grillo piano forattini giavazzi

IL PONTE DEL GRILLO – AMPLIAMENTO DI DUE CIMITERI, RISTRUTTURAZIONI E PISCINE: ECCO IL FORMIDABILE CURRICULUM DELL’ARCHITETTO DEL PROGETTO ALTERNATIVO PER IL PONTE DI GENOVA, SPONSORIZZATO DA BEPPE GRILLO (“GENIALE”) – DAL PRIMO VAFFA DAY ALLA VISITA INSIEME ALLA CASA BIANCA: PERCHÉ PROPRIO ORA IL COMICO HA SCARICATO L’AMICO DI UNA VITA RENZO PIANO?

1 – HA RISTRUTTURATO CASE E PISCINE MA GRILLO LO VUOLE PER IL PONTE

Valentina Carosini per “il Giornale”

 

STEFANO GIAVAZZI 1

L'ampliamento di due cimiteri, a Pogliano Milanese e Gessate, diverse «ristrutturazioni appartamento», una palestra, un «centro natatorio polifunzionale» ma anche il recupero di un rustico e la realizzazione di un lavabo in lamiera.

 

E, accanto, il progetto del «Nuovo ponte di Genova», alternativo a quello presentato da Renzo Piano e donato alla città dopo il crollo di ponte Morandi. C'è questo nel portfolio-vetrina sul sito web della «Fi-G Associati», lo studio dell'architetto Stefano Giavazzi di Bergamo che ha firmato il progetto alternativo per la ricostruzione del viadotto in un video apparso sul blog di Beppe Grillo, in quella che il guru M5s ha salutato come un'ipotesi «a dir poco geniale».

 

IL PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DI PONTE MORANDI DI STEFANO GIAVAZZI

Per capire chi sono i progettisti «Fi-G» basta leggere il profilo dello studio e la descrizione della filosofia di progettazione intrisa di «inesorabilmente», citati ad intervalli regolari. Un occhio all'efficienza energetica e al «comportamento sostenibile legato inesorabilmente alla qualità della nostra vita» attraverso l'architettura considerata «fenomeno culturale legato inesorabilmente al corretto sviluppo costruttivo».

 

Un tripudio che non si placa neanche nella definizione delle attività dello studio (legate «inesorabilmente alla ricerca e sperimentazione») e degli obiettivi: offrire «un approccio integrato ai problemi multidisciplinari legati inesorabilmente all'architettura».

 

STEFANO GIAVAZZI

«Basta Formalismi di chiglie, vele, pennacchi, ingegneria auto celebrativa. Ora occorre progettare con lo sguardo rivolto al futuro», scrive Giavazzi stesso passando alla presentazione del nuovo viadotto avveniristico, a più livelli, niente abbattimenti, che insisterebbe sull'area del secondo torrente più grande della città.

 

PONTE MORANDI GENOVA

Il video su Youtube ha superato le 150mila visualizzazioni, il tutto mentre Genova aspetta riposte su modi e tempi di abbattimento e ricostruzione dopo il crollo del 14 agosto. Intanto viaggiano verso Roma le richieste sul decreto Genova che oggi sarà limato con le ultime definizioni, prima del varo definitivo, nel vertice alla presidenza del Consiglio tra il premier Giuseppe Conte, il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci.

 

simulazione crollo ponte morandi genova 4

Sul tavolo le questioni legate ai poteri del Commissario alla ricostruzione, che per gli enti locali non dovranno assorbire quelli del Commissario dell'emergenza. Da affinare anche i contributi per i privati, gli indennizzi per gli sfollati, gli investimenti sul trasporto pubblico e le garanzie sulle infrastrutture, come la gronda.

 

«Alto, bello, biondo, occhi blu? Vediamo. Non abbiamo ancora l'identikit ma sarà colui che ci garantirà di realizzare il ponte quanto prima: ci interessa il risultato», ha precisato ieri il premier Conte parlando del commissario.

renzo piano giovanni toti progetto ponte morandi genova

 

Sul passato, invece, sono puntati gli occhi di chi indaga per ricostruire le cause del disastro e individuare i responsabili. La Guardia di Finanza di Genova ieri mattina, con un blitz nelle sedi del Politecnico di Milano e del Cesi, ha sequestrato una serie di documentazioni informatiche e cartacee nel quadro dell'inchiesta sul crollo, tra cui scambi e corrispondenze via mail.

 

IL PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DI PONTE MORANDI DI STEFANO GIAVAZZI

Non è esclusa al momento tra le cause che innescarono il cedimento l'ipotesi dell'eventuale aggravio di peso, su una struttura già messa a dura prova, portato dal transito di un super-autoarticolato di una ditta di Novi Ligure, precipitato dal viadotto e il cui autista è uscito miracolosamente illeso dal disastro.

 

Il tir era in regola con il peso, trasportava un rotolo d'acciaio da 440 quintali, inferiori ai 462 previsti come tetto massimo. Ma fu tra i più pesanti ad attraversare il viadotto nelle ore della tragedia.

 

2 – IL COMICO E L' ARCHISTAR AMICI (E CONCITTADINI) DIVISI DAL PROSSIMO PONTE

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

IL PROGETTO DI PONTE DI RENZO PIANO PER GENOVA

 

«A dir poco geniale». I ponti sono fatti per unire, ma un progetto di ponte, tanto più se da realizzarsi a casa propria, può anche dividere due uomini che sono amici veri da più di trent' anni.

