LA ZUPPA DEL CASALEGGIO – IL PARA-GURU GRILLINO GRIDA AL ‘GOMBLOTTO’: ‘MACCHINA DEL FANGO IN AZIONE, PRONTI DOSSIER CONTRO DI ME’ – POLEMICHE SULLE PARLAMENTARIE DE’NOANTRI, GRILLO: ‘IN LISTA CON 33 PREFERENZE? NESSUNO SCANDALO, IL CAV NOMINA CHI GLI PARE’…

Emanuele Buzzi per ‘Il Corriere della Sera'

Uno sfogo e un'accusa. Gianroberto Casaleggio si difende attaccando. Il cofondatore del Movimento avverte sul blog - «so di dossier in preparazione su di me, sulla mia famiglia e sulla mia società, come già accadde l'anno scorso» - e annuncia un secco cambio di strategia. «Voglio anticiparli, nelle prossime settimane rilascerò alcune interviste a giornalisti indipendenti (sì, esistono anche se sono una percentuale infinitesimale) e non risponderò a nessuna domanda pubblica tesa a screditarmi», scrive sul blog. Con una stoccata finale: «Invito i professionisti del fango a non perdere il loro tempo e di non farlo perdere a me con delle querele».

Dietro alla mossa si intravede sia la volontà di evitare alcuni episodi spiacevoli capitati durante la campagna elettorale per le Politiche sia un cambio di atteggiamento verso i media - che coinvolge non solo lo stratega, ma anche Beppe Grillo e i parlamentari - dettato (anche) dal desiderio di aprirsi a una platea più ampia e diversificata di potenziali elettori e di far sentire direttamente la propria voce.

Proprio su questa via si è mosso Grillo, ieri già a Napoli in vista della tappa odierna del suo tour. Il leader ha di fatto iniziato la campagna elettorale e si è intrattenuto per oltre un'ora con alcuni cittadini al Borgo Marinari. «Noi dobbiamo mandare al Parlamento europeo più parlamentari del Pd. Noi abbiamo 2 milioni di italiani che votano scheda bianca e se intercettiamo questo, abbiamo vinto», ha detto. In giornata aveva commentato via blog le critiche alle nuove Parlamentarie, in special modo alla selezione del valdostano Manuel Voulaz, in lista per Bruxelles con sole 33 preferenze.

«Che critica è? Berlusconi nomina chi gli pare, un solo voto: il suo, qui almeno sono 33 cittadini», attacca Grillo. Ma in realtà l'esito delle votazioni continua a far discutere animatamente, in special modo all'interno del Movimento. «In Valle D'Aosta alcune centinaia di persone non hanno completato la certificazione», ammette il consigliere regionale Stefano Ferrero. Che fa mea culpa: «È stato anche un nostro errore di comunicazione». E aggiunge: «Noi non sappiamo chi siano i nostri iscritti e quindi non possiamo contattarli».

Anche in Sicilia le votazioni stanno creando molto malessere nei meetup. Il caso-segnalazioni divampa. C'è chi chiede l'espulsione di Riccardo Nuti. La discussione invade i social network e i forum. Alcuni senatori siciliani si sono già schierati e il dibattito prende le mosse (anche) dalle loro parole. «Prendo le distanze da tutti coloro che hanno dato indicazioni di voto o fatto endorsement per le Europee. Reputo questo comportamento scorretto e sicuramente non nelle corde del Movimento», scrive Nunzia Catalfo. «Chiedo agli attivisti di non scoraggiarsi e di reagire», dice Mario Giarrusso. Detto, fatto.

Nella discussione viene coinvolta anche la deputata regionale Claudia La Rocca, che posta le sue preferenze per il ballottaggio. Interviene anche Giancarlo Cancelleri. Alcuni attivisti parlano di uso improprio dei profili del Movimento. In discussione è il futuro pentastellato. E proprio dei passi da fare per far maturare il dibattito interno nei Cinque Stelle - traducendolo in una crescita per i pentastellati - hanno discusso ieri a Roma anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. «Con Luigi ho parlato di Europa e di Italia», scrive Pizzarotti. Un orizzonte per i Cinque Stelle che nasce proprio dalla capacità di ascoltare le sue mille voci.

 

 

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