boris johnson kiev volodymyr zelensky

COSA C’E’ DIETRO L’IDEA DI BORIS JOHNSON DELLA VISITA-LAMPO A KIEV PER DARE IL SUO SOSTEGNO A ZELENSKY DI PERSONA? LA GRAN BRETAGNA È IL PAESE EUROPEO CHE HA FORNITO PIÙ ARMI ALL’UCRAINA E I MILITARI BRITANNICI HANNO ADDESTRATO L’ESERCITO DI KIEV – IL PREMIER BRITANNICO: “È DI ENORME IMPORTANZA STRATEGICA, POLITICA, ECONOMICA E MORALE CHE PUTIN FALLISCA” – IL TIMORE DEGLI 007 INGLESI

Luigi Ippolito per www.corriere.it

 

boris johnson

Boris Johnson sta considerando una possibile visita-lampo a Kiev per portare la sua solidarietà al presidente ucraino Zelensky: il primo ministro britannico ha chiesto al suo staff di esaminare i dettagli del viaggio e le implicazioni per la sicurezza, anche se i servizi di intelligence sarebbero molto nervosi per i possibili rischi.

 

Boris appare tuttavia assai determinato: «Ho un fortissimo desiderio di sostenere Zelensky in ogni modo possibile – ha detto al Sunday Times -. Se questo sia una maniera utile non lo so, ma è di enorme importanza strategica, politica, economica e morale che Putin fallisca e che Zelensky vinca».

 

i militari russi sparano sui manifestanti a kherson 7

La scorsa settimana i capi dei governi di Polonia, Slovenia e Repubblica ceca sono andati a Kiev in treno in segno di solidarietà con l’Ucraina e chiaramente Johnson non vuole essere da meno: d’altra parte, il premier britannico parla ormai quasi tutti i giorni con Zelensky ed è diventato il politico più popolare in Ucraina dopo il loro presidente.

 

La ragione c’è: la Gran Bretagna è il Paese europeo che ha fornito più armi all’Ucraina, in particolare i micidiali missili anti-carro che stanno facendo strage di tank russi e i sistemi di difesa aerea che hanno finora negato a Mosca la supremazia nei cieli. Per mesi, prima del conflitto, centinaia di istruttori militari britannici hanno addestrato l’esercito di Kiev: e adesso gli ex soldati ed ex membri delle forze speciali di Londra sono il contingente più numeroso, assieme agli americani, fra i volontari stranieri accorsi a difendere l’Ucraina.

boris johnson

 

Nel mondo politico britannico, dal governo all’opposizione, non ci sono dubbi o distinguo sulla necessità di armare Kiev: e nessuno contesta il punto di vista di Johnson, secondo il quale «Putin deve fallire e deve essere visto fallire». Anche nell’opinione pubblica, schierata compatta a fianco degli ucraini, non serpeggiano tentazioni arrendiste o finto-pacifiste.

volodymyr zelensky

 

Il governo britannico si è infine detto disposto a farsi da garante della sicurezza di Kiev nel quadro di un eventuale accordo pace (sulla possibilità del quale, tuttavia, a Londra restano abbastanza scettici). È un attivismo politico-diplomatico che si spiega pure con la volontà di dimostrare che, dopo la Brexit, Londra è in grado di svolgere una politica estera autonoma anche più incisiva di quella della Ue.

boris johnsonvolodymyr zelensky ucraina missile in casa. i militari russi sparano sui manifestanti a kherson 2il centro commerciale di kiev distrutto dai russi 2mariupol bombardata dai russi 2morti a mariupol Come funzionano le armi termobaricheil centro commerciale di kiev distrutto dai russi il centro commerciale di kiev distrutto dai russi Bombardamenti a MariupolBombardamenti a Mariupol 2mariupol bombardata dai russi 1il centro commerciale di kiev distrutto dai russi 3il centro commerciale di kiev distrutto dai russi 5il centro commerciale di kiev distrutto dai russi 4volodymyr zelensky 2volodymyr zelensky volodymyr zelensky volodymyr zelensky 3zelensky boris johnson

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…