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CARLO CALENDA, LA NOMINA A MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO L’HA INCASSATA. MA DA QUI A GOVERNARE DAVVERO IL MINISTERO CE NE CORRE. LA NEW ENTRY DEL GIGLIO MAGICO TEME INFATTI CHE IL CAPOGABINETTO DELLO SVILUPPO, VITO COZZOLI, VOGLIA FARE LUI IL MINISTRO: COME FACEVA CON LA GUIDI
CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo
Aspirina per Dagospia
Alle 17, quando firmerà al Quirinale, Carlo Calenda non sarà ancora sicuro di aver vinto o meno la partita. La nomina a ministro dello Sviluppo economico l’ha incassata. Ma da qui a governare davvero il ministero ce ne corre. A preoccupare Calenda è soprattutto la scelta del capo di gabinetto; al punto di aver subordinato la nomina a ministro alla possibilità di cambiare il capo di gabinetto di Federica Guidi.
Si tratta di Vito Cozzoli, ampiamente citato nelle carte di Tempa Rossa. A preoccupare il neo ministro sono soprattutto le amicizie ed i legami di Cozzoli. Si dice che sia estremamente vicino al “pianeta” di Autostrade Spa (Benetton) e che vanti sponsor fra le fila dell’Opus Dei. Calenda teme che, alla fine, Cozzoli voglia fare lui il ministro: come faceva con la Guidi.
VITO COZZOLI
CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo
CARLO CALENDA
CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo