giulia bongiorno matteo salvini

BONGIORNO E BONANOTTE - ‘LA SENTENZA CHE ANNULLA L’ASSEGNO A VERONICA LARIO? SE UNA DONNA RINUNCIA ALLA CARRIERA PERCHÉ L'UOMO LE DICE ‘TU TI OCCUPI DELLA FAMIGLIA’, E POI SI LASCIANO, QUELLA DONNA VA RISTORATA. MA NON MI PIACE L'IDEA DI UNA DONNA CHE NON HA RINUNCIATO A NULLA E POI PRETENDA DI MANTENERE LO STESSO TENORE DI VITA’

giulia bongiorno

Stefania Piras per ‘Il Messaggero

 

Avvocato, lei donna del sud con Salvini, perché?

«Ho conosciuto Salvini e so che dà priorità a temi che per me sono essenziali, ad esempio tornare a parlare di doveri e non solo di diritti. Con un governo Salvini sarà garantita l'effettività della pena. A Roma seguo casi di immobili occupati abusivamente da anni, ci stiamo abituando al fatto che sia normale: è grave».

 

Lei è stata designata come possibile Guardasigilli da Matteo Salvini. Le sue priorità?

«La legittima difesa, ora è una legge comica. Io introdurrei il diritto di reazione: credo che lo stato di paura deve giustificare sempre la reazione. E introdurrei il principio che chiunque entri in casa d'altri per rubare o violentare accetta tutte le conseguenze che possono derivare. Vanno ridotti la durata dei processi e il ricorso alle misure cautelari: si va troppo spesso in carcere prima dei processi e non dopo, quando un giudice condanna. Inoltre sono per l'abolizione totale di premi e sconti per gli autori di delitti atroci colti in flagranza di reato».

veronica lario

 

I sistemi premiali servono anche per alleggerire una giustizia elefantiaca, avvocato.

«Come ha fatto il ministro Orlando che ha introdotto scorciatoie attraverso le quali pagando si estingue il reato di stalking? Sono dovuti ricorrere ai ripari a dicembre quando finalmente si sono accorti che minacce e molestie sono condotte che integrano lo stalking».

 

Il fenomeno dello stalking è molto sentito e ha prodotto candidature di quote fucsia come la sua e quella di Lucia Annibali?

veronica lario

«La quota fucsia è una mia invenzione. Io sostengo che le donne sono state escluse dal potere per secoli e che ora bisogna dare vantaggio a donne purché di valore per riequilibrare questa penalizzazione storica. Quindi sì a quote fucsia e no alle quote rosa pallido».

 

Anche Annibali rientra in questa fascia protetta color fucsia?

«Non lo so. Bisogna chiederlo a chi ha deciso di candidarla, io mi sono confrontata con Salvini».

 

E senta, della sentenza che azzera l'assegno a Veronica Lario, che ne pensa?

«Non entro nel merito di quella sentenza. Io riformerei il diritto di famiglia con norme più stringenti. I giudici hanno troppa discrezionalità. Bisogna tenere conto della durata di un rapporto e del contributo della donna alla carriera del coniuge».

 

In linea generale?

«Se una donna rinuncia alla carriera perché l'uomo le dice Tu ti occupi del ménage famigliare, e poi si lasciano, quella donna va ristorata. Ma non mi piace l'idea di una donna che non ha rinunciato a nulla e poi pretenda di mantenere lo stesso tenore di vita».

VERONICA LARIO

 

Sposa il principio leghista del Prima gli italiani?

«Le hostess in aereo dicono che a mettersi la maschera d'ossigeno in caso di emergenza siano prima gli adulti che poi devono aiutare gli altri. Noi ora non siamo in condizione di ospitare, aiutare, e dare una vita dignitosa a tutti. Non dobbiamo girare la testa di fronte alle sofferenze degli altri popoli ma dico: prima rimettiamoci in sesto noi poi riapriamo le porte. Va dato atto che Salvini è stato il primo a dire queste cose».

 

Ma come si eseguono le espulsioni?

«Precisi accordi con i Paesi di origine e impiegando anche risorse per ripristinare la legalità».

 

Stretta anti-stranieri, insomma?

«Sì anche perché noi abbiamo un sistema penale debole e questo attira i delinquenti dell' Est Europa: occorre evitare che siano attratti da sconti di pena e benefici carcerari»

 

È favorevole a uscire dall'euro?

«Salvini ha chiarito che l' obiettivo è andare a trattare in Europa, bisogna negoziare. In Italia c'è un problema di voler fare le cose. Cominciamo dai giudici?»

 

Come?

bongiorno salvini

«Hanno un potere simile a quello dei sacerdoti, assolvono o condannano. Cominciamo dalle loro carriere. Ora i tirocini, gli uditorati, li fanno dopo aver vinto il concorso. Io dico: li facciano prima, calpestino la polvere del tribunale prima e non dopo il concorso. Come si fa altrimenti a capire se sono idonei alla professione?».

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…