giorgio mule meloni montaruli

IL CALCIO DEL MULÈ - A RENDERE LA VITA DIFFICILE AI MELONIANI C’E’ IL FORZISTA GIORGIO MULÈ: “QUESTI DI FRATELLI D’ITALIA NON TOLLERANO IL DISSENSO RISPETTO A QUELLO CHE FANNO E DICONO. O LA PENSI COME LORO OPPURE SEI UN NEMICO” - IL BOTTA E RISPOSTA SUL CASO MONTARULI: “HA PRESO UNO SCHIAFFO MORALE LA CUI IMPRONTA GLI MANTERRÀ LA FACCIA MOLTO PIÙ ROSSA DI QUANTO RUBICONDA GIÀ SIA” - LA SUA REPLICA: “QUESTO COMUNICATO CONTRO DI ME EQUIVALE ALLE SCRITTE CHE SI VERGANO NEI CESSI DEGLI AUTOGRILL” - LOLLOBRIGIDA “PROFETIZZA” CHE MULÉ FARÀ LA FINE DEI FINIANI - LA CONTROREPLICA: “TUTTE MINCHIATE!”

giorgio mule foto di bacco

1 - IL DUELLO CONTINUO DI MULÈ CON FDI: O LA PENSI COME LORO O SEI UN NEMICO

Estratto dell’articolo di T.L. per il “Corriere della Sera”

 

«[…] questi, da quando è nato il governo, non solo non tollerano il benché minimo accenno di dissenso rispetto a quello che fanno e dicono. Questi o la pensi come loro oppure sei un loro nemico. Ragionano sulla base dell’“O con noi o contro di noi”. Tutti quelli con un minimo di pensiero autonomo, loro li vogliono sottomessi, con la testa nell’acqua, morti».

 

AUGUSTA MONTARULI PRIMA E DOPO

Lui è Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, carattere ruvido, pensiero altrettanto, uno che non le manda a dire e che spesso non si trattiene. I «loro» a cui si riferisce […] sono invece i Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. […] Mulè è una furia. Già di suo si surriscalda quando lo accusano di essere una spina nel fianco della maggioranza o un falco di Forza Italia, figurarsi ieri. […] «Mulè pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni (...), ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli, la cui impronta gli manterrà la faccia molto più rossa di quanto rubiconda già sia».

 

[…] Le dichiarazioni agguerrite di Mulè sulle dimissioni dell’ormai ex sottosegretaria ingialliscono in mezzo secondo come una vecchia foto dimenticata in un cassetto e lui stesso, […] sembra sconfessato dal Cavaliere in persona. Un collega di partito lo chiama per chiedergli lumi, lui risponde mandandogli il video con le risposte a Sabato24 su Rainews.

giorgio mule sottosegretario di stato alla difesa foto di bacco

 

«Ma quale sconfessato e fuori linea, Berlusconi dice le cose che avevo detto io, ascolta bene! […] Io non penso di dire cose campate in aria. Porto in giro la linea di Forza Italia, che è quella di un signore che ha fatto per anni il presidente del Consiglio e che ha fondato il centrodestra, che si chiama Silvio Berlusconi. Il problema sono questi», e cioè Fratelli d’Italia, «che da quando è nato il governo si sono scoperti seguaci di un pensiero unico: il loro. Su tutto, dalla composizione della squadra dell’esecutivo al Superbonus, o si fa come dicono o sei un nemico. Vediamo come va a finire...».

 

2 - SCOPPIA LA RISSA FDI-FORZISTI “A MULÉ UNO SCHIAFFO MORALE” E LUI: DA VOI SCRITTE NEI CESSI

giorgio mule mara andria ada masella foto di bacco

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

«Scriva: questo comunicato di Fratelli d’Italia contro di me equivale alle scritte che si vergano nei cessi degli autogrill». Bum! Alle nove di sera il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, uno dei dirigenti più in vista di Forza Italia, non ha nessuna intenzione di porgere l’altra guancia. È gelido.

 

In mattinata, ospite di Rai News, aveva chiesto alla sottosegretaria all’Università, la meloniana Augusta Montaruli, condannata per peculato in Rimborsopoli, di prendere in considerazione le dimissioni. «Lei e il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c’è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo », aveva detto Mulé.

 

giorgio mule sottosegretario alla difesa foto di bacco

Poi Montaruli si è dimessa da sottosegretaria all’Università. E a quel punto «fonti autorevoli» di Fratelli d’Italia davano, sulle agenzie di stampa, dell’ubriacone a Mulé: «Pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli, la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda sia già». Poi, a rincarare la dose, si ricordava che Forza Italia di «pregiudicati eccellenti ne vanta più di uno».

