nicola fratoianni angelo bonelli ellekappa

IL BLUFF DEI COCOMERI FRATOIANNI E BONELLI! MINACCIANO L'ADDIO ALL’AMMUCCHIATA DI LETTA MA L'OBIETTIVO È SOLO OTTENERE UN PO' PIÙ DI POSTI. SE I DUE TRADISSERO IL PATTO E DECIDESSERO INVECE DI ACCOPPIARSI CON M5S (CHE PERALTRO NON SEMBRANO PROPRIO INTERESSATISSIMI), IL PD HA GIÀ FATTO SAPERE CHE “C'È IL RISCHIO CHE QUALCUNO PRESENTI UN RICORSO”, METTENDO LA LORO LISTA A RISCHIO DI ESCLUSIONE DALLA CAMPAGNA ELETTORALE

ANGELO BONELLI NICOLA FRATOIANNI

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

Un seggio da parlamentare val bene un rigassificatore. O anche due o tre. I rosso-verdi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli continuano ad alimentare il bluff sulla trattativa con il Pd per entrare nell'alleanza di centrosinistra, con l'obiettivo di ottenere un po' più di posti. L'incontro di ieri sera con Enrico Letta si è concluso prendendo tempo, tanto per restare ancora un po' sui media e aumentare le difficoltà del Pd che vorrebbe chiudere il puzzle dei collegi.

 

Ma le munizioni sono scarse.

 

IL DISAGIO DI BONELLI E FRATOIANNI BY ELLEKAPPA

Anche perché la formidabile coppia ha un handicap di partenza: per presentare la propria lista hanno bisogno dell'esenzione dalla raccolta delle firme, operazione proibitiva nei pochi giorni che restano. La garanzia è stata concessa dal capogruppo di Leu Federico Fornaro, ma sulla base «di un patto preciso», viene ricordato, ossia l'alleanza col centrosinistra. Se i due tradissero il patto e decidessero invece di accoppiarsi, come minacciano, con M5s (che peraltro non sembrano proprio interessatissimi, con Giuseppe Conte che li accusa di «usarci per ottenere qualche seggio in più»), il Pd ha già fatto sapere che «c'è il rischio che qualcuno presenti un ricorso», mettendo la loro lista a rischio di esclusione dalla campagna elettorale.

 

Insomma, la posizione negoziale dei «cocomeri» non è proprio fortissima.

NICOLA FRATOIANNI

 

Letta, alla vigilia dell'incontro che si è tenuto ieri sera, faceva il magnanimo: «Voglio fortissimamente che riusciamo a concludere l'accordo, e le modalità le discuteremo insieme. Ovvio che nei collegi uninominali andranno anche candidati loro, ma non i leader politici». Bonelli e Fratoianni se la vedranno dunque sul proporzionale, con la speranza di raggiungere il quorum. Poi potranno proporre dei nomi, possibilmente di qualche appeal, da mettere nei collegi in bilico in cui un apporto di sinistra potrebbe dare qualche chance in più di vittoria. Per il resto, si lavora ad un documento comune che spieghi le motivazioni dell'alleanza.

 

NICOLA FRATOIANNI

Il Pd fa mostra di grandi aperture sui «temi sociali», ma non può certo smentire gli impegni già presi con Carlo Calenda sui temi della «agenda Draghi», dal sì alle infrastrutture come rigassificatori e termovalorizzatori alla linea di politica estera che vede l'Italia a fianco di Europa e Stati Uniti nel supporto anche militare all'Ucraina aggredita dal macellaio russo Putin. Quindi si lavora su arzigogoli bizantini, con Bonelli e Fratoianni pronti a dire sì ai rigassificatori «momentaneamente necessari», purché sul «modello Ravenna», e non su quello di Piombino, per imperscrutabili ragioni. La questione verrà risolta con accorati appelli alle «energie rinnovabili» come unica vera alternativa green, e con l'esclusione di ogni menzione dell'alternativa nucleare (sostenuta invece a spada tratta da Carlo Calenda). Ma la vera priorità, sottolineano solennemente dalle parti dei rossoverdi, è «la necessità di aiutare le famiglie in crisi»: «questioni che riteniamo imprescindibili», tuona Bonelli. E chi mai può dire di no a simili buoni sentimenti, sufficientemente vaghi da rendere assai facile l'accordo?

NICOLA FRATOIANNI VINTAGE

 

Chi segue da vicino la trattativa segnala un Fratoianni, politico navigato e esperto di compromessi, assai irritato per le bizze e le goffaggini del meno esperto Bonelli, che nella sua ansia di alzare il prezzo è riuscito a farsi mandare a quel paese persino da Conte. E dunque costretto a rinculare precipitosamente («Se siamo impegnati a definire col centrosinistra non ci impegniamo in altre situazioni») indebolendo la contrattazione col Pd.

 

Mentre Fratoianni, prudentemente, tace e fa sapere di aver incontrato Conte per tenere viva la minaccia di un «secondo tavolo», Bonelli si impelaga in nervose polemiche contro il rivale che dal Pd ha ottenuto molto più di lui: «Calenda è un bambino capriccioso che va educato, perché quando sei viziato cresci male. Quindi la nostra è una funzione pedagogica».

 

La risposta di Calenda è sorniona: «Confermo: l'agenda Draghi non si tocca. Termovalorizzatori, rigassificatori, energie rinnovabili senza veti, revisione del reddito di cittadinanza e del bonus 110%, Nato, supporto all'Ucraina. Decidete serenamente. Evitiamo di prendere in giro gli elettori».

NICOLA FRATOIANNI GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEINCARLO CALENDA NICOLA FRATOIANNI CARLO CALENDA NICOLA FRATOIANNI ANGELO BONELLI NICOLA FRATOIANNI

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...