STAI A CUCCIA, ROTT-WEILER - ‘BUDINO’ HOLLANDE TIRA FUORI LE PALLE E ESCUDE LA SUA AMBIZIOSA PREMIERE DAME ESCLUSA DA TUTTI GLI ULTIMI VIAGGI UFFICIALI, COMPRESA LA PROSSIMA VISITA A LONDRA DALLA REGINA - DOPO AVER ‘GUFATO’ SU TWITTER CONTRO SEGOLENE ROYAL, LA “ROTTWEILER” HA SEMINATO ZIZZANIA NELLA FAMIGLIA DEL PRESIDENTE: I SUOI QUATTRO FIGLI NON LA VOGLIONO PIÙ VEDERE E I FRANCESI GIÀ RIMPIANGONO LA CHITARRINA DI CARLÀ…

Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

Perfetto l'inchino, perfetti gli abiti Dior disegnati con paradossale sobrietà (e prima dei deliri antisemiti) da John Galliano: il 26 marzo 2008, al castello di Windsor, Carla Bruni-Sarkozy era stata una première dame perfetta, capace di incontrare Elisabetta II senza mettere in imbarazzo - anzi, facendo inorgoglire - il marito presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy.

Oggi il successore all'Eliseo François Hollande attraversa la Manica per la sua prima visita di Stato in Gran Bretagna e alle 16 è atteso al castello di Windsor per il momento solenne del saluto alla regina. Ma Valérie Trierweiler, la difficile e gelosissima compagna del presidente, non lo accompagnerà: la première dame perfetta, stavolta, è colei che resta casa.

Non è questione di «presidenza normale» dopo gli eccessi glamour dei Sarkozy, e non si tratta neppure di contenere la delegazione in tempi di tagli alle spese di rappresentanza: il punto è che Valérie Trierweiler, dopo il catastrofico tweet del 12 giugno, è pressoché sparita dalla scena pubblica. Quel giorno, la signora litigò furiosamente con Hollande reo di sostenere alle elezioni legislative Ségolène Royal (madre dei suoi quattro figli), e decise di far vedere di che pasta fosse fatta scrivendo un messaggio di sostegno a Olivier Falorni, avversario della Royal.

Centoquaranta caratteri con i quali Trierweiler si dimostrò donna forse indipendente e di carattere - questa doveva essere l'intenzione -, ma anche gelosa e insicura, priva di rispetto per il presidente, vendicativa e incapace di capire l'importanza e la delicatezza del ruolo.

Seguirono cinque giorni in cui i due non si rivolsero la parola, e settimane nelle quali la giornalista di Paris Match è rimasta sempre a Parigi mentre il presidente ha viaggiato negli Stati Uniti e in Messico, per due volte a Roma, e nelle più vicine Bruxelles (per il vertice sull'euro) e Reims, domenica, per la cerimonia dei 50 anni della riconciliazione franco-tedesca. In tutte queste importanti occasioni diplomatiche all'estero, Trierweiler non si è mai vista. È apparsa solo una volta, all'Eliseo, durante la visita di Aung San Suu Kyi: in disparte, e senza accompagnare l'ospite fino al cortile come è d'uso.

Con crudele coincidenza, in questi giorni è uscito un po' in sordina il libro François Hollande presidente, 400 giorni dietro le quinte di una vittoria, con le fotografie di Stéphane Ruet e le didascalie scritte dalla stessa Valérie Trierweiler. Decine di immagini della campagna elettorale: Valérie in auto con François, in aereo con François, assieme a François da candidato e poi da presidente, a Parigi, a Tulle in Corrèze, a Cluny, negli angoli più sperduti della Francia.

La differenza con la distanza di oggi balza agli occhi. Non manca un'immagine del meeting di Rennes, quando Hollande e Royal salirono assieme sul palco, con questo testo di accompagnamento: «Sì, l'uomo che amo ha avuto una donna prima di me. E si dà il caso che sia stata candidata all'elezione presidenziale. Me ne faccio una ragione».

Mica tanto, visto che la sera della vittoria, sul palco della Bastiglia in festa, Hollande baciò affettuosamente sulla guancia tutti gli alti esponenti della gauche, Ségolène compresa, e pochi istanti dopo Valérie gli ordinò «adesso baciami sulla bocca».
Dopo il tweet, i figli di Hollande hanno rotto i rapporti con la nuova compagna del padre. Il presidente potrebbe per la prima volta parlare ai francesi di quel che accade nelle private stanze dell'Eliseo nell'intervista televisiva di sabato 14 luglio, giorno della Festa nazionale. A riprova che, presente o assente, Trierweiler è ormai un affare di Stato.

 

IL BACIO TRA HOLLANDE E VALERIE TRIERWEILER jpegIL BACIO DI HOLLANDE A SEGOLENE ROYAL jpegTRIERWEILER HOLLANDE SEGOLENE ROYAL segolene royal valerie trierweiler REGINA ELISABETTA DI CHRIS LEVINE CARLA BRUNI E SARKOZY

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…