 

Schiaffo contro schiaffo. Veleno contro veleno. Dentro la maggioranza di destra che governa il Paese è un ring continuo. Balneari. Super bonus. La commissione d’inchiesta sui giudici, proposta dal forzista Cattaneo e stoppata dai meloniani: i fronti del dissidio sono ormai quotidiani. Mulé ha aspettato per tutto il pomeriggio una telefonata di scuse da qualche big di FdI. Nessuno lo ha cercato.

 

giorgio mule giorgio battisti foto di bacco

[…] In Fratelli d’Italia si accorgono di avere forse esagerato un po’ con quel cazzotto sferrato a Mulé. Allora viene diramata una nota del direttivo del partito: «Anche Fratelli d’Italia non risponde agli anonimi e se avesse dovuto rispondere a Mulé lo avrebbe fatto di persona e non attraverso le agenzie». Insomma Fratelli d’Italia smentisce Fratelli d’Italia. Il centrodestra italiano è sempre più il partito dell’amore.

 

3. MULÉ, RIBELLE DI LOTTA E DI GOVERNO “NON SIAMO LE ANCELLE DI GIORGIA PARTITO UNICO? MANCA L’AMALGAMA”

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

giorgio mule pier ferdinando casini foto di bacco

Cita Angelo Massimino, l’indimenticato presidente del Catania: «L’amalgama non si può comprare, perciò noi il partito unico non lo faremo». Sornione e diretto, […] Giorgio Mulé di Forza Italia, il vero capo dell’opposizione interna a Giorgia Meloni. […] si è ritagliato la parte del guastafeste di lotta e di governo. Sul decreto Rave. Sul Superbonus. Sulla Finanziaria, definita «una tisana». L’altro giorno quelli di Fratelli d’Italia hanno perso la pazienza e gli hanno dato dell’ubriacone […]

 

[…] «Non vogliamo fare le ancelle. Non siamo in maggioranza per ascoltare le messe cantate. Siamo i liberali, i garantisti, gli europeisti, e vogliamo dire la nostra con piena dignità». […] Con Meloni solo per sporadici messaggi. Circola voce che la premier un giorno lo abbia rimproverato per l’eccesso di autonomia. Mulé teme come tanti che Meloni voglia fagocitare Forza Italia alle Europee.

 

giorgio mule alfonso signorini

Mulé non sa celare il proprio malumore. E quando Giovanni Donzelli attaccava il Pd lui, che presideva l’Aula, per tre volte ha cercato di contenerlo, invitandolo a chiudere l’intervento. «Niente, io ho provato a metterlo in guardia che stava facendo un grave errore di ortografia: non si attacca in quel modo l’opposizione». Ora Francesco Lollobrigida va dicendo in giro che Mulé farà la fine dei finiani. «Minchiate!», reagisce Mulé, e si mette a ridere.

giorgio mule foto di bacco

 

[…] Reputa i meloniani troppo baldanzosi, irrispettosi, hanno trattato male Berlusconi, non volevano Ronzulli ministro, Giuseppe Mangialavori sottosegretario. Insomma, a mettere in fila i fatti, più che una battaglia ideale sembra una manovra di posizionamento. […] Ha 54 anni. È figlio di un oculista e di un’insegnante di lettere. Terzo di quattro figli maschi. Infanzia a Mazara del Vallo, in Sicilia, dove la mamma, di 82 anni, vive ancora.

 

Sono le zone di Matteo Messina Denaro. «Avevo amici di Castelvetrano, chi dice che sono tutti omertosi non conosce la complessità dell’isola, e nemmeno io del resto l’avrei riconosciuto se l’avessi incontrato per strada». […]

 

alfonso signorini flavio briatore giorgio mule e lucio presta a reggio calabria

4 - BONUS, ASSALTO DI B. LOLLOBRIGIDA (FDI): “FARÀ LA FINE DI FINI”

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

[…] Francesco Lollobrigida, fedelissimo della premier e ministro dell’Agricoltura, risponde per le rime: “Il controcanto modello Fini non ha mai pagato, anzi è l’inizio della decadenza – dice Lollobrigida al Fatto Quotidiano – e Forza Italia dovrebbe saperlo bene...”. Una risposta al veleno che va a colpire proprio Berlusconi, “vittima” dell’opposizione interna dell’ex presidente della Camera accusato ad Arcore di essere un “traditore”. […]

 

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!