bonaccini casadei

BONACCINI, VAI COL LISCIO - IL GIRO DI VALZER DI RAOUL CASADEI CHE MOLLA LA LEGA E SCEGLIE IL CANDIDATO PD: “SALVINI E’ SEMPRE UN AMICO, ABBIAMO ANCHE CANTATO INSIEME MA L'EMILIA-ROMAGNA VA BENE COM'È. PERCHÉ DOVREMMO CAMBIARE GOVERNATORE? - ANCHE SE È STATO UN PO' "CASTRATO" DAI SUOI QUANDO ERA NEL PD RENZI RESTA UNO DEI LEADER MIGLIORI NEL PAESE, COME CARLO CALENDA" - VIDEO

 

Francesco Rosano per il “Corriere della Sera”

 

bonaccini casadei

«Guardi che io sono sempre amico di Matteo Salvini, è anche venuto a casa mia. Nel suo lavoro è bravo, è uno che si dà da fare, sa convincere la gente. Ma se tutto in Emilia-Romagna funziona meglio che nel resto delle altre regioni italiane, perché dovremmo cambiare governatore?». Se gli oltre 3,4 milioni di elettori che il 26 gennaio saranno chiamati al voto in Emilia-Romagna fossero tutti Raoul Casadei, Stefano Bonaccini potrebbe già dormire sonni tranquilli. E il governatore del Pd, che in queste settimane sta facendo di tutto per non essere percepito come un candidato del Pd, avrebbe già la vittoria in tasca.

Ma è presto per dire se il Re del liscio romagnolo, passato dall' endorsement pro Lega del 2014 al tifo per Bonaccini di oggi, stia suonando lo spartito che uscirà dalle urne di fine gennaio.

CASADEI

 

Maestro Casadei, sabato a Bologna c' era anche lei in piazza Maggiore alla manifestazione per il governatore uscente. Perché ha scelto Bonaccini?

«La regione funziona bene, è una delle prime in Italia, anche il turismo va alla grande.

E poi è una regione che vede con positività le proprie tradizioni, incluso me (ride, ndr )».

 

Meglio non rischiare, dunque?

«Bonaccini è una brava persona e lavora bene. Io non voglio criticare l' uno o l' altro, ma se le cose vanno bene, perché dovremmo cambiarle?».

In molti, immagino anche nella Lega, sono rimasti stupiti. Cinque anni fa lei cantò «Romagna mia» con Salvini e l' allora candidato alle Regionali Alan Fabbri, che perse proprio contro Bonaccini.

 

Ha votato Lega e se ne è pentito?

renzi casadei poletti

«Ma no... con Fabbri e Salvini abbiamo cantato insieme, ma a me stanno simpatici tutti. E poi non mi sono mai sentito uno con una bandiera cucita addosso. Nella mia vita ho votato sia Enrico Berlinguer sia Silvio Berlusconi.

 

Mi è piaciuto molto Matteo Renzi negli ultimi anni: cerca una strada nuova, moderna, qui in Italia abbiamo bisogno di rinnovarci e Renzi mi sembra il personaggio giusto, anche se è stato un po' "castrato" dai suoi quando era nel Pd. Per me resta comunque uno dei leader migliori nel Paese, come Carlo Calenda. E anche Bonaccini, come loro, mi sembra uno proiettato avanti».

 

CASADEI 2

La stima è ricambiata.Quest' estate il governatore è venuto al «white party» in Romagna per festeggiare i suoi 82 anni, ha addirittura cantato «Romagna capitale» insieme a lei e a suo figlio Mirko. Magari non era intonatissimo, ma ha detto che l' Orchestra Casadei è «un' eccellenza del territorio», come il Parmigiano reggiano o la piadina. È contento del riconoscimento?

«Eh, se c' è qualcuno che rappresenta la tradizione della Romagna sono io con la mia famiglia, da mio zio Secondo a mio figlio Mirko, che ora sta portando nelle scuole d' Italia la bellezza del liscio e della canzone dialettale. Bonaccini, tra l' altro, è uno che mi ascolta e ha sempre la porta aperta, non è poco».

 

E la candidata leghista Lucia Borgonzoni? Perché non dà una chance anche a lei?

MATTEO SALVINI RAOUL CASADEI

«Non la conosco bene e non mi sono posto il problema. Lo ripeto, se le cose funzionano, io non penso si debbano cambiare».

Magari con la Lega tornerebbe in pista l' idea di una Regione Romagna, caldeggiata in passato dal Carroccio. Non sogna anche lei l' indipendenza? L' inno, volendo, ci sarebbe già: Romagna mia.

«Ma no, per carità, emiliani e romagnoli sono fratelli. Siamo bravi noi, e sono bravi anche loro. E poi questa è la regione più bella del mondo, va benissimo così com' è».

CASADEI 3raoul casadeiMIRKO E RAOUL CASADEIRAOUL CASADEICASADEI SALVINI CASADEI SALVINI SALVINI CASADEIrenzi casadei poletti richetti

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…