ponte sullo strutto - by emiliano carli matteo salvini

C’È QUALCUNO CHE NON DICE LA VERITÀ: SALVINI O MELONI? – IL “CAPITONE” RINTIGNA: “NELLA MANOVRA CI SARÀ IL FINANZIAMENTO PER IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: L’OBIETTIVO È CHE IL PRIMO TRENO ATTRAVERSI IL COLLEGAMENTO NEL 2032. IL COSTO NON DOVRÀ SUPERARE I 12 MILIARDI” – MA LA SORA GIORGIA NON LA PENSA COSÌ: IERI HA FATTO UNA SFURIATA IN CDM CONTRO LE PRETESE DEI MINISTRI (“BASTA INSEGUIRE IL CONSENSO”), A CUI IL CAPOGRUPPO DI FDI, TOMMASO FOTI, HA AGGIUNTO: “DUBITO CHE IL PROSSIMO ANNO SAREMO GIÀ AGLI APPALTI”

matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina

SALVINI, IN MANOVRA CI SARÀ FINANZIAMENTO PER I PONTE

(ANSA) - "Quando fai la legge di bilancio cadono tanti uccelli del malaugurio perché o un finanziamento per il ponte c'è o non c'è. Tertium non datur. E siccome ci sarà l'obiettivo è che il primo treno attraversi il collegamento stabile tra Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma, nel 2032". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al convegno The Young Hope.

 

TOMMASO FOTI 2

SALVINI, 'IL COSTO DEL PONTE STRETTO NON OLTRE 12 MILIARDI'

(ANSA) - "La norma che dà vita al ponte sullo Stretto compie 52 anni a dicembre. L'obiettivo è che il cinquantaduesimo compleanno coincida con la copertura economica dell'intero costo che non dovrà superare i 12 miliardi nei prossimi 10 anni". Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al convegno The Young Hope. "Sono assolutamente soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questi 11 mesi", ha detto.

 

IL PONTE SULLO STRETTO NECESSARIO - VIGNETTA BY GIANNELLI

IL VICOLO STRETTO DI SALVINI – FRATELLI D'ITALIA FA SAPERE AL "CAPITONE" CHE, NELLA LEGGE DI BILANCIO, NON CI SARANNO SOLDI PER REALIZZARE, O ANCHE SOLO AVVIARE, IL PONTE SULLO STRETTO – UNA “RIPICCA” DI PALAZZO CHIGI PER LE CONTINUE SPARATE DEL LEGHISTA CHE SPINGE PER L’OPERA DA 15 MILIARDI – GIORGETTI EVOCA UN ESCAMOTAGE: APRIRE UN CAPITOLO DI SPESA CON UN PO’ DI FONDI PER LO SVILUPPO. MA DI QUATTRINI VERI, PER ORA, NEANCHE UN EURO…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/vicolo-stretto-salvini-ndash-fratelli-39-italia-fa-sapere-368669.htm

 

meme giorgia meloni matteo salvinisalvini ponte sullo strettomeme su Matteo Salvini e il ponte sullo strettomatteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina MATTEO SALVINI E IL PLASTICO DEL PONTE SULLO STRETTO APPALTARE DELLA PATRIA - MEME BY EMILIANO CARLI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…