brexit

BREXIT! IL NEGOZIATO CON BRUXELLES E’ APPESO A UN FILO - SENZA ACCORDO LONDRA NON PAGHERÀ, A RISCHIO I DIRITTI DEI CITTADINI UE - LA PREOCCUPAZIONE DEGLI ITALIANI: ECCO COSA RISCHIANO - I PIÙ SPAVENTATI SEMBRANO ESSERE GLI IMMIGRATI DI LUNGA DATA PERCHE’…

brexit

Luigi Ippolito per il Corriere della Sera

 

Il negoziato sulla Brexit è appeso a un filo: e se quel filo si spezza, cosa resta in mano alle centinaia di migliaia di italiani che vivono in Gran Bretagna? Quali diritti avranno? E chi li garantirà?

 

La tensione fra i nostri connazionali è palpabile. Anche perché le notizie che arrivano dal fronte politico non sono rassicuranti. Ieri il governo di Londra ha fatto sapere che se la trattativa con Bruxelles dovesse fallire, con una conseguente uscita traumatica della Gran Bretagna dalla Ue, non si riterrebbe obbligato a pagare il «conto del divorzio», quei 40-45 miliardi promessi già lo scorso dicembre. Ma questa «parcella» faceva parte di un pacchetto che includeva anche i diritti dei cittadini europei: e se i soldi non sono più garantiti, che ne sarà delle persone?

theresa may

 

Per provare a dare qualche risposta l' ambasciata italiana a Londra ha organizzato ieri sera un incontro tra la comunità dei nostri connazionali e i rappresentanti del governo britannico. Un tentativo di chiarire i dubbi e fornire delle rassicurazioni. Anche se, come ha ricordato lo stesso ambasciatore Raffale Trombetta, «nulla è concordato finché tutto non è concordato».

 

Da parte britannica c' è indubbiamente la volontà politica di non mandare via nessuno allo scoccare della Brexit.

 

Gli italiani danno un contributo «enormissimo»: così si è espressa l' ambasciatrice a Roma, Jill Morris, fan convinta del nostro Paese.

 

proteste brexit 9

E «vogliamo che continuiate a vivere come prima», ha ribadito la viceministra per la Brexit, Suella Braverman. Così la delegazione britannica si è data da fare per spiegare il meccanismo previsto per i cittadini europei: chi potrà dimostrare di aver vissuto per cinque anni nel Regno Unito acquisirà lo status di «stabilito» e avrà diritto a rimanere indefinitamente. Anche chi arriverà da qui al giugno 2021 potrà fare domanda e si vedrà garantito lo status al compimento dei cinque anni di residenza.

 

proteste brexit 6

Ma cosa accadrà dopo, resta tutto da vedere. Anche perché il governo, per andare incontro all' ala dura del partito conservatore, ha in animo di mettere in atto un regime di immigrazione severo, fino all' introduzione dei visti d' ingresso.

 

I dubbi sono tanti. E ieri sera in ambasciata gli italiani hanno dato sfogo ai loro timori. Cosa accadrà a chi non si registra in tempo, magari perché è anziano e ha poca dimestichezza col sistema informatico? Cosa dovranno fare i figli degli italiani nati in Gran Bretagna? Sarà garantito l' accesso alla sanità in Europa? E si dovrà girare con un documento in tasca per provare il diritto a restare legalmente?

 

I più spaventati sembrano essere gli immigrati di lunga data, che non si sono finora presi la briga di documentare il loro status. Su di loro incombe lo spettro dello scandalo Windrush: quando alcuni mesi fa migliaia di immigrati caraibici, arrivati negli anni Cinquanta e Sessanta, sono stati improvvisamente minacciati di deportazione.

 

Lo sforzo di tutti è di fornire certezze. Ma la parola finale di questa saga tormentata non è stata ancora scritta.

raffaele trombetta

 

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…