matteo renzi carlo nordio andrea delmastro emanuele pozzolo

IL CASO POZZOLO DIVENTA SEMPRE PIÙ NEBULOSO – LA PREVISIONE DI MATTEO RENZI, CHE SI È APPASSIONATO PARTICOLARMENTE ALLA SPARATORIA DI ROSAZZA: “SCOPPIERÀ IL BUBBONE. LA STORIA NON È CHIUSA E DELMASTRO NON HA DETTO LA VERITÀ” – NORDIO LIQUIDA LA QUESTIONE CON UN “INCHINO” AL “SEGRETO ISTRUTTORIO”. MA LE COSE CHE NON TORNANO SONO MOLTE, A PARTIRE DALLO SCARICABARILE IMMEDIATO VERSO IL DEPUTATO PISTOLERO EMANUELE POZZOLO. CHE NEGA DI AVER SPARATO E ACCUSA IL CAPOSCORTA DI DELMASTRO, PABLITO MORELLO (EX PORCELLO) – SE DELMASTRO, AL MOMENTO DELLO SPARO, ERA USCITO DAVVERO A BUTTARE LA SPAZZATURA, COME SOSTIENE, CI ERA ANDATO DA SOLO: GLI AGENTI DI SCORTA, PAGATI DALLA COLLETTIVITÀ PER SEGUIRLO, DOV’ERANO?

 

BIELLA CIAO - MEME BY EMILIANO CARLI SUL CASO POZZOLO

 

Estratto dell’articolo di Simone Canetteri per “il Foglio”

 

“Statene certi, scoppierà il bubbone: questa storia dello sparo di Capodanno non è chiusa. Delmastro non ha detto tutta la verità, ma basterà aspettare. Abbiate fede”. Con il fare di chi la sa lunga, Matteo Renzi passeggia nel salone Garibaldi del Senato lasciando cadere sul parquet premonizioni che i cronisti sono costretti a raccogliere.

 

Il capo di Italia viva dal primo giorno dell’anno, appena la notizia della pistola di Emanuele Pozzolo è diventata nota, si è gettato sul caso. Modalità segugio. Chiedendo le dimissioni del sottosegretario alla Giustizia di fede meloniana, lasciando perdere il “caprone espiatorio” Emanuele Pozzolo.

 

andrea delmastro emanuele pozzolo

Ecco perché ha appena finito di interrogare sulla vicenda il Guardasigilli Carlo Nordio, apparso, per i maliziosi, un po’ in imbarazzo. In Aula Renzi […] dirà che il sottosegretario non era in quella sala al momento dell’esplosione che ha ferito il genere del capo della scorta di Delmastro.

 

Il quale non si è capito se era uscito a buttare la spazzatura o a caricare la macchina, però ci è andato da solo: tutti gli agenti di polizia penitenziaria che “noi paghiamo” per stare a proteggerlo non c’erano. “E’ chiaro che qualcuno sta mentendo agli italiani”.

 

MATTEO RENZI

Al momento di rispondere Nordio non farà altro che “inchinarsi al segreto istruttorio”. Una forma elegante per dire che con un’inchiesta in corso “sarebbe improprio, forse addirittura delittuoso, se rivelassi qui cose, ammesso che le sapessi e che in verità non so […]”.

 

Il ministro della Giustizia nel suo intervento legge degli appunti. La storia è complicata. Pozzolo dice che non è stato lui a sparare. Agli amici e ai colleghi di partito indica […] il caposcorta di Delmastro, Pablito Morello, come responsabile del gesto. […]

 

CARLO NORDIO

Renzi si è molto appassionato a questo caso. Parla e invoca il “pudore istituzionale”. E cita i rapporti di Delmastro con la polizia penitenziaria, bacino di voti e di amicizie. Ci sono insomma due versioni opposte, poi il ruolo di un sottosegretario di ultrafede meloniana, già nei guai per il caso Cospito, che nel frattempo è scomparso da tutti i radar […].

 

[…] Renzi chiede le dimissioni di Delmastro dal primo giorno. […] Dai banchi della maggioranza nessuna osa levare una voce. Anzi c’è qualche forzista che annuisce alle stoccate dell’ormai ex rottamatore, che […] compie 49 anni. Dagli scranni i senatori di Iv e Pd passano ai raggi x le dichiarazioni di Delmastro su quanto avvenuto quella notte a Rosazza e quindi sul fatto che avesse detto di essere distante dalla scorta al momento dello sparo.

 

Un comportamento che Nordio assolve bonariamente: “Vorrei che molti […] mi affermassero sul loro onore che non hanno mai contravvenuto alle regole della tutela: che non sono mai scappati, come si dice, dalla scorta seminandola. Con me non avviene, ma io temo che questo sia accaduto nel passato”.

UNA PALLOTTOLA SPUTTANATA - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Colpisce al di là del gioco delle parti la reazione del partito di Giorgia Meloni. Davanti alla richieste di dimissioni per Delmastro nessuno lo difende. Non c’è una voce di un capigruppo, di un sottosegretario, di un peones. Non si organizzano le consuete batterie di dichiarazioni.

 

I vertici di Via della Scrofa contattati dal Foglio: “Le ricostruzioni divergono su tutto tranne sul fatto che Delmastro non c’era e di questo ne siamo sicuri. Per il resto chi ha sparato cambia poco: diventa un tema politico se è stato un esponente di Fratelli d’Italia, se invece è stato qualcuno della scorta poco cambia”. Il caso continua. Meloni non fa salti di gioia.

EMANUELE POZZOLO PISTOLERO MEME CARLO NORDIO campagna elettorale di emanuele pozzolo per fdi nel 2013Giorgia Meloni Emanuele Pozzolo nel 2013LA RICOSTRUZIONE DEGLI SPARI DI CAPODANNO DELLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLOemanuele pozzolo in cucina mini revolver north american arms 4andrea delmastro emanuele pozzolo emanuele pozzolo 2andrea delmastro emanuele pozzolopozzolo delmastroemanuele pozzolo. emanuele pozzolo cita tolkien su facebook emanuele pozzolo emanuele pozzolo contro il ddl zan MEME SU EMANUELE POZZOLO BY OSHOemanuele pozzolo post con citazioni di mussoliniemanuele pozzoloMARCO CORRADO BILLECI - FANPAGE - CHE HA CHIESTO A GIORGIA MELONI DI POZZOLOPOZZOLO, EL PISTOLERO - VIGNETTA BY MACONDO EMANUELE POZZOLO - GIUSTIZIA E FATTA? - VIGNETTA BY MACONDO EMANUELE POZZOLO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO NORTH AMERICAN REVOLVER CALIBRO 22 - LA MINI PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…