persona che si spaventa facilmente”, ha poi scandito per due volte la premier, ripetendo il “non sono ricattabile” che disse durante la formazione del governo. Secondo quanto risulta al Foglio, alla premier non sarebbero andate giù le pressioni ricevute in vario modo da alcune grandi agenzie di comunicazione e lobbying, soprattutto durante il periodo delle nomine alle partecipate di stato.

 

giorgia meloni conferenza stampa di fine anno 1

Nel novero delle persone reputate “non amiche” da Meloni un posto di rilievo risulta averlo Luigi Bisignani, che peraltro alla premier ha dedicato un recente libro pieno di indiscrezioni non simpatiche. Ma anche alcuni grossi gruppi industriali ed editoriali non sarebbero visti di buon occhio. Basti pensare che, a un anno e due mesi dalla nascita del governo, la premier non ha ancora voluto incontrare il presidente di Stellantis (ex gruppo Fiat), John Elkann.

john elkann - exormaurizio molinari john elkannluigi bisignani foto di bacco

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA