COME HA FATTO INFANTINO A DIVENTARE PRESIDENTE DELLA FIFA? - SECONDO UN'INCHIESTA DELLA "SÜDDEUTSCHE ZEITUNG" E DI "LE MONDE" CI SAREBBE PROPRIO LUI DIETRO L'INDAGINE CHE HA DECAPITATO IL TICKET BLATTER-PLATINI - LA CARRIERA DIRIGENZIALE DI "LE ROI" MICHEL FU STRONCATA DALLA PROCURA DI BERNA, E I DUE QUOTIDIANI EVIDENZIANO I RAPPORTI TRA UN AMICO D’INFANZIA DI INFANTINO E IL PROCURATORE…
“Come ha fatto Gianni Infantino a diventare presidente della Fifa?”. È una domanda che la Süddeutsche Zeitung si pone da un bel po’. Il giornale tedesco non molla, indaga da mesi sulla repentina ascesa al vertice del potere del calcio di Infantino. E scrive del legame evidente tra Infantino e l’inchiesta che ha di fatto decapitato il ticket Blatter-Platini.
In un lungo articolo, frutto di un’inchiesta in combinata con Le Monde, oggi scrive di una lettera-chiave. “Alla fine di maggio 2015, il vecchio sistema calcistico è esploso a Zurigo quando i pubblici ministeri federali e la magistratura statunitense stavano indagando sulla corruzione della Fifa.
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Il successore di Blatter era già stato concordato: sarebbe subentrato Michel Platini. Era dato per scontato. Ma una lettera del procuratore federale svizzero ha segnato l’inizio della fine di Platini, e l’inizio dell’ascesa di Infantino”. “Come suggeriscono più che mai i nuovi documenti, questa riorganizzazione è strettamente collegata a un avventuroso pasticcio giudiziario”.
“Da più di tre anni, il misterioso rapporto tra la Procura di Berna e la Fifa solleva nuovi interrogativi. Sono ormai famosi i tre incontri segreti tra Infantino e Michael Lauber, all’epoca capo del procuratore federale Thormann, nel 2016 e nel 2017. La continuazione di quella bizzarra vicenda è costata al procuratore federale Lauber il suo lavoro nel 2020”.
Secondo la Süddeutsche nel 2015, quando l’addio di Blatter e l’ascesa di Platini erano certi, ogni funzionario di federazione nel mondo del calcio sapeva cosa avrebbe significato la salita di Platini per Infantino.
All’epoca era segretario generale dell’Uefa sotto Platini: il suo capo ai vertici della Fifa avrebbe significato la fine dei suoi sogni di carriera. “Platini aveva pianificato una Fifa senza Infantino, era diventato sospettoso”.
Ma improvvisamente, il 25 settembre 2015, esce fuori l’indagine svizzera che coinvolge Blatter e Platini. La BA di Berna ha aperto un procedimento penale e il comitato etico della Fifa ha immediatamente bandito i due boss del calcio. “La carriera di Blatter era comunque finita: il vero perdente era Platini”.
“Nel febbraio 2016 ha vinto le elezioni Fifa, anche attraverso una costosa campagna che è stata finanziata dalle casse dell’Uefa. Quello che nessuno sospettava all’epoca è che un vecchio amico d’infanzia di Infantino aveva lavorato a lungo in background al BA di Berna: Rinaldo Arnold, pubblico ministero nel Vallese, il cantone di origine di Infantino. Fu Arnold che organizzò il suo primo incontro con Lauber dopo l’elezione di Infantino”.
I pezzi del puzzle – scrive il giornale tedesco – sono stati messi insieme pezzo per pezzo per mesi. “E’ stato Infantino a far esplodere la bomba Blatter-Platini attraverso il suo amico d’infanzia alla Procura di Berna? Entrambi hanno sempre negato con veemenza”.
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