 

Attenzione alle forzature e ai titoli sulle liti in famiglia, perché negli anni recenti a Beppe Grillo e Renzo Piano capita sempre più spesso di pensarla diversamente su molti aspetti dello scibile umano e politico, e convivono entrambi in serenità con questa diversità di vedute, come è sacrosanto che sia.

RENZO PIANO E BEPPE GRILLO CON FORATTINI

 

Ma l' enfasi che il fondatore ed ex plenipotenziario di M5S ha messo nel pubblico elogio sul suo blog dell' idea venuta all' architetto bergamasco Stefano Giavazzi per la ricostruzione del ponte Morandi non è passata inosservata, soprattutto in una città come Genova, dove la comunione di vita tra le sue celebrità è sempre stata vissuta con malcelato orgoglio, come un tratto identitario, dalla coppia Fabrizio De Andrè-Paolo Villaggio a quella dei compagni di scuola e coetanei Gino Paoli e Renzo Piano, i due magneti capaci di attirare a sé una compagnia di altri espatriati che comprendeva il comico ritornato a essere tale dopo la ritirata dal suo movimento, Antonio Ricci, suo ex autore, e anche Arnaldo Bagnasco, ex camallo del porto divenuto personaggio importante del mondo televisivo, scomparso nel 2012, con il dentista Flavio Gaggero a fare da fulcro e genius loci.

 

RENZO PIANO, GINO PAOLI E BEPPE GRILLO

Sono persone che hanno a cuore Genova, e spesso si sono spese con discrezione per il suo bene. Infatti quando Piano ha risposto alla chiamata del presidente Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci, che nel momento di massima depressione cittadina avevano bisogno di un colpo d' ala per risollevare il morale e l' orizzonte, molti hanno pensato che la generosità dell' architetto di fama mondiale potesse anche spiegare il silenzio prolungato del suo sodale Grillo, che da quel 14 agosto ha emesso soltanto un attacco per la verità persino flebile nei toni contro Autostrade, quasi fosse un imprimatur d' ufficio alla posizione assunta dal suo ormai ex Movimento.

BEPPE GRILLO YOGA

 

Non che fosse una mossa concordata, a crederci si farebbe un torto all' indipendenza di Piano e alle regole di un' amicizia che sopravvive anche alle opinioni diverse, ma la discesa in campo del senatore a vita poteva essere interpretata come un gesto che metteva d' accordo tutti, a cominciare dai parenti acquisiti.

 

Perché i due sono amici davvero, e non hanno mai fatto mistero del loro legame affettivo. Nel loro album pubblico dei ricordi c' è l' incursione alla Casa Bianca del 1998, quando Piano chiese a Grillo di accompagnarlo a ritirare il premio di architetto dell' anno, con il comico che si sostituì a un vincitore delle edizioni precedenti evocato da Bill Clinton, alzandosi per ricevere gli applausi, e simulando con le mani un ponte a tripla corsia per rispondere ai commensali che gli chiedevano cosa avesse fatto ricevere quella onorificenza.

beppe grillo contro la legge elettorale

 

Ci sono le visite reciproche, sui cantieri e nei teatri di mezzo mondo, e poi le gite sulla barca a vela dell' attuale senatore a vita, il Kirribilli, che in lingua maori significa luogo pescoso. Alla sua inaugurazione, alcuni anni fa a Viareggio, fu Grillo a rompere l' ufficialità chiedendo all' armatore-architetto quanto l' avesse pagata. «Ma dillo in euro, così fa meno impressione».

 

incontro con renzo piano toti bucci castellucci 5

C' è soprattutto un affetto vero e capace di resistere alle scosse del tempo e della politica, con Piano in veste di fratello maggiore che dal giorno del primo Vaffa day chiamava in continuazione la casa di Grillo, preoccupato per quel che gli sarebbe potuto accadere.

 

Anche dopo, quando M5S è diventato una cosa piuttosto seria, l' architetto ha sempre fornito una copertura all' amico, «che cavalca la ricostruzione di una cultura civica in Italia», mentre nel 2013 Grillo non ha esitato a candidare al Quirinale l' architetto di fama mondiale.

RENZO PIANO PONTE MORANDI GENOVA

 

Lui rifiutò, così come l' allora leader dei Cinque stelle rifiutò il suo invito ad allearsi con il Pd, a riprova di una reciproca indipendenza intellettuale. Per tutto questo, non è facile capire quello che al netto dei rapporti tra i due potrebbe essere definito come uno sgarbo, motivato forse dal fatto che Piano è stato chiamato dalle persone, Toti su tutte, che oggi vengono percepite come fronte avverso da M5S.

 

beppe grillo luigi di maio

Anche se il suo blog personale è ormai una palestra del bizzarro, proprio in virtù delle origini comuni, e del momento che sta vivendo la loro città, il cofondatore di M5S dovrebbe essere il primo a sapere della differenza che passa oggi tra l' idea di un genovese che ha firmato il Pompidou di Parigi, lo Shard di Londra, l' Auditorium di Roma eccetera, e quella di un suo pur valido collega che ha fama, esperienza e curriculum più circoscritti.

 

«Io credo che l' ascolto, il dibattito, anche il dissenso, siano fondamentali» ripete spesso Piano a proposito della sua professione. Resteranno amici, quasi fratelli. Ma non sono esattamente gemelli.

QUEL CHE RESTA DEL PONTE MORANDI VISTO DAL QUARTIERE DEL CAMPASSO A GENOVAil crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genova

 

 

il crollo del ponte morandi a genova il crollo del ponte morandi a genovail ponte di genova e le case sottostanti i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova ponte morandi genova

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