albino ruberti miguel gotor massimiliano smeriglio goffredo bettini. roberto gualtieri

CAMPIDOGLIO E PEPERONCINO – LE DIMISSIONI DI GOTOR SONO STATE “SPINTANEE”: IL PD ROMANO DA MESI RITENEVA CHE FOSSE STATO TROPPO EVANESCENTE, (A ROMA SE LA COMANDA IL PREZZEMOLINO MELONIANO FEDERICO MOLLICONE) – DIETRO IL NOME DI SMERIGLIO C’È LA “LARGA” MANUS DI BETTINI – IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ PER GUALTIERI, CON I CANTIERI DEL GIUBILEO IN RITARDO, SERVE UN UOMO DI POLSO (E DI PUGNO) COME ALBINO RUBERTI

 

 

DAGONOTA

miguel gotor foto di bacco

Aspettando Gotor. Le dimissioni dell’assessore alla cultura del Comune di Roma non sono certo state un fulmine a ciel sereno.

 

Da mesi ormai il “ballerino di flamenco” (De Luca-dixit) era dato in uscita. E non, o meglio, non solo, come vuole far credere lui, per ragioni personali (“Ho due figlie che hanno bisogno della presenza del padre”).

 

Le dimissioni di Gotor, infatti, sono state piuttosto “spintanee”: da assessore alla cultura è stato considerato dal Pd romano evanescente: ha permesso infatti a Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura della Camera e prezzemolone delle serate della Capitale, di spadroneggiare, molto più di quanto sia riuscito a fare lo storico, più impegnato a scrivere libri che a occuparsi degli eventi capitolini.

 

albino ruberti roberto gualtieri

Il nome di Massimiliano Smeriglio, a dispetto della candidatura nelle liste di Avs alle europee, arriva dal “corpaccione” dem. Nel senso di Goffredo Bettini che a gennaio scrisse un post in lode dell’ex europarlamentare, aprendo di fatto a un suo ingresso in giunta.

 

Il ritorno di Albino “Rocky” Ruberti, invece, viene considerato da tutti una manna dal cielo.

 

L’amministrazione comunale by Gualtieri è in evidente difficoltà: mancano tre mesi all’apertura del Giubileo, ci sono ancora centinaia di cantieri aperti e il sindaco non sa dove mettere le mani. Insomma, un uomo di polso (e di pugno) come Ruberti non può che essere utile per rimettere in sesto la macchina amministrativa…

 

massimiliano smeriglio

 

GUALTIERI CAMBIA DUE ASSESSORI: GOTOR SI DIMETTE, CATARCI VIENE SPOSTATO. ENTRANO SMERIGLIO E BUGARINI

Estratto dell’articolo di Matteo Scarlino per www.romatoday.it

 

Roberto Gualtieri, a quasi tre anni dal varo della sua giunta, cambia i primi due assessori. L'assessore alla cultura Miguel Gotor ha infatti rassegnato, per motivi personali, le sue dimissioni.

 

roberto gualtieri e cesto i nuovi cestini di roma

A sostituirlo sarà Massimiliano Smeriglio, parlamentare europeo bocciato alle ultime elezioni e dato, da mesi, come […] in attesa sull'uscio della porta del Campidoglio. Per farlo entrare, oltre alle dimissioni di Gotor, si è reso necessario lo spostamento di Andrea Catarci che da assessore al personale diventa direttore del nuovo ufficio di scopo all’interno del gabinetto del sindaco che sarà denominato “Giubileo delle persone e Partecipazione".

 

[…] Salvato il peso della quota Avs, a sostituire Catarci sarà un uomo della corrente manciniana, Giulio Bugarini fino a poche ore fa capo segreteria di Roberto Gualtieri.

 

Ruolo di fiducia che il sindaco ha deciso di affidare ad Albino Ruberti, ex capo di gabinetto, attualmente alla guida di Risorse per Roma, che torna in Campidoglio dopo il discusso video di agosto 2022 in cui minacciava, in un diverbio, un Francesco De Angelis, ras delle preferenze della Ciociaria.

 

 

GOFFREDO BETTINI ROBERTO GUALTIERI BY EDOARDO BARALDI

[…]  Sostituzioni e non rimpasto filtra dal Campidoglio. Già perché fosse dipeso da Gualtieri non una pedina in giunta sarebbe stata toccata. E invece la scelta di Gotor, comunicata nel weekend, ha messo in moto il risiko.

 

Per la cultura si è deciso di pescare in Alleanza Verdi Sinistra, scegliendo quello che è il leader romano. Per salvaguardare gli equilibri si è scelto di mettere in panchina Andrea Catarci che, almeno a parole, paga solo l'appartenenza politica, identica a quella di Smeriglio.

 

Cambia la giunta, ma non gli equilibri, quantomeno all'apparenza. Con Gotor va via uno dei tre assessori raccontati 3 anni fa come scelti personalmente da Gualtieri. Restano solo Zevi e Segnalini. Entra in squadra Bugarini, di provata fede manciniana prima ancora che gualtierano. La sua scelta viene motivata come quella dell'esponente che più da vicino ha seguito le situazioni legate al personale.

 

miguel gotor foto di bacco

A sostituirlo Ruberti, uomo macchina dello zingarettismo che tanto è mancato dalle sue dimissioni di due anni fa. Torna in squadra, dietro le quinte, come Catarci.

 

Alla ribalta un altro pezzo dello zingarettismo che fu, ovvero Massimiliano Smeriglio, oggi in Avs, pesantemente sponsorizzato da Goffredo Bettini che con il suo post, mesi fa, aveva di fatto aperto all'ingresso in giunta dell'ex parlamentare europeo, posizionandolo al famoso uscio della porta del Campidoglio. […]

roberto gualtieri gira per i cantieri 1roberto gualtieri foto mezzelani gmt309roberto gualtieri

